“Il Papa ha detto che non crede nell'evoluzionismo. Sono d'accordo, infatti la Chiesa non si è mai evoluta. Non sopporto che il Vaticano abbia rifiutato i funerali di Welby. Invece non è stato così per Pinochet, per Franco e per uno della banda della Magliana". Rivera ha detto
«È terrorismo lanciare attacchi alla Chiesa. È terrorismo alimentare furori ciechi e irrazionali contro chi parla sempre in nome dell’amore, l’amore per la vita e l’amore per l’uomo. È vile e terroristico lanciare sassi questa volta addirittura contro il Papa, sentendosi coperti dalle grida di approvazione di una folla facilmente eccitabile » l’ Osservatore Romano ha scritto
Rivera è cattolico, ha criticato la politica vaticana, interpretando il sentimento di buona parte del paese. Sarei tentato a dire che si tratta di beghe da sagrestia. Se non fosse che il problema vero è chiedersi se in Italia sia ancora permesso criticare ed esprimere liberamente la propria opinione. Il 1° comma dell’ Art. 21 della Costituzione recita: “Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione”, manifestare le proprie opinioni e i propri giudizi su fatti e persone è quindi un diritto costituzionale, unico limite la buona educazione. Andrea Rivera ha solo esercitato, dal palco del concerto romano del 1° Maggio, un diritto costituzionale, in forme e modi non offensivi.L’apparato clericale invece di reagire in maniera scomposta avrebbe dovuto spiegare perché a Pinochet, Franco e ad un boss della banda della Magliana aveva concesso quei funerali religiosi negati a PierGiorgio Welby, cosa che invece si sono ben guardati di fare. Paragonare poi le affermazioni di Rivera al terrorismo dimostra soltanto che le loro eminenze sfidano, oltre la laicità della nostra Repubblica – anche il ridicolo.
Ma cosa mi preoccupa di più è la constatazione di sentirmi sempre più rappresentato dai "comici" e sempre meno dai "politici"! Non trovate anche voi che sia qualcosa che non va ???
«È terrorismo lanciare attacchi alla Chiesa. È terrorismo alimentare furori ciechi e irrazionali contro chi parla sempre in nome dell’amore, l’amore per la vita e l’amore per l’uomo. È vile e terroristico lanciare sassi questa volta addirittura contro il Papa, sentendosi coperti dalle grida di approvazione di una folla facilmente eccitabile » l’ Osservatore Romano ha scritto
Rivera è cattolico, ha criticato la politica vaticana, interpretando il sentimento di buona parte del paese. Sarei tentato a dire che si tratta di beghe da sagrestia. Se non fosse che il problema vero è chiedersi se in Italia sia ancora permesso criticare ed esprimere liberamente la propria opinione. Il 1° comma dell’ Art. 21 della Costituzione recita: “Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione”, manifestare le proprie opinioni e i propri giudizi su fatti e persone è quindi un diritto costituzionale, unico limite la buona educazione. Andrea Rivera ha solo esercitato, dal palco del concerto romano del 1° Maggio, un diritto costituzionale, in forme e modi non offensivi.L’apparato clericale invece di reagire in maniera scomposta avrebbe dovuto spiegare perché a Pinochet, Franco e ad un boss della banda della Magliana aveva concesso quei funerali religiosi negati a PierGiorgio Welby, cosa che invece si sono ben guardati di fare. Paragonare poi le affermazioni di Rivera al terrorismo dimostra soltanto che le loro eminenze sfidano, oltre la laicità della nostra Repubblica – anche il ridicolo.
Ma cosa mi preoccupa di più è la constatazione di sentirmi sempre più rappresentato dai "comici" e sempre meno dai "politici"! Non trovate anche voi che sia qualcosa che non va ???
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