Walter Veltroni si toglie alcuni sassolini dalle scarpe, parlando, senza citarli, di alleati e avversari sulla riforma elettorale. «C'è chi urla e c'è chi, come me, porta la croce», ha detto il segretario del Partito democratico inaugurando la nuova sede del Pd a Roma.
«Faccio finta di non vedere il teatrino di questi giorni, anche con parole sguaiate come inciucio o legge-truffa. C'è chi urla e chi porta la croce: noi ci ritroviamo nella seconda parte di questa espressione, perché guardiamo all'interesse del Paese». Il sindaco di Roma ne ha per tutti, non solo per gli alleati, e critica le posizioni Fini, Casini ma anche gli attacchi di Mastella. «A nessuno è consentito dire "o così o niente", perché così non si discute e il rischio è che alla fine non ci sia niente.
La democrazia italiana sta male e noi vogliamo cogliere veramente questa opportunità per fare uscire gli italiani dal tunnel della crisi democratica con le tre riforme che abbiamo proposto» (da corriere.it) GPS
1 commento:
è sempre quello che ha detto di essere l'unto del signore?
no perchè quando l'ha detto, s'è riso molto.
le tre riforme quali, le ultime 3 proposte o le 3 di ieri l'altro?
lol
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