Nuclearilandia sulla riviera romagnola forse non si fa più. Infatti oggi il Consiglio dei ministri dichiarerà la moratoria per un anno per quanto riguarda le decisioni e l’attivazione delle procedure per la ricerca dei siti per le centrali nucleari in Italia.
Tutti gli atti necessari alla prosecuzione del programma nucleare, insomma, vengono bloccati.
Greenpeace considera lo stop “una foglia di fico con la quale l’esecutivo tenta di confondere le acque per dare a intendere ai cittadini che del referendum di giugno non c’è più bisogno”. Probabilmente è vero, da questi sgovernanti c’è da aspettarsi di tutto. Intanto si è azzoppata pure la Prestigiacomo passata in 48 ore dal “Noi andiamo avanti, la linea italiana rispetto al programma nucleare chiaramente non cambia", al “E’ finita, non possiamo mica rischiare le elezioni per il nucleare. Non facciamo cazzate”.
Nessuno se ne accorto ma vi vogliamo segnalare l’ultimo giapponese: il Nucara, segretario del fu Partito Repubblicano.
A lui la Nuclearilandia sulla riviera romagnola era piaciuta un sacco. Posta nel cuoricino pulsante repubblicano che sbatocchia oramai solo in Romagna, era il massimo per il centro del cambiamento targato edera.
Così il giapponese Nucara appresa la decisione del governo sulla moratoria nucleare ha protestato vivamente: “La rinuncia al nucleare porta al medioevo energetico. Affidarsi solo alle risorse naturali, come con il petrolio, potrebbe già da domani metterci in difficoltà nel caso di uno scontro bellico in Medioriente. Le centrali che installeremo in Italia saranno di ultima generazione e non certo obsolete, come quella difettosa di Fukushima”. Banzai !
Pare che l’Europa abbia avviato per tutte le centrali nucleari lo stress test. Per il bene dei repubblicani e di tutti noi romagnoli proponiamo di estenderlo anche al Nucara.
Fidarsi del Nucara è come fidarsi dell’omino che ti viene a prendere le misure per la cassa da morto, motivo in più per andare a votare SI al referendum abrogativo del 12 e 13 giugno prossimi. GPS
Tutti gli atti necessari alla prosecuzione del programma nucleare, insomma, vengono bloccati.
Greenpeace considera lo stop “una foglia di fico con la quale l’esecutivo tenta di confondere le acque per dare a intendere ai cittadini che del referendum di giugno non c’è più bisogno”. Probabilmente è vero, da questi sgovernanti c’è da aspettarsi di tutto. Intanto si è azzoppata pure la Prestigiacomo passata in 48 ore dal “Noi andiamo avanti, la linea italiana rispetto al programma nucleare chiaramente non cambia", al “E’ finita, non possiamo mica rischiare le elezioni per il nucleare. Non facciamo cazzate”.
Nessuno se ne accorto ma vi vogliamo segnalare l’ultimo giapponese: il Nucara, segretario del fu Partito Repubblicano.
A lui la Nuclearilandia sulla riviera romagnola era piaciuta un sacco. Posta nel cuoricino pulsante repubblicano che sbatocchia oramai solo in Romagna, era il massimo per il centro del cambiamento targato edera.
Così il giapponese Nucara appresa la decisione del governo sulla moratoria nucleare ha protestato vivamente: “La rinuncia al nucleare porta al medioevo energetico. Affidarsi solo alle risorse naturali, come con il petrolio, potrebbe già da domani metterci in difficoltà nel caso di uno scontro bellico in Medioriente. Le centrali che installeremo in Italia saranno di ultima generazione e non certo obsolete, come quella difettosa di Fukushima”. Banzai !
Pare che l’Europa abbia avviato per tutte le centrali nucleari lo stress test. Per il bene dei repubblicani e di tutti noi romagnoli proponiamo di estenderlo anche al Nucara.
Fidarsi del Nucara è come fidarsi dell’omino che ti viene a prendere le misure per la cassa da morto, motivo in più per andare a votare SI al referendum abrogativo del 12 e 13 giugno prossimi. GPS
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