giovedì 24 ottobre 2013

A Casola 'Underground', incontro internazionale di speleologia



Dal 30 ottobre al 3 novembre un programma dedicato al mondo ipogeo


Discutere norme o vincoli di tutela, promuovere azioni di salvaguarda e divulgazione di conoscenza delle aree carsiche. Questi gli obiettivi di "Casola 2013 - Underground", l’incontro internazionale che riunisce centinaia di speleologi e che per la settima volta si svolgerà a Casola Valsenio, nel Parco della Vena del Gesso romagnola, importante area carsica dell'Appennino faentino, dal 30 ottobre al 3 novembre
Con il sottotitolo “C’è qualcosa che dovresti sapere...”, la manifestazione prevede un programma incontri, presentazioni, laboratori e momenti per le scuole per portare alla luce tutti i gioielli del mondo sotterraneo. Attesi lo scopritore della grotta Chauvet e gli addestratori degli astronauti dell’Esa. Da Houston si collegherà l’astronauta italiano Paolo Nespoli.
Organizzato dall’associazione Speleopolis, l’appuntamento vede la collaborazione del Comune di Casola Valsenio e dell' Unione dei Comuni della Romagna Faentina nell'ambito del progetto “Julius”. 
La manifestazione é rivolta sia agli speleologi che frequentano le cavità naturali e artificiali, sia a tutti quegli appassionati interessati alle tematiche relative a grotte e territori carsici, affascinati dal mondo ipogeo. 
Cinque giorni per radunare anche molti stakeholder dell’ambiente ipogeo e della montagna in generale, amministrazioni, enti e università.
In programma convegni, presentazioni di reportage, pubblicazioni e narrazioni, esposizione di esplorazioni, laboratori e didattica, mostre e visite guidate, dimostrazioni tecniche. 
Tra gli appuntamenti sono confermate le presentazioni del progetto Esa Caves, che ha visto per tre anni astronauti dell’Ente Spaziale Europeo coinvolto in addestramento in grotta; l’incontro con i “geografi del vuoto” che vedrà in sala l’alpinista Kurt Diemberger e la presentazione da parte della Federazione Speleologica Campana del XXII Congresso di Speleologia; l'incontro con Jean-Marie Chauvet, speleologo e fotografo francese che nel 1994 scoprì la grotta cui venne dato il suo nome e le i cui dipinti paleolitici sono tra i più antichi noti al mondo. (fonte Adnkronos) GPS
Per saperne di più qui (www.speleopolis.org)  

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