Sarà stato il freddo e la pioggia ma nel “sacro pratone” di Pontida, semi vuoto e pieno soprattutto di fango, il Bossi è parso più rincoglionito del solito.
Il tono è scomposto tendente al moscio, tranne nei momenti in cui fa partire le “vuvuzelas” padana: padania, padania, libertà, libertà.
Anche il popolo legaiolo, che seguiamo in diretta Sky, è piuttosto flaccido.
Per tiralo su un po’ il Bossi tenta di giocare la carta magica del federalismo.
Rivendica il suo ruolo di ministro per il federalismo: “non è vero che mi sono state tolte le deleghe con la nomina di Aldo Brancher a ministro per l’attuazione del federalismo”, ma si vede e si percepisce bene che al “sacro pratone” la cosa sta sul gargarozzo. Allora alza il tono: “Di federalismo c’è ne uno solo ed è il mio” e scandisce: “C’é un solo ministro per il federalismo e sono io”, al massimo posso fare coppia con il Calderoli.
Verso la fine forse non volendo gli scappa pure una verità: “noi siamo il Paese più centralista del mondo”. Vero, però dimentica di dire che negli ultimo 10 anni ne ha governato, insieme a Papi, ben otto.
Poi chiude col la tradizione patacata “Se non ci sarà il federalismo, ci potrà essere solo la secessione”, aggiunge però, e qui la sensazionale rivelazione, di aver scelto “la strada pacifica e non quella del fucile”.
Meno male i legaioli hanno finalmente consegnato le armi, siamo tutti più tranquilli. Poi è apparso la Trota, questo è veramente troppo, abbiamo cambiato canale. GPS
Il tono è scomposto tendente al moscio, tranne nei momenti in cui fa partire le “vuvuzelas” padana: padania, padania, libertà, libertà.
Anche il popolo legaiolo, che seguiamo in diretta Sky, è piuttosto flaccido.
Per tiralo su un po’ il Bossi tenta di giocare la carta magica del federalismo.
Rivendica il suo ruolo di ministro per il federalismo: “non è vero che mi sono state tolte le deleghe con la nomina di Aldo Brancher a ministro per l’attuazione del federalismo”, ma si vede e si percepisce bene che al “sacro pratone” la cosa sta sul gargarozzo. Allora alza il tono: “Di federalismo c’è ne uno solo ed è il mio” e scandisce: “C’é un solo ministro per il federalismo e sono io”, al massimo posso fare coppia con il Calderoli.
Verso la fine forse non volendo gli scappa pure una verità: “noi siamo il Paese più centralista del mondo”. Vero, però dimentica di dire che negli ultimo 10 anni ne ha governato, insieme a Papi, ben otto.
Poi chiude col la tradizione patacata “Se non ci sarà il federalismo, ci potrà essere solo la secessione”, aggiunge però, e qui la sensazionale rivelazione, di aver scelto “la strada pacifica e non quella del fucile”.
Meno male i legaioli hanno finalmente consegnato le armi, siamo tutti più tranquilli. Poi è apparso la Trota, questo è veramente troppo, abbiamo cambiato canale. GPS
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