Vi ricordate il lupo della favola di Fedro, che decise di mangiarsi l’agnello perché gli sporcava l’acqua che stava bevendo, pur stando a monte della vittima designata?
Erano le 21.30 del 19 marzo 2003, ora di Washington (l’alba del 20 marzo a Baghdad), quando il lupo lanciò l’operazione «Iraqi Freedom». Per la verità non si trattava di acqua ma di sporco petrolio.
A cinque anni di distanza l'operazione pare tuttora in corso, senza peraltro risultati degni di nota, salvo il completo dissesto del Paese e la sua consacrazione a focolaio e bivacco di terroristi.
Il peggior presidente della storia degli Stati Uniti, oggi politicamente morto e sepolto disse che l’operazione si sarebbe risolta in 3 settimane.
Oggi lo zombie W. Bush nel suo discorso ricordando i 5 anni dall'invasione dell'Iraq e imperterrito ribadisce:
“E' stata una decisione giusta", “questa e' una battaglia che l'America può e deve vincere".
In termini di tempo significa che l'impegno militare in Iraq è già durato più del coinvolgimento americano nella Seconda guerra mondiale e nella guerra di Corea.
Ma l’altra america non ci sta, manifestanti si sono riuniti a Washington e in altre città degli Stati Uniti, issando cartelli con slogan molto critici verso Bush e la sua amministrazione. "Sono morti quasi 4.000 giovani americani e quasi 1 milione di iracheni", "Abbiamo speso circa 3 mila miliardi di dollari per questa guerra: Ne abbiamo abbastanza". (fonte la stampa.it) GPS
Erano le 21.30 del 19 marzo 2003, ora di Washington (l’alba del 20 marzo a Baghdad), quando il lupo lanciò l’operazione «Iraqi Freedom». Per la verità non si trattava di acqua ma di sporco petrolio.
A cinque anni di distanza l'operazione pare tuttora in corso, senza peraltro risultati degni di nota, salvo il completo dissesto del Paese e la sua consacrazione a focolaio e bivacco di terroristi.
Il peggior presidente della storia degli Stati Uniti, oggi politicamente morto e sepolto disse che l’operazione si sarebbe risolta in 3 settimane.
Oggi lo zombie W. Bush nel suo discorso ricordando i 5 anni dall'invasione dell'Iraq e imperterrito ribadisce:
“E' stata una decisione giusta", “questa e' una battaglia che l'America può e deve vincere".
In termini di tempo significa che l'impegno militare in Iraq è già durato più del coinvolgimento americano nella Seconda guerra mondiale e nella guerra di Corea.
Ma l’altra america non ci sta, manifestanti si sono riuniti a Washington e in altre città degli Stati Uniti, issando cartelli con slogan molto critici verso Bush e la sua amministrazione. "Sono morti quasi 4.000 giovani americani e quasi 1 milione di iracheni", "Abbiamo speso circa 3 mila miliardi di dollari per questa guerra: Ne abbiamo abbastanza". (fonte la stampa.it) GPS
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