Dopo aver messo la sua tiara sulla moratoria della 194, dicendo così al parlamento italiano come deve fare e disfare le leggi, B16 adesso dice agli amministratori come si amministra e come si fanno le delibere candidandosi a Sindaco d’Italia. Di fatto aprendo la campagna elettorale per il Campidoglio.
Durante il tradizionale incontro con gli amministratori locali, B16 si scaglia contro il «gravissimo degrado» delle periferie di Roma. Non ha tralasciato il monito sulla famiglia:
“Le pubbliche amministrazioni non devono assecondare gli attacchi "insistenti e minacciosi" contro l'istituzione della famiglia, fondata sul matrimonio tra uomo e donna”. Esplicito il riferimento alle discussioni sul registro per le unioni civili avvenute nella giunta comunale di Roma.
Infine: «Sappiamo bene - ha spiegato B16 - quanto siano gravi le difficoltà che deve affrontare nell'ambito della Sanità la Regione Lazio, ma dobbiamo ugualmente constatare come sia non di rado drammatica la situazione delle strutture sanitarie cattoliche, anche assai prestigiose e di riconosciuta eccellenza nazionale. Non posso pertanto non chiedere che nella distribuzione delle risorse esse non siano penalizzate, non per un interesse della Chiesa, ma per non compromettere un servizio indispensabile alle nostre popolazioni» E qui B16 batte cassa.
Dopo l'inedito e l’arrogante urbi et orbi il nostro Walter, forse un po’ sorpreso, gli ha risposto:
"Roma è una comunità aperta e accogliente, attiva nella lotta contro la povertà e l'ingiustizia sociale, contro l'aridità di una società esclusiva. E' una comunità che vuole continuare a riuscire a dedicarsi al prossimo, ai più deboli, a chi soffre, per contribuire così a costruire una civiltà di pace, di tolleranza e di possibilità per ogni uomo di condurre un'esistenza libera dignitosa".
La stressante smania di intromettersi nelle nostre faccende di cittadini italiani è oramai una costante opprimente del regno di B16, lo ripetiamo ancora una volta.
A questa, secondo noi, inaccettabile invadenza vaticana, non ci resta che risponde con l’aiuto di Clementina la ragazza della porta accanto che è pure del PD.(nella foto) GPS
Durante il tradizionale incontro con gli amministratori locali, B16 si scaglia contro il «gravissimo degrado» delle periferie di Roma. Non ha tralasciato il monito sulla famiglia:
“Le pubbliche amministrazioni non devono assecondare gli attacchi "insistenti e minacciosi" contro l'istituzione della famiglia, fondata sul matrimonio tra uomo e donna”. Esplicito il riferimento alle discussioni sul registro per le unioni civili avvenute nella giunta comunale di Roma.
Infine: «Sappiamo bene - ha spiegato B16 - quanto siano gravi le difficoltà che deve affrontare nell'ambito della Sanità la Regione Lazio, ma dobbiamo ugualmente constatare come sia non di rado drammatica la situazione delle strutture sanitarie cattoliche, anche assai prestigiose e di riconosciuta eccellenza nazionale. Non posso pertanto non chiedere che nella distribuzione delle risorse esse non siano penalizzate, non per un interesse della Chiesa, ma per non compromettere un servizio indispensabile alle nostre popolazioni» E qui B16 batte cassa.
Dopo l'inedito e l’arrogante urbi et orbi il nostro Walter, forse un po’ sorpreso, gli ha risposto:
"Roma è una comunità aperta e accogliente, attiva nella lotta contro la povertà e l'ingiustizia sociale, contro l'aridità di una società esclusiva. E' una comunità che vuole continuare a riuscire a dedicarsi al prossimo, ai più deboli, a chi soffre, per contribuire così a costruire una civiltà di pace, di tolleranza e di possibilità per ogni uomo di condurre un'esistenza libera dignitosa".
La stressante smania di intromettersi nelle nostre faccende di cittadini italiani è oramai una costante opprimente del regno di B16, lo ripetiamo ancora una volta.
A questa, secondo noi, inaccettabile invadenza vaticana, non ci resta che risponde con l’aiuto di Clementina la ragazza della porta accanto che è pure del PD.(nella foto) GPS
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