mercoledì 30 maggio 2007

Resistiamo, ma non per molto

Al Comando Generale dell’Unione Palazzo Chigi, Roma
Nord d’Italia, lì 30 maggio ‘07

Il sottoscritto tenente Vergara Antonio comunica quanto segue: Le truppe del generale Berlusconi hanno sfondato sul versante settentrionale occupando diverse città che controllavamo. Le camicie verdi del colonnello Bossi imperversano da sud-ovest a sud-est. Le nostre resistenze sono state vinte, siamo riusciti a conservare solo qualche avamposto e per fortuna i porti di Genova e la Spezia. Le perdite sono state ingenti. La truppa è demotivata e in stato confusionale, molti non rispondono più agli ordini: le camicie rosse di Bertinotti non fanno che gesticolare e parlare a vanvera, i diessini erano un’armata e ora sono ridotti a pochi plotoni, i socialisti vanno solo alla ricerca dei loro parenti, i democristiani sono come sempre nelle retrovie. Anche la popolazione si è rivoltata contro perché il comando di Vossignoria non è più in grado di garantire l’ordine pubblico, ma anche perché non arrivano approvvigionamenti e i salari sono bassi.
Anche i preti si sono messi col nemico. Illustrissima Eccellenza Prodi, noi facciamo quel che possiamo ma i ragazzi si lamentano pure che non possono più andare a puttane nella città di Padova: voi capirete che senza sigarette e bordelli il morale della truppa è basso. In ogni caso siamo riusciti a contenere le perdite, ma il rischio di accerchiamento è imminente. Gli aiuti che avevamo richiesto non sono arrivati, in compenso si è presentato tale Migliavacca, qualificandosi come coordinatore dei 45, ma onestamente nessuno l’ha preso in considerazione. Fedeli al vecchio motto resistere, resistere, resistere, noi resistiamo. Ma non per molto. (da Internet)

1 commento:

Anonimo ha detto...

;D ... fortissimo!
..farebbe molto più ridere se non fosse lo specchio della realtà!!

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