giovedì 22 gennaio 2009

Il Parco della Vena dei Gessi : Eppur si muove!

Una precisazione importante ci arriva dalla Comunità Montana dell’Appennino Faentino: In comunicato si precisa che lo statuto del Parco regionale della Vena del gesso romagnola verrà approvato il 28 gennaio da tutti gli enti soci del consorzio del Parco.
Pertanto il consiglio del Parco, si riunirà per la prima volta il 29 gennaio, nella sua sede di Riolo Terme.Questo sarà l’atto di inizio di un nuovo capitolo della storia della promozione, della valorizzazione e della tutela del territorio e della Vena del gesso romagnola.
Il comunicato prosegue con una dichiarazione del Presidente della Comunità Montana che è anche sindaco di Casola Valsenio Giorgio Sagrini:
“Nell’occasione parteciperò alla riunione del Consiglio in rappresentanza della Comunità montana, mentre a rappresentare il comune di Casola Valsenio delegherò Guido Tampieri, un amico del nostro territorio, una personalità di spicco dell’ambientalismo, uno dei maggiori esperti nazionali di politiche agricole (è stato Sottosegretario al Ministero delle Politiche agricole nel governo Prodi), artefice della legge regionale sulle aree naturali e della Legge istitutiva del Parco nel 2005 quando era Assessore regionale all’agricoltura e all’ambiente”.
Guido Tampieri, infatti, farà parte del consiglio del Parco in qualità di assessore del comune di Casola Valsenio. “Un incarico che gli ho proposto – precisa il sindaco casolano - con l’esplicita richiesta di lavorare alla costruzione del Parco. A dimostrazione dell’importanza che attribuiamo alle prospettive di successo del Parco, e a ciò che di positivo potrà produrre per l’ambiente e per l’economia della collina faentina e imolese”.
Ed ancora per il primo cittadino del paese delle erbe “l’impegno delle prossime settimane dovrà essere quello di definire rapidamente e con il consenso più ampio possibile, la composizione degli organi esecutivi e consultivi del Parco (a far parte dei quali saranno indicate altre personalità dei nostri Comuni e della nostra Comunità Montana), e avviare così l’operatività del Consorzio, a partire dalla redazione del Piano territoriale del Parco e dalla progettazione e realizzazione delle azioni e degli investimenti necessarie a sviluppare le potenzialità del Parco”. Investimenti realizzabili grazie alle risorse messe a disposizione dalla regione Emilia-Romagna (900.000 euro), dei fondi del Programma di Sviluppo Rurale e del POR-FESR (Fondi strutturali dell’Unione Europea), per i quali i Comuni hanno già presentato propri progetti, e dei fondi dei programmi Interreg dell’Unione Europea. (fonte Riccardo Isola Ufficio Stampa Unione dei Comuni).
Salutiamo con favore la scelta di Sagrini di nominare Guido Tampieri nel consiglio del parco.
Poter contare su una professionalità e una competenza di questo livello può rappresentare d’avvero la chiave di volta per la futura realizzazione del Parco. GPS

1 commento:

Anonimo ha detto...

Volevo esprimere la mia felicita' per l'iniziativa giunta al suo esordio.
Ma ho delle riserve per questo motivo: mi chiedo quale sia il senso di cio' se comunque i cacciatori continueranno a sparare in questi luoghi. Mi auguro che i promotori di questa iniziativa siano veri ambientalisti, nel senso che lo spirito che li ha guidato sia sincero, e che non ci sia un secondo fine, ( come creare una riserva di caccia a pagamento o altro) o illudere le persone con un parco fantasma.
Dico questo non per critica, ma perche' mi risulta che fin d'ora la caccia sia stata permessa nelle immediate vicinanze del parco (zona considerata dal catasto "preparco")
Sono molto evidenti i cartelli "rete natura 2000" per la tutela delle biodiversita', eppure ogni giorno lunghe colonne di automezzi armati, circolano liberamente su quelle strade.
Mi chiedo quale sia il futuro del parco.
Un cordialissimo saluto
Luca (Bologna)

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