La Robin Hood Tax è una tassa «bellissima», aveva platealmente annunciato il ministro Tremonti, al termine del G8 dei ministri finanziari, perchè «toglie ai petrolieri per dare a chi ha bisogno di cibo, di tirare avanti».
Quel “toglie ai petrolieri” aveva galvanizzato un po’ tutti, nonostante che l’idea della RobinTax, inventata da Carter negli USA 30 anni fa, non abbia mai funzionato.
Così le patacche hanno le gambe corte.
Nel primo semestre del 2008, secondo i dati del Quaderno dei Prezzi pubblicato sul sito del ministero dell'Economia, la benzina ha registrato un incremento del 24,5% rispetto ai primi sei mesi del 2007. Ben 'peggio' ha fatto il gasolio che è salito del 31,9%.
Poi il barile ha perso 30 dollari, circa il 20%, oggi il barile di greggio è valutato circa 112 dollari, con la benzina verde a 1,471 euro e Diesel a 1,450 euro al litro, con una riduzione che non arriva al 4%.
Il giochino è anche questo vecchio, se il prezzo del greggio aumenta, in un attimo salgono i prezzi, se il prezzo del petrolio scende il prezzo della benzina non scende quasi mai.
Il giochino però si fa pesante, vista la crisi economica e l’elevato prezzo dei carburanti.
Le associazioni dei consumatori: “i rincari dei carburanti nel 2008 hanno prodotto un danno di 400 euro per famiglia italiana”.
Tenete conto che in Italia si vendono circa 15 miliardi di litri di benzina e 30 miliardi di litri di gasolio e con il loro giochino i petrolieri realizzano «maggiori entrate per 234 milioni di euro al mese". Una tantum che copre ampiamente la tassa «bellissima» Robin Tax e ci fanno pure la cresta.
La verità è che Robin Hood Tax è stata scaricata sui consumatori sotto forma di prezzi sempre più alti, facendo pagare il conto a milioni di famiglie, che hanno bisogno di tirare avanti, anziché alle compagnie petrolifere. Insomma una bella Vobin Tax nelle tasche degli italiani. GPS
Quel “toglie ai petrolieri” aveva galvanizzato un po’ tutti, nonostante che l’idea della RobinTax, inventata da Carter negli USA 30 anni fa, non abbia mai funzionato.
Così le patacche hanno le gambe corte.
Nel primo semestre del 2008, secondo i dati del Quaderno dei Prezzi pubblicato sul sito del ministero dell'Economia, la benzina ha registrato un incremento del 24,5% rispetto ai primi sei mesi del 2007. Ben 'peggio' ha fatto il gasolio che è salito del 31,9%.
Poi il barile ha perso 30 dollari, circa il 20%, oggi il barile di greggio è valutato circa 112 dollari, con la benzina verde a 1,471 euro e Diesel a 1,450 euro al litro, con una riduzione che non arriva al 4%.
Il giochino è anche questo vecchio, se il prezzo del greggio aumenta, in un attimo salgono i prezzi, se il prezzo del petrolio scende il prezzo della benzina non scende quasi mai.
Il giochino però si fa pesante, vista la crisi economica e l’elevato prezzo dei carburanti.
Le associazioni dei consumatori: “i rincari dei carburanti nel 2008 hanno prodotto un danno di 400 euro per famiglia italiana”.
Tenete conto che in Italia si vendono circa 15 miliardi di litri di benzina e 30 miliardi di litri di gasolio e con il loro giochino i petrolieri realizzano «maggiori entrate per 234 milioni di euro al mese". Una tantum che copre ampiamente la tassa «bellissima» Robin Tax e ci fanno pure la cresta.
La verità è che Robin Hood Tax è stata scaricata sui consumatori sotto forma di prezzi sempre più alti, facendo pagare il conto a milioni di famiglie, che hanno bisogno di tirare avanti, anziché alle compagnie petrolifere. Insomma una bella Vobin Tax nelle tasche degli italiani. GPS
4 commenti:
avevato capito tutti male....
Il buon Tremonti l'aveva sempre giustamente chiamata "robbing tax"....
Povca Eva ,mi avete scopevto!
Ma siccome sono il ministvo cveativo pev eccelenza, ne pvopongo una più bella della bellissima.
Punto i 2 milioni di euvo che volevo usave perv l'ICI e li punto su Campanellino piazzato nella tevza covsa sabato alle Capanelle.
Vagazzi, se ci chiappo c'è euvo pev Tutti!
Se non ci fosse da piangere, tvoppo divevtente
A parte il fatto che si tratta di una invenzione di un commercialista e non di un economista, ma cosa ci si poteva mai aspettare da un governo guidato da un uomo che campa sulle imposte nascoste pagate indistintmente da tutti coloro che fanno acquisti in Italia?
La pubblicità infatti è semplicemente un costo aggiunto a carico del "consumatore finale" il quale non se ne accorge perché non è esposta come l'iva.
Oltre poi a veicolarla attraverso un bene pubblico, l'etere per il quale paga una diritto irrisorio, racconta a tutti che le sue televisioni sono gratis !!
Alla presa per i fondelli dei cittadini (ha detto che vanno trattati come bambini di 12 anni) aggiunge anche lo sberleffo!!!
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