mercoledì 20 ottobre 2010

Democràzia di Padania, Credere Obbedire e Poltrone

Si sa nel centrodestra la democràzia sbrodola da tutte le parti. El Rifundador docet.
Nella Verde Casa legoiola poi si infila sotto la porta, sbava lunghe le scale, schiuma dai balconi e si tuffa pure in laguna.

Ad esempio in quel di Mestre alcuni “leghisti storici”, fra cui addirittura uno dei fondatori del partito a Venezia, hanno addirittura osato criticare il segretario provinciale del partito Corrado Callegari.
Per la democràzia della Lega di Padania questo è un sacrilegio ed ha espulso (come era già successo nella Lega Nord Emilia) in quattro e quattr'otto: Carlo Fontanella, Cristina Sfriso, Riccardo Santi, Angelo Formentello, Emma Barozzi che accusano: "Paghiamo per aver detto la nostra".
Incredibile, gli “infami” vanno pure in giro a fare domande tipo: “Che partito siamo diventati che se non si può nemmeno discutere?"

Ma come si permettono? Questo è davvero troppo! Il legaiolo che ce l’ha duro non critica, Obbedisce! Se no va a lavurà barbun e fora di bal (C....non ve lo ha detto ancora nessuno?)

Perplessi, abbiamo posto la domanda a Renzo Bossi e lui acuto ha risposto – non è vero non è vero - : «Intanto, bisogna vedere se i cinque sono dei culattoni...». Ah, già.” GPS

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