mercoledì 16 novembre 2011

Adotta un Galan

Gli effetti collaterali della caduta di un governo sono davvero imprevedibili.
Ti trovi improvvisamente individui, abituati agli agi, alle feste, ai salotti televisivi, alle auto blu, alla protezione delle loro scorte, scaraventati improvvisamente per la strada.
Sentite un pò questa drammatica storia, la racconta Mattia Feltri sulla Stampa.
Prima sacrificato sull’altare dell’alleanza con la Lega in Veneto, poi a fare le veci di Zaia all’agricoltura prima di prendere il posto di Bondi alla Cultura.
Giancarlo Galan, il tappabuchi del governo Berlusconi, oggi però è disoccupato. Perché non essendo onorevole, una volta terminato il mandato di ministro non avrà altri redditi.
E allora eccolo il Galan che giustamente si sfoga per l’ ingrata sorte:
Ministro Galan, lei non è nemmeno parlamentare. Come si sta da disoccupati?
«Non me lo dica… Stamattina ho chiesto a mia moglie un soldo. Le ho detto, amore, è per il caffè, i giornali…»
.
Sentitelo il poverello, abbandonato senza pietà dal padrone, sembra un bulldog legato al gard-rail del Ponte dei Monteroni.
Il Galan lo scorso anno era venuto a Casola alla Festa dei frutti dimenticati, perciò un cincinino abbiamo presente chi è. Ma molto meglio approfondire con Don Giorgio QUI.
Possibile che nessuno di voi frequentatori di questo blog del cavolo sia mosso a pietà dalla faccia triste dell’ ex ministro Galan con la ciotola vuota?
E non venitemi a dire che può sempre vendere la mega Villa Rodella che possiede sui Colli Euganei o la sua parte (l’altra è del Ghedini, guarda il fato a volte cosa ti combina) dell’azienda di Frassineta (ex Don Gelmini) di 400 ettari in quel di Casola Valsenio. Siate umani, adottate un Galan! Intanto Biagio si era già spudoratamente allargato di suo. (nella foto) GPS

Nessun commento:

Posta un commento

I commenti anonimi non sono accettati, le stronzate me le scrivo da solo