La Romagna sarà al centro delle celebrazioni per il Primo maggio. I sindacati hanno scelto il capoluogo bizantino per la grande manifestazione nazionale dei lavoratori. "Più reddito, più sicurezza" è il tema della giornata, che vedrà alternarsi sul palco allestito ai giardini pubblici Santi Baldini i segretari nazionali di Cgil, Cisl e Uil. Ravenna non è una scelta casuale: 21 anni fa qui si verificò la tragedia della Mecnavi, che costò la vita a 13 operai.
La festa dei lavoratori si aprirà al mattino, quando alle 9:45 partiranno due distinti cortei, uno da piazzale Baracca e l'altro dalla zona stadio, che si snoderanno per le vie della città fino ad arrivare ai Giardini pubblici. Dove alle 11,30, dal palco centrale della manifestazione, che sarà allestito sotto le suggestive arcate della Loggetta Lombardesca, prenderanno la parola i tre segretari generali nazionali di Cgil, Cisl e Uil: Guglielmo Epifani, Raffaele Bonanni e Luigi Angeletti.
Sarà questo il momento clou di una giornata che prevede però molteplici iniziative e che animerà l'area verde più importante della città dalla mattina alla sera. Sarà infatti, come già ricordato, una giornata di riflessione ma anche di festa con tante opportunità per le tante persone e famiglie che, come succede ogni anno a Ravenna, scelgono di passare con le organizzazioni dei lavoratori la giornata del primo maggio.
Musica dal vivo, stand gastronomici, artisti di strada e divertimenti per i bambini (con le sempre affollatissime aree gioco dedicate ai burattini, alle giostre e al bigliodromo) faranno da cornice all'evento che si chiuderà con il grande concerto della Pfm. Uno delle più grandi band italiane che per l'occasione proporrà, dalle 21, un suggestivo e imperdibile omaggio a Fabrizio De Andrè. (fonte romagnaoggi.it)
La festa dei lavoratori si aprirà al mattino, quando alle 9:45 partiranno due distinti cortei, uno da piazzale Baracca e l'altro dalla zona stadio, che si snoderanno per le vie della città fino ad arrivare ai Giardini pubblici. Dove alle 11,30, dal palco centrale della manifestazione, che sarà allestito sotto le suggestive arcate della Loggetta Lombardesca, prenderanno la parola i tre segretari generali nazionali di Cgil, Cisl e Uil: Guglielmo Epifani, Raffaele Bonanni e Luigi Angeletti.
Sarà questo il momento clou di una giornata che prevede però molteplici iniziative e che animerà l'area verde più importante della città dalla mattina alla sera. Sarà infatti, come già ricordato, una giornata di riflessione ma anche di festa con tante opportunità per le tante persone e famiglie che, come succede ogni anno a Ravenna, scelgono di passare con le organizzazioni dei lavoratori la giornata del primo maggio.
Musica dal vivo, stand gastronomici, artisti di strada e divertimenti per i bambini (con le sempre affollatissime aree gioco dedicate ai burattini, alle giostre e al bigliodromo) faranno da cornice all'evento che si chiuderà con il grande concerto della Pfm. Uno delle più grandi band italiane che per l'occasione proporrà, dalle 21, un suggestivo e imperdibile omaggio a Fabrizio De Andrè. (fonte romagnaoggi.it)
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Tutto sul Concerto del Primo maggio 2008 promosso da CGIL, CISL e UIL. QUI
La Festa del Lavoro affonda le sue radici nelle battaglie intraprese dal movimento operaio verso la fine del secolo scorso. Il primo maggio del 1886, infatti, negli Stati Uniti, la "Federation Trade and Labor Unions" aveva proclamato i primi scioperi ad oltranza per chiedere di sancire contrattualmente l'orario lavorativo di otto ore. Le agitazioni riguardarono circa 400 mila lavoratori dei diversi stati dell'Unione e provocarono scontri con la polizia, come avvenne il 4 maggio a Chicago, dove al termine di una grande manifestazione con oltre 80 mila persone una vera e propria battaglia causò 11 morti ed un centinaio di feriti.La decisione di organizzare una manifestazione a data fissa per ridurre legalmente la giornata di lavoro fu presa però solo tre anni più tardi, il 14 luglio 1889, approvando all'unanimità una mozione presentata dai delegati francese e statunitense al Congresso della Seconda Internazionale. In Europa la prima celebrazione della Festa del Lavoro si ebbe quindi nel 1890, con esclusione dell'Italia dove l'allora presidente del Consiglio, Francesco Crispi, impartì ordini severi ai prefetti di reprimere sul nascere qualsiasi manifestazione di piazza. Nel nostro paese la prima commemorazione della Festa del Lavoro si tenne l'anno successivo, il primo maggio del 1891, in un clima tutt'altro che tranquillo, tanto che a Roma, in scontri tra polizia e dimostranti, ci furono due morti e decine di feriti. Dal 1891 fino all'avvento del fascismo il primo maggio coincise con le celebrazioni della Festa dei Lavoratori, ma dall'ambito sindacale dell'orario di lavoro le rivendicazioni si estesero al terreno dei diritti civili e a quello della politica internazionale del Paese.Dopo l'ottobre del 1922 Mussolini decise di abolire le celebrazioni del primo maggio e stabilì la data del 21 aprile (Natale di Roma) per festeggiare "il lavoro italiano e non quello inteso in senso astratto e universale". Durante il ventennio di regime fascista, tuttavia, in molte grandi città le commemorazioni proseguirono, sia pure in modo clandestino. Nel 1945, con la Liberazione, il primo maggio tornò a coincidere con la festa del lavoro. Delle celebrazioni in epoca repubblicana resta memorabile per la sua tragicità quella del 1947 a Portella della Ginestra, nelle campagne del palermitano, dove durante una manifestazione di braccianti i banditi di Salvatore Giuliano spararono sulla folla uccidendo 11 persone. Negli anni successivi le celebrazioni del primo maggio si intrecciano con le vicende interne alle confederazioni sindacali e agli svilupi della situazione politica, sociale ed economica dell'Italia. Il primo maggio 1990, anno del centenario, CGIL, CISL e UIL organizzano una celebrazione a Milano, nell'area degli ex stabilimenti Ansaldo, alla quale partecipa, per la prima volta nella storia della Festa del Lavoro, il Presidente della Repubblica.(fonte primomaggio.com).GPS
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