giovedì 16 aprile 2009

Il carrozzone va avanti da sé

Introduciamo questo post-contributo del nostro infiltrato STUDAFUCH, parafrasando una bella canzone di Renato Zero:

Il carrozzone va avanti da sé
con le veline, i suoi nani, il suo re
ridi buffone ……
Bella la vita dicevi tu

e t' ha imbroglio e t' ha fottuto proprio tu
con le veline, i suoi nani, il suo re
il carrozzone va avanti da sé

La polemica monta nei servizi di soccorso nazionali dopo le parole di Michele Santoro. E dagli schieramenti di governo e da una parte dei giornalisti, arrivano accuse di ogni genere nei confronti del conduttore televisivo. Ma queste accuse hanno un fondamento?
In Italia i vigili del fuoco, sono un corpo nazionale ad esclusione delle regioni Trentino Alto Adige e Valle D'Aosta che dispongono di corpi provinciali e svincolati dalla gestione del Ministero dell'Interno. I pompieri furono "nazionalizzati" dalla buon anima del Duce, che all'entrata in guerra dell'Italia li rinominò "vigili del fuoco" pensando all'antica "militia Vigilum" romana. A guerra finita e regime caduto, come tante altre cose anche i pompieri restarono "nazionalizzati" e unico esempio in tutto il mondo ad avere tale organizzazione.
Peccato che, nonostante l'idea fosse buona, come spesso accade nel nostro paese non se ne comprende la validità. Il risultato è un corpo che è nazionale sulla carta, ma molto "provinciale" nella sostanza, che ha ereditato cioè la burocratica lentezza del tipico apparato statale e le soggettività tipiche delle eccellenze locali, mai però riconosciute a livello centrale. Un esempio che si collega alla perfezione col tema del terremoto, lo si trova in una stupenda iniziativa della scuola dei pompieri di Bergamo che aveva promosso una serie di corsi appunto per la ricerca di persone sotto le macerie e che si è vista completamente snobbata dai dirigenti nazionali della formazione. Ma, in un paese che ha tra le sue emergenze i terremoti, le alluvioni e le frane, aver degli specialisti in ricerca sotto macerie secondo voi non sarebbe servito? Chissà se Santoro lo sa? Questo terremoto è stato soprattutto un fatto mediatico, dove in particolare la TV l'ha fatta da leone. Si è dato l'impressione che chissà quale apparato è stato messo in campo dal Governo, peccato che non sia stato proprio così. Peccato che tutti quei vigili del fuoco che stanno ora lavorando in Abbruzzo, manchino adesso nelle altre città d'Italia, dove incendi e incidenti vari continuano ad accadere. Il "Berlusca" ha dichiarato in diretta a Porta a Porta che "in Italia ci sono 28.000 pompieri e che quindi se ne potevano inviare subito a L'Aquila almeno 12.000". Questa è la dimostrazione che chi ci governa non ha la minima idea di come funzioni la complessa macchina che dirige. Ma ci pensate a chi avrebbe dato da mangiare, bere e dormire a 12.000 pompieri? E se i dirigenti del Corpo non sono stati in grado di coordinarne 1200, ci immaginiamo cosa sarebbe successo con dieci volte di più...E per finire, stendiamo un velo pietoso sulle reali capacità e competenze di tutti quei bravi cittadini che fanno parte del servizio nazionale di Protezione Civile e a cui vanno sicuramente riconosciuti la buona volontà, la buona fede e l'impegno, ma che a loro insaputa stanno diventando uno strumento politico per consentire a qualche personaggio di dimostrare mediaticamente e in pompa magna quello che è solamente un bellissimo castello di carta. (fonte dal nostro infiltrato STUDAFUCH)
Intanto oggi sulla Stampa salta fuori un dossier dell’allora capo della Protezione Civile, Franco Barberi, che dieci anni fa aveva previsto tutto. Aveva, con quel dossier, censito la «vulnerabilità degli edifici pubblici strategici e speciali» in zone a rischio. Una mole di informazioni enciclopedica: 42.106 schede su altrettanti edifici….
E il Bertolaso ieri sera: “in Italia la prevenzione non si può fare perchè non porta voti, è più facile mettersi la medaglia del bravo soccorritore, rende molto di più”. Mi sa che, se anche a questo gli scappa ogni tanto una verità, sia da riequilibrare. GPS

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