Una bomba inesplosa ritrovata a Ravenna, sganciata da un aereo inglese durante la seconda Guerra mondiale, sarà disinnescata dall'esercito.
Domenica 24 agosto, gli specialisti dell'ottavo reggimento genio guastatori, disattiveranno e rimuoveranno la bomba ritrovata a Ravenna in via Lanzoni. L'ordigno, ad alto potenziale, e - avvertono gli esperti della difesa - è ancora attivo e potrebbe rappresentare un pericolo per la popolazione. Per questo, sotto la supervisione ed il controllo della prefettura e delle forze dell'ordine, 15mila cittadini residenti in un raggio di 800 metri dall'ordigno, verranno momentaneamente allontanati per motivi di sicurezza. La bomba, una volta disinnescata, sarà rimossa e fatta esplodere nel poligono di Foci del Reno. Gli artificieri del primo Comando forze di difesa, con sede a Vittorio Veneto, ogni anno disinnescano duemila bombe inesplose, residui bellici che affiorano spesso all'interno di cantieri edili. Operazioni che - sottolineano gli esperti - richiedono assoluta professionalità, precisione e consolidata esperienza, "esperienza che - sottolinea il generale Marioli, Comandante del primo comando forze di difesa - gli artificieri del genio hanno maturato in condizioni molto più critiche in Iraq, Albania, Kosovo, Bosnia, Afghanistan e Libano, dove mine, trappole esplosive e ordigni improvvisati mietono vittime anche dopo la fine delle ostilità." (fonte apcom)
Si ricorda che il numero telefonico 0544 482482, a disposizione dei cittadini per qualsiasi informazione, sarà attivo ventiquattro ore su ventiquattro fino a domenica compresa.
Ecco tutte le procedure da rispettare QUI. GPS
Domenica 24 agosto, gli specialisti dell'ottavo reggimento genio guastatori, disattiveranno e rimuoveranno la bomba ritrovata a Ravenna in via Lanzoni. L'ordigno, ad alto potenziale, e - avvertono gli esperti della difesa - è ancora attivo e potrebbe rappresentare un pericolo per la popolazione. Per questo, sotto la supervisione ed il controllo della prefettura e delle forze dell'ordine, 15mila cittadini residenti in un raggio di 800 metri dall'ordigno, verranno momentaneamente allontanati per motivi di sicurezza. La bomba, una volta disinnescata, sarà rimossa e fatta esplodere nel poligono di Foci del Reno. Gli artificieri del primo Comando forze di difesa, con sede a Vittorio Veneto, ogni anno disinnescano duemila bombe inesplose, residui bellici che affiorano spesso all'interno di cantieri edili. Operazioni che - sottolineano gli esperti - richiedono assoluta professionalità, precisione e consolidata esperienza, "esperienza che - sottolinea il generale Marioli, Comandante del primo comando forze di difesa - gli artificieri del genio hanno maturato in condizioni molto più critiche in Iraq, Albania, Kosovo, Bosnia, Afghanistan e Libano, dove mine, trappole esplosive e ordigni improvvisati mietono vittime anche dopo la fine delle ostilità." (fonte apcom)
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