venerdì 4 gennaio 2013

Donne è arrivato il Grande Silenziatore

Un Mario Monti sempre più trottola impazzita nel mulinello della campagna elettorale, è assai deludente.
I suoi primi passi nei meandri della politica italiana, a metà strada fra il Berlusconi e il Grillo, nonostante la sua “certa statura accademica”, rasenta il ridicolo.
Un Monti tutto politichese che imperversa con le sue apparizioni televisive e radiofoniche, senza nessun contraddittorio, a recitare il monologo e distribuire la sua lezioncina è deprimente.
La narrazione è pignola e pedante, straparla delle decisioni del suo “governo tecnico”, come se fossero le uniche decisioni possibili, anzi, le migliori e quello che non è stato capace di fare è tutta colpa degli altri, anche questo è un film triste già stravisto.

Con qualcosa tipo “Con Monti per l'Italia" sta per trascinarsi dietro la zavorra della Seconda Repubblica, ricicla tutti i luoghi comuni e annuncia che "sinistra e destra ormai non esistono più".
Chi sostiene che destra e sinistra non esistono, la storia ci insegna che è sempre di destra, ma si vergogna di ammetterlo.
Poi Ops! La sinistra, anche se non esiste, il nostro Monti la vuole "silenziare".
Il Grande Silenziatore che vuol "tagliare le estreme", sforna poi la perla più comica del mese, quando gli è scappato il “silenziare” anche il Brunetta:
"Sta portando con una certa statura accademica, il Pdl su posizioni piuttosto estreme e settarie”. Ma voi ce lo vedete il Brunetta “spostare” il Pdl? Sarebbe come incolparlo dell’acqua alta a Venezia. Caro Grande Silenziatore, Brunetta non sposta una minchia al massimo si fa spostare.
Forse era meglio, come scrive Curzio Maltese oggi, rimanere sereno nel suo seggio di senatore a vita a Palazzo Madama e aspettare un'investitura al Quirinale. GPS

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