Soddisfatti e, soprattutto, rimborsati dalla mutua. Succede in Australia, i mutuati si facevano “visitare” da avvenenti massaggiatrici nei vari bordelli di Sydney.
Le "case di tolleranza" fatturavano i servizi sessuali come massaggi terapeutici o come agopuntura, permettendo così ai clienti di ottenere rimborsi dalla mutua nazionale o dai fondi di assicurazione sanitaria.
Questo sevizio mutualistico, era pubblicizzato perfino con annunci sui giornali : “Giovani attraenti massaggiatrici con rimborso da fondo sanitario”, ha avuto un successo della madonna e bisognava fare la fila.
Secondo il Daily Telegraph di Sydney circa 80 servizi di massaggi nella città sono stati oggetto di indagine da parte dei fondi di assicurazione sanitaria e sono stati registrati per comportamento fraudolento, quindi non potranno più ottenere rimborsi assicurativi per i loro servizi.
Le "case di tolleranza" fatturavano i servizi sessuali come massaggi terapeutici o come agopuntura, permettendo così ai clienti di ottenere rimborsi dalla mutua nazionale o dai fondi di assicurazione sanitaria.
Questo sevizio mutualistico, era pubblicizzato perfino con annunci sui giornali : “Giovani attraenti massaggiatrici con rimborso da fondo sanitario”, ha avuto un successo della madonna e bisognava fare la fila.
Secondo il Daily Telegraph di Sydney circa 80 servizi di massaggi nella città sono stati oggetto di indagine da parte dei fondi di assicurazione sanitaria e sono stati registrati per comportamento fraudolento, quindi non potranno più ottenere rimborsi assicurativi per i loro servizi.
I servizi sessuali costavano 60 dollari australiani (poco più di 30 euro) e davano diritto ad un rimborso di 40 dollari.
Alcuni fatturavano come sedute multiple di massaggi o agopuntura una sola seduta di sesso: così il cliente veniva rimborsato in pieno.
A guastare la festa è stato il ministro federale della sanità Nicola Roxon che ha ordinato un'inchiesta: “vogliamo che i fondi pubblici, siano usati per servizi medici genuini”. (fonte ilmessaggero.it) GPS
A guastare la festa è stato il ministro federale della sanità Nicola Roxon che ha ordinato un'inchiesta: “vogliamo che i fondi pubblici, siano usati per servizi medici genuini”. (fonte ilmessaggero.it) GPS
Nessun commento:
Posta un commento
I commenti anonimi non sono accettati, le stronzate me le scrivo da solo