Vi avevo accennato alla guerra dei manifesti fra i repubblicani e quelli del Pdl scoppiata a Ravenna.
Gli sviluppi si sono fatti incandescenti. Il Pri è passato al contrattacco nella diatriba con il Popolo della Libertà. Il “casus belli”, era nato dalla ”usurpazione degli spazi riservati ai manifesti dell’Edera” in cui il Pdl aveva affisso manifesti che invitavano a votare per Belusconi.
I tenaci e bellicosi repubblicani ravennati aveva immediatamente sostituito i manifesti del Pdl, con i loro che recitavano: “I repubblicani di Ravenna non votano per il centro-destra”. Ma pure questi ultimi manifesti spariscono.
I tenaci e bellicosi repubblicani ravennati aveva immediatamente sostituito i manifesti del Pdl, con i loro che recitavano: “I repubblicani di Ravenna non votano per il centro-destra”. Ma pure questi ultimi manifesti spariscono.
I repubblicani sempre più incavolati alzano il tiro:
presidio degli spazi elettorali, un esposto alla magistratura, denunce per gli esecutori materiali e riaffissione dei loro manifesti.
“Noi ce se siamo riappropriati: ma in seguito, per varie volte, sono stati di nuovo ricoperti”.
Il segretario comunale Paolo Gambi a questo punto, parla di “atteggiamento squadrista” del Pdl. E ora?
Stiamo pensando ad un’azione eclatante, ancora da mettere a punto, “di cui parlerà tutta l’Italia”.
presidio degli spazi elettorali, un esposto alla magistratura, denunce per gli esecutori materiali e riaffissione dei loro manifesti.
“Noi ce se siamo riappropriati: ma in seguito, per varie volte, sono stati di nuovo ricoperti”.
Il segretario comunale Paolo Gambi a questo punto, parla di “atteggiamento squadrista” del Pdl. E ora?
Stiamo pensando ad un’azione eclatante, ancora da mettere a punto, “di cui parlerà tutta l’Italia”.
Stiamo a vedere come va a finire la storia. GPS
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