venerdì 2 settembre 2011

Nel Paese di merda pure i sondaggi puzzano

Non c’è giornale italiano o straniero e Tv che oggi non parli di merda (noi l’avevamo fatto mercoledì). L’imput è venuto dal Papi che al telefono con l’amico Lavitola sbotta: “me ne vado … vado per i cazzi miei… vado via da questo paese di merda“.
Aspettate a brindare, non dimenticate mai che il figuro è 20 anni ci racconta patacche. Però la mutazione che segnala Gilioli è interessante. Si va dal «L'Italia è il Paese che amo» (1994) al «Paese di merda» (2011).
La corte dei miracoli che avvolge il Papi fatta di mercenari, accattoni, magnaccia, intralazzatori e zoccole pare proprio alzi il tiro su sua maestà il “ricattabile” e tutto sta scoppiando.
Così anche i sondaggi da Papi tanto amati, nel paese di merda oggi pure loro puzzano alla grande.
L'ultimo sondaggio realizzato il 29 agosto da Nicola Piepoli ci svela che oggi il vantaggio del Centrosinistra sul Centrodestra "è notevole": 45% contro il 40.
Il Partito Democratico è ormai a ridosso del 30% con un incremento di ben quattro punti rispetto a gennaio. Quattro punti che il Popolo della Libertà ha perso dall'inizio dell'anno, essendo adesso al 27,5%. La Lega Nord in affanno attorno al 10 e gli altri partiti di Centrodestra sono al 2,5%. Il countdown è iniziato, presto il game over. GPS

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