Il ministro dell'Economia Giulio Tremonti si è presentato ieri al Senato per fornire i chiarimenti sul benedetto federalismo.
L’ opposizione aveva fatto tre semplici domande che erano emerse da un percorso “quasi” condiviso.
Primo : quanto ci costa, Secondo: non si può fare il federalismo senza una Camera delle Regioni, Terzo: è necessario dotarsi di una Carta delle autonomie locali.
Come previsto il Tremonti, non ha chiarito nulla. Ha poi detto che i dati finanziari non ci sono, insomma quanto costa sto federalismo non lo sa nessuno e si è dimenticato delle altre due domande.
L’ opposizione si metta il cuore in pace. Per avere le tanto attese cifre sul federalismo fiscale si dovrà attendere prima i decreti attuativi. E quindi se tutto va bene almeno oltre la metà 2010, cioè solo dopo le elezioni, europee nel 2009 e delle amministrative e regionali del 2010. La solita furbata, nel frattempo avanti tutta con gli spot.
Tremonti in pratica ha chiesto per il governo una delega in bianco, voi votate, al resto “Ghe pensi mi”. Sentite poi come il “Ghe pensi mi” ha spiegato (si fa per dire) la situazione:
“Abbiamo gia' attivato una “data room”, i dati arriveranno “decreto per decreto” perché “non sono formule meccaniche come nei sistemi semplici, ma compongono un sistema solistico come il corpo umano. Interagiscono tra di loro - ha aggiunto - essendo interdipendenti e coniugati”. Chiaro no! Che tradotto vuol dire: non abbiamo un euro, gli ultimi li abbiamo dati a Gheddafi.
Dal Tremonti non compreremmo nemmeno una bicicletta usata, quella poi di dare la colpa alla Virtual Data Room, sa di un’ altra patacata che assomiglia molto di più ad una camera ardente.
Gli amici legaioli, hanno il disperato bisogno di annunciare, per l’ennesima volta, il federalismo. Che sia zoppo, cieco, straccione, clientelare e senza un soldo, fa niente. Federalismo deve essere, federalismo sia. Alla prossima festa, se il Tremonti vi spiega la “Virtual Data Room” non esitate, mettete svelti ambedue le mani di dietro e paratevi il culo. GPS
L’ opposizione aveva fatto tre semplici domande che erano emerse da un percorso “quasi” condiviso.
Primo : quanto ci costa, Secondo: non si può fare il federalismo senza una Camera delle Regioni, Terzo: è necessario dotarsi di una Carta delle autonomie locali.
Come previsto il Tremonti, non ha chiarito nulla. Ha poi detto che i dati finanziari non ci sono, insomma quanto costa sto federalismo non lo sa nessuno e si è dimenticato delle altre due domande.
L’ opposizione si metta il cuore in pace. Per avere le tanto attese cifre sul federalismo fiscale si dovrà attendere prima i decreti attuativi. E quindi se tutto va bene almeno oltre la metà 2010, cioè solo dopo le elezioni, europee nel 2009 e delle amministrative e regionali del 2010. La solita furbata, nel frattempo avanti tutta con gli spot.
Tremonti in pratica ha chiesto per il governo una delega in bianco, voi votate, al resto “Ghe pensi mi”. Sentite poi come il “Ghe pensi mi” ha spiegato (si fa per dire) la situazione:
“Abbiamo gia' attivato una “data room”, i dati arriveranno “decreto per decreto” perché “non sono formule meccaniche come nei sistemi semplici, ma compongono un sistema solistico come il corpo umano. Interagiscono tra di loro - ha aggiunto - essendo interdipendenti e coniugati”. Chiaro no! Che tradotto vuol dire: non abbiamo un euro, gli ultimi li abbiamo dati a Gheddafi.
Dal Tremonti non compreremmo nemmeno una bicicletta usata, quella poi di dare la colpa alla Virtual Data Room, sa di un’ altra patacata che assomiglia molto di più ad una camera ardente.
Gli amici legaioli, hanno il disperato bisogno di annunciare, per l’ennesima volta, il federalismo. Che sia zoppo, cieco, straccione, clientelare e senza un soldo, fa niente. Federalismo deve essere, federalismo sia. Alla prossima festa, se il Tremonti vi spiega la “Virtual Data Room” non esitate, mettete svelti ambedue le mani di dietro e paratevi il culo. GPS
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