lunedì 6 aprile 2009

Truffa no grazie

La candidatura civetta di Berlusconi alle prossime elezioni Europee, in tutte e cinque le circoscrizioni, è un imbroglio, uno specchietto per le allodole per fottere gli elettori.
Il Di Pietro, a corto di fantasia, scimmiotta e dichiara:
Credo che sia giusto che sia io come presidente del partito ad prendermi la responsabilità di guidare la lista
Intrufolatosi nella truffa perde pure il senno e non ci azzecca più e aggiunge: “ci deve essere qualcuno a contrastarlo con le stesse armi!”. Perché allora non iscriversi alla P2 e incominciare a fare dei “Cucù”?
La cosa tragica è che al trenino, si accoda pure il Niky Vendola: “La posizione di Franceschini mi sembra un politicismo incomprensibile ai più. Io mi candiderò, sento l’obbligo morale di mettermi a disposizione: sono un punto di riferimento ben oltre la mia regione e non intendo sottrarmi a questo impegno con il partito”.
Il politicismo incomprensibile, caro Niky, è quello di continuare a prendere per il culo gli elettori, anche quelli che avevano rimasto un briciolo di fiducia in un pezzo di sinistra sempre più vocata al suicidio e non serve certo mettere la bandana e fare le corna.
La gara a chi "chi imbroglia di più gli italiani" è e resta una truffa e una scopiazzatura nauseante. GPS

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