Solo ieri scrivevo che sognavo un paese normale. Ma era un sogno. Può succedere solo in questa Italia che il leader di un partito, meglio una micro oligarchia e un “family politic”, può annunciare la fine di una maggioranza politica in una conferenza stampa, e poi a Porta a Porta.
«Basta, è finita». Clemente Mastella annuncia lo strappo dell’Udeur, aprendo di fatto la crisi di governo. «Usciamo dalla maggioranza, l’esperienza di questo centrosinistra è finita». Alla base della sua decisione, «la mancata solidarietà» dell’intera maggioranza.
Dietro il paravento della persecuzione giudiziaria della cara moglie, il novello martire scarica il governo Prodi per salvare il culo suo e dei suoi compari.
La verità è che per evitare una riforma elettorale seria o il referendum, con ha già in tasca un accordo con Berlusconi, punta tutto sulle elezioni anticipate per sopravvivere. Eravamo stai facili profeti “comunque il ricatto è destinato a continuare, anzi la campagna acquisti ha più possibilità di fare centro”
Il voto anticipato è in grado di distribuire favori a molti e in modo trasversale, il Porcellum è un sistema che consente già di muoversi con le «mani libere».
Infine da non sottovalutare poi, l’attacco al governo sferrato dal cardinale Angelo Bagnasco sulla scia del caso Ratzinger-Sapienza, una scomunica politica che non poteva certo lasciare indifferente un cattolico come Mastella. Solo una coincidenza di giornata le bordate della Cei e lo smarcamento dell’ex Guardasigilli? Il vaticano promette voti?
Sta di fatto che dopo 18 mesi , il governo Prodi è in una crisi irreversibile con un orizzonte di assoluta confusione.
Prodi ha sempre detto non è tollerabile la nascita di alcun governo che non sia quello scelto dagli elettori nell’aprile 2006
Nel momento in cui la fine del governo Prodi si rivelerà definitiva, le elezioni in primavera sembrano uno sbocco quasi inevitabile
Che fosse necessario fare alcune riforme per rafforzare la stabilità e la governabilità di questo paese , tutti d’accordo, ma in concreto solo blà,blà. Bisogna prendere atto che in questo parlamento non esistono le condizioni.
Contorsioni e bizantinismi: governi tecnici, larghe intese, istituzionali, con chi?, non farebbero che incasinare una situazione già di per se incomprensibile.
Concordo dunque con il Libertario che oggi afferma:”Ma a questo punto siamo assolutamente convinti del fatto che Veltroni quando ha detto "alle prossime elezioni corriamo da soli" non abbia forzato i giochi ma abbia sostenuto un'ipotesi assolutamente possibile, pragmatica, da percorrere, inevitabilmente. Allora il PD balla da solo! Partecipa al nostro sondaggio. GPS
«Basta, è finita». Clemente Mastella annuncia lo strappo dell’Udeur, aprendo di fatto la crisi di governo. «Usciamo dalla maggioranza, l’esperienza di questo centrosinistra è finita». Alla base della sua decisione, «la mancata solidarietà» dell’intera maggioranza.
Dietro il paravento della persecuzione giudiziaria della cara moglie, il novello martire scarica il governo Prodi per salvare il culo suo e dei suoi compari.
La verità è che per evitare una riforma elettorale seria o il referendum, con ha già in tasca un accordo con Berlusconi, punta tutto sulle elezioni anticipate per sopravvivere. Eravamo stai facili profeti “comunque il ricatto è destinato a continuare, anzi la campagna acquisti ha più possibilità di fare centro”
Il voto anticipato è in grado di distribuire favori a molti e in modo trasversale, il Porcellum è un sistema che consente già di muoversi con le «mani libere».
Infine da non sottovalutare poi, l’attacco al governo sferrato dal cardinale Angelo Bagnasco sulla scia del caso Ratzinger-Sapienza, una scomunica politica che non poteva certo lasciare indifferente un cattolico come Mastella. Solo una coincidenza di giornata le bordate della Cei e lo smarcamento dell’ex Guardasigilli? Il vaticano promette voti?
Sta di fatto che dopo 18 mesi , il governo Prodi è in una crisi irreversibile con un orizzonte di assoluta confusione.
Prodi ha sempre detto non è tollerabile la nascita di alcun governo che non sia quello scelto dagli elettori nell’aprile 2006
Nel momento in cui la fine del governo Prodi si rivelerà definitiva, le elezioni in primavera sembrano uno sbocco quasi inevitabile
Che fosse necessario fare alcune riforme per rafforzare la stabilità e la governabilità di questo paese , tutti d’accordo, ma in concreto solo blà,blà. Bisogna prendere atto che in questo parlamento non esistono le condizioni.
Contorsioni e bizantinismi: governi tecnici, larghe intese, istituzionali, con chi?, non farebbero che incasinare una situazione già di per se incomprensibile.
Concordo dunque con il Libertario che oggi afferma:”Ma a questo punto siamo assolutamente convinti del fatto che Veltroni quando ha detto "alle prossime elezioni corriamo da soli" non abbia forzato i giochi ma abbia sostenuto un'ipotesi assolutamente possibile, pragmatica, da percorrere, inevitabilmente. Allora il PD balla da solo! Partecipa al nostro sondaggio. GPS
1 commento:
vedremo...
http://blicco.blogspot.com/2008/01/insieme-te-non-ci-sto-pi.html
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