martedì 11 gennaio 2011

La sindrome di Stoccolma, il Sud e Borghezio

Le ultime parole deliranti, del Borghezio si sono abbattute sulle vittime dell’Abruzzo e dell’Irpinia.
L’esponente legaiolo ha duramente attaccato l’Aquila e tutto l’Abruzzo definendolo: “un peso morto come il sud”, terremotati (ingrati e piagnoni) compresi.
Dire che è una sparata cialtrona, inqualificabile e disgustosa mi pare un ovvietà disarmante, soprattutto se vomitata da un europarlamentare a cui paghiamo uno stipendio di 20.000 euro al mese.
A questo punto va evidenziato che da anni i legaioli sputano, con un piacere quasi morboso, sul Sud. Non passa giorno che un legaiolo non spari qualcosa tra razzismo, xenofobia e odio contro i terun.
Forse oramai non ci facciamo più caso e neanche i nostri micro post sono come una goccia nel mare.
Ma è il secondo atto della commedia tragicomica tutta italiana che si fa interessante.
Questi figuri (legaioli in primis) si possono permettere di eruttare qualsiasi stronzata per un fatto molto semplice, perchè hanno il potere e il gioco delle tre carte ha funzionato.
Un potere arrogante nel centrodestra che governa il paese senza precedenti. Il bello della farsa è che questo potere è dato e sorretto in modo determinante proprio dal voto meridionale.
Ci pare a questo punto che la tragedia sconfini dalla politica e approdi nello spazio psicologico. Infatti quando le vittime manifestano sentimenti positivi nei confronti del proprio carnefice (continuando a votarli) ci troviamo, dicono gli esperti, di fronte alla sindrome di Stoccolma. ( la vignetta da demopazzia) GPS

3 commenti:

demopazzia ha detto...

ciao, grazie di aver usato la mia vignetta. Se ti è possibile inserire un link cliccabile te ne sarei grato. Ciao a presto :)

Il Senio mormora ha detto...

Ok fatto. Ti ho aggiunto anche nel mio Bloggroll

Complimenti per il tuo blog, buon lavoro
Ciao GPS

demopazzia ha detto...

Grazie. Complimenti anche a te per il tuo. A presto :)

Posta un commento

I commenti anonimi non sono accettati, le stronzate me le scrivo da solo