venerdì 12 ottobre 2007

Almeno Sansone era cieco

I neoco(j)on sono nel panico assoluto: presi in contropiede dal PD, strattonati dalla Costituente Socialista che gli fa perdere pezzi, depressi per l’incapacità di far decollare la Cosa rossa, in calo verticale nei sondaggi, senza uno straccio di strategia politica se non urlare, oggi si ritrovano ancor più emarginati anche dai sindacati e dalla maggior parte dei lavoratori.
L’ennesima legnata politica è venuta dal referendum. Pur partendo da considerazioni in gran parte condivisibili, i nostri sono riusciti a collezionare una serie impressionante di errori:hanno spinto il grosso della CGIL fra le braccia del PD, si sono illusi di riuscire a strumentalizzare politicamente e spudoratamente, per meri interessi di bottega il referendum e gli è andata male. Poi la patetica e triste incapacità di accettare il verdetto, che sta sfiorando il ridicolo, ha fatto il resto. Speriamo che in ultimo non tirino fuori “gli osservatori dell’ ONU e il “riconto delle schede” perché le abbiamo già sentite. Se alla scarsità numerica si aggiunge pure l’incapacità politica si fa dura. La strategia “Muore Sansone e tutti filistei!” è stata rovinosa. Sansone almeno aveva un attenuante era cieco. Però non Pirla. GPS

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