Rifondazione chiede la grazia per Anna Maria Franzoni e lo fa in editoriale su 'Liberazione' a guida Pietro Sansonetti.
Sarebbe «bello e saggio » si legge su Liberazione, se il ministro della Giustizia avviasse le pratiche per la grazia alla 'mamma di Cogne' e che poi il presidente Napolitano la controfirmasse.
Lidia Ravera con la consueta acutezza sintetizza anche il nostro pensiero:
«Il discorso sulla pietà è troppo importante; bisogna stare attenti a non inquinarlo »
«la grazia si concede quando il reo è confesso, e la Franzoni non si è pentita, anzi si è sempre dichiarata innocente».
“mi sembrerebbe esagerato ora premiare la Franzoni con la grazia: potrebbe quasi essere visto come un privilegio, un riconoscimento a chi comunque ha visibilità, come se fosse una vip. Mentre se fosse una rumena sarebbe subito appesa a testa in giù»
Il Sansonetti era quello che, durante il governo Prodi, un giorno si e l’altro si chiedeva:”che ci facciamo ancora nel governo noi di sinistra?”. E’ stato accontentato, “noi di sinistra” non sono più al governo, non sono più in parlamento e non sono più nei salotti televisivi.
Forse sono proprio questi ultimi che mancano di più “a noi di sinistra” e così, di fronte a una condanna definitiva per un crimine ignobile, l’infanticidio, si cavalca un fatto di cronaca per ritrovare la visibilità perduta. Un invito per il Sansonetti nella discarica di "Porta a porta" a questo punto mi sembra inevitabile.
Ora noi una soluzione al dilemma l’avremmo, perché non pratichiamo il baratto? Fuori “la mamma di Cogne, dentro il Sansonetti. A guadagnarci sarebbero solo i rifondaroli. GPS
Sarebbe «bello e saggio » si legge su Liberazione, se il ministro della Giustizia avviasse le pratiche per la grazia alla 'mamma di Cogne' e che poi il presidente Napolitano la controfirmasse.
Lidia Ravera con la consueta acutezza sintetizza anche il nostro pensiero:
«Il discorso sulla pietà è troppo importante; bisogna stare attenti a non inquinarlo »
«la grazia si concede quando il reo è confesso, e la Franzoni non si è pentita, anzi si è sempre dichiarata innocente».
“mi sembrerebbe esagerato ora premiare la Franzoni con la grazia: potrebbe quasi essere visto come un privilegio, un riconoscimento a chi comunque ha visibilità, come se fosse una vip. Mentre se fosse una rumena sarebbe subito appesa a testa in giù»
Il Sansonetti era quello che, durante il governo Prodi, un giorno si e l’altro si chiedeva:”che ci facciamo ancora nel governo noi di sinistra?”. E’ stato accontentato, “noi di sinistra” non sono più al governo, non sono più in parlamento e non sono più nei salotti televisivi.
Forse sono proprio questi ultimi che mancano di più “a noi di sinistra” e così, di fronte a una condanna definitiva per un crimine ignobile, l’infanticidio, si cavalca un fatto di cronaca per ritrovare la visibilità perduta. Un invito per il Sansonetti nella discarica di "Porta a porta" a questo punto mi sembra inevitabile.
Ora noi una soluzione al dilemma l’avremmo, perché non pratichiamo il baratto? Fuori “la mamma di Cogne, dentro il Sansonetti. A guadagnarci sarebbero solo i rifondaroli. GPS
6 commenti:
il mio stesso identico pensiero, ma non sono forcaiolo: mi accontenterei di vedere Sansonetti a dirigere Diva e Donna.
strillo
A Sansone' ma che cazzo stai a dì
Questi della sinistra non sanno più che pesci prendere. Sono disperati e senza poltrone. La paura di dover andare a lavorare, dopo 60 anni di vita a sbafo e sulle spalle dei lavoratori, li fa delirare!!!
Lorenzo
Una passaggio veloce per augurarti una buona domenica!!!
A presto!!
Quelli di sinistra dovranno iniziare ad andare a lavorare, quelli del PD devono ancora cominciare....continuano a rimanere alle spalle nostre: succhiasoldi!!!Vergogna!
Sarà... ma io credo che la Franzoni sia colpevole!!
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