Ormai se ne sono accorti tutti e come si dice in questi casi, meglio tardi che mai. Il fallimento del governo della Cricca dei Miracoli Berlusconi & Bossi è totale e irreversibile.
Il sistema della Cricca B & B sta sprofondando sotto il peso di anni di sparate pataccare che si sono rivelate sistematicamente un castello di mega balle.
Avevano promesso le grandi riforme (mai viste), le grandi opere (mai realizzate), meno tasse per tutti (sono aumentate), meno burocrazia (solo falò pubblicitari), un nuovo miracolo economico (economia a ramengo), basta clientelismo (grazie alla Lega dal sud si è radicato anche al nord), lotta alla criminalità organizzata (Previti, Cosentino, Romano e tanti altri seduti in Parlamento), tagli ai costi della politica (nisba, i loro stipendi crescono, scorazzano in mercedes e svolazzano in elicottero), il mitico Governo del fare, quello del “ghe pensi mi” (imputridisce in una totale e imbarazzante paralisi), ecc....
Intanto il bel paese impoverisce. Di giorno in giorno aumentano le difficoltà a mettere insieme un reddito dignitoso per lavoratrici e lavoratori, precari e partite Iva, artigiani e piccoli imprenditori.
Il federalismo farlocco “regalato” da Papi e strombazzato dal Legaiolo porta solo tagli agli aiuti alle famiglie, alla sanità ed ai servizi sociali. Al posto dell’autonomia impositiva, di nuovo i ticket e nuove tasse.
La Cricca B & B ha scelto di gestire la crisi scaricandone il prezzo sui più deboli, ha scelto di imporre dall'alto decisioni alle comunità territoriali, di sostenere la distruzione sistematica del sistema delle autonomie mettendo in ginocchio e sul lastrico in particolare i Comuni.
Questi due patetici figuri se avessero un briciolo di senso dello Stato e un pizzico di rispetto per il proprio Paese, dovrebbero prendere atto del proprio sfacelo, liberare il campo e staccare la spina.
Invece le comiche miracolistiche continuano.
Papi si prepara a varare l’ennesimo lodo ad personam “il processo lungo” , l’ex celodurista sfodera la pagliacciata del trasferimento di tre scrivanie da Catania in quel di Monza, dove già gli hanno gridato: “va a lavurà”.
E ci fanno sapere che “il governo va avanti, più forte di prima” e “le cose vanno di bene in meglio”.
Ma mantenere le chiappe della Cricca dei Miracoli B & B sulla poltrona costa ogni giorno di più a tutti anche ai Beluscones e ai Legaioli.
Allora e molto presto, non ci saranno funi, giubbotti, zattere, scialuppe, salvagenti e scilipoti che terranno. GPS
Il sistema della Cricca B & B sta sprofondando sotto il peso di anni di sparate pataccare che si sono rivelate sistematicamente un castello di mega balle.
Avevano promesso le grandi riforme (mai viste), le grandi opere (mai realizzate), meno tasse per tutti (sono aumentate), meno burocrazia (solo falò pubblicitari), un nuovo miracolo economico (economia a ramengo), basta clientelismo (grazie alla Lega dal sud si è radicato anche al nord), lotta alla criminalità organizzata (Previti, Cosentino, Romano e tanti altri seduti in Parlamento), tagli ai costi della politica (nisba, i loro stipendi crescono, scorazzano in mercedes e svolazzano in elicottero), il mitico Governo del fare, quello del “ghe pensi mi” (imputridisce in una totale e imbarazzante paralisi), ecc....
Intanto il bel paese impoverisce. Di giorno in giorno aumentano le difficoltà a mettere insieme un reddito dignitoso per lavoratrici e lavoratori, precari e partite Iva, artigiani e piccoli imprenditori.
Il federalismo farlocco “regalato” da Papi e strombazzato dal Legaiolo porta solo tagli agli aiuti alle famiglie, alla sanità ed ai servizi sociali. Al posto dell’autonomia impositiva, di nuovo i ticket e nuove tasse.
La Cricca B & B ha scelto di gestire la crisi scaricandone il prezzo sui più deboli, ha scelto di imporre dall'alto decisioni alle comunità territoriali, di sostenere la distruzione sistematica del sistema delle autonomie mettendo in ginocchio e sul lastrico in particolare i Comuni.
Questi due patetici figuri se avessero un briciolo di senso dello Stato e un pizzico di rispetto per il proprio Paese, dovrebbero prendere atto del proprio sfacelo, liberare il campo e staccare la spina.
Invece le comiche miracolistiche continuano.
Papi si prepara a varare l’ennesimo lodo ad personam “il processo lungo” , l’ex celodurista sfodera la pagliacciata del trasferimento di tre scrivanie da Catania in quel di Monza, dove già gli hanno gridato: “va a lavurà”.
E ci fanno sapere che “il governo va avanti, più forte di prima” e “le cose vanno di bene in meglio”.
Ma mantenere le chiappe della Cricca dei Miracoli B & B sulla poltrona costa ogni giorno di più a tutti anche ai Beluscones e ai Legaioli.
Allora e molto presto, non ci saranno funi, giubbotti, zattere, scialuppe, salvagenti e scilipoti che terranno. GPS
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