lunedì 9 maggio 2011

Porchezio da Giussano che latra alla mandria

La mandria è assiepata e scalpitante sulla riva del sacro Po. Il branco però stavolta è avvilito, depresso, stanco e nervoso. Loro erano quelli del cappio, quelli del c’è l’ho duro, quelli di Padania libera, federalismo o morte, quelli del “terun de merda”, col tricolore ci pulisco il culo, ecc. e si ritrovano oggi con un pugno di mosche e col culo messo in salvo da terun di un Scilipoti.
I racconti biblici ci narrano che nell’Eden l’uomo non provava nessuna vergogna.
Nel terzo millennio questo succede anche in Padania.
E’ così che il capo branco legaiolo Borghezio, noto individuo molto educato, molto gentile, elegante, raffinato e colto sente il bisogno di dare uno scossa alla masnada padana delusa.
Lo fa col suo grazioso e delicato stil legaiolo, seminando il solito odio razzista verso il Sud. Il bersaglio è Napoli e il nostro latra:
Napoli è uno schifo, puzza di rifiuti e di camorra dobbiamo stare lontani, i napoletani e Napoli incivili via dall'Europa.
Che con i suoi latrati il “Porchezio” tenti di accalappiare qualche voto fra la mandria è disperatamente triste, ma si sconfina nella tragedia fantozziana quando “i terun de merda” continuano a votare, abboccando al trucco delle tre carte (Scilipoti, Papi, Bossi), questi figuri che quotidianamente massacrano loro e il sud.
Lo ripetiamo quando le vittime manifestano “affetto” nei confronti del proprio carnefice ci troviamo, dicono gli esperti, di fronte alla sindrome di Stoccolma.
PS: Ai napoletani, ricordiamo che quando vanno a votare per il sindaco, il Lettieri è il candidato del PDL e il PDL è alleato della Lega Nord del “Porchezio” con tanto di Scilipoti incorporato. GPS

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