mercoledì 27 febbraio 2013

Una “Crocetta” ci salverà

Ok, siamo in un cul de sac. Il “bello” è che ci siamo tutti e nessuno faccia il furbetto, non è più la stagione. L’Italia elettorale di questo fine febbraio 2013 ha partorito una “gioiosa macchina dell’ ingovernabilità”.
In questo gaio farsi del male entrano a gamba tesa il Grillo ed il M5S e da ora in poi devono cuccarsi il loro 25% di responsabilità, le bevute devono andare pari.
Dunque il centrosinistra ha la maggioranza assoluta alla Camera, quella relativa invece al Senato e così non si governa.
La prima cosa da fare sarebbe chiuse le urne dire che ci siamo sbagliati, è stato un voto “inutile”, tutte quelle croci sulle schede non hanno partorito una mazza, chiudiamo baracche e baracchini e fra un paio di mesi ci riproviamo sperando di fare meglio.
Ma già si sente l’odore di supercazzole, allora cerchiamo di mettere alcuni puntini.
Il paese era totalmente in mano alla destra oggi non lo è più, cerchiamo di ricordarlo. Piaccia o non piaccia il PD e Sel sono arrivati primi, hanno la maggioranza alla camera e la possono trovare al Senato.
Nonostante tutto il bel Paese col voto ha rifiutato il centrodestra, piaccia o non piaccia.Poi il rifiuto poteva e doveva essere più netto? Vero! Ma questo ha passato il convento.
Bersani ha il diritto e dovere di cercare di dare un governo a questo paese.
Ammucchiate per Governissimi d’emergenza abbiamo già dato, dopodichè c'è una nuova forza che entra per la prima volta in parlamento, votata dalla gente, con cui provare a fargli scoprire le carte ed è sicuramente meglio che parlare con il Papi e il Rigor Montis.
Anche perchè qualche tiro dovranno pur correggerlo, ad esempio il “Bombardiamo il Parlamento” , “Non si accorderemo con nessuno”, il “Tutti a casa” da domani sarà più complicato spararlo, per arrivare fino al siamo “l’unica opposizione” senza una maggioranza e un governo diventa incasinato assai.
Allora si metta sul piatto i contenuti: falso in bilancio, legge sul conflitto di interesse, legge sui partiti, tagli della politica, legge elettorale ad esempio e si vada a vedere le carte.
Inoltre alla variegata armata targata M5S, 109 deputati e 54 senatori, che ha appena preparato le valigie per Roma capitale, chi glielo va a dire: disfate le valigie eravamo su scherzi a parte.
Ecco perchè il Grillo oggi si è affrettato ha definire “meraviglioso” il modello siciliano e ha fatto intendere che un sistema simile potrà essere seguito anche a livello nazionale. Insomma, dopo tante croci che sembravano inutili, forse una “Crocetta” ci salverà.
Bersani non avrà smacchiato completamente il giaguaro ma stavolta rischia di candeggiare il Grillo. GPS

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