mercoledì 29 agosto 2007

Parco Regionale dei gessi romagnoli: USQUE AD INFEROS

USQUE AD INFEROS
ovvero
penetrare nella Terra per scoprire se stessi
(Brisighella, Vena del Gesso romagnola)

L’indice ed il pollice
della mano destra
avvitano la sicura
del grosso moschettone.

La mano sinistra si apre
e lascia la scaletta
srotolarsi con veloce frullo
nell’ignoto sotto di me:
il moschettone
percuote con violenza
il gesso selenitico,
e la pietra di luna
è sferzata e ferita
dai cavi d’acciaio
ora in tensione.

Aggrappato
alla mia strada in metallo
dondolante nel vuoto
prendo a scendere lentamente,
osservando la nebbia del mio respiro.

Entro nella Terra
con il cuore che sento
pulsare in gola:
per scrutare il buio
e per ascoltare il silenzio,
ansioso di udire il battito
del cuore della Vita.
Gian Paolo Costa
(27 maggio 2007)
Questa poesia è dedicata alla Vena dei Gessi, si "parla" della ... vecchia speleologia! ... su scaletta, che nei "gessi" è sopravvissuta molto più che in altre aree carsiche. Ringraziamo il Dott. Gian Paolo Costa direttore del Museo Civico di Scienze Naturali di Faenza per il poetico contributo, che dimostra il suo amore verso queste nostre “montagne di cristallo”. GPS

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