martedì 28 luglio 2009

Sicilia: La bocca sollevò dal fiero pasto

Non sta bene, però oggi permettetemi un’autocitazione:
Si sta consumando la più squallida e imbrogliona operazione politica che la storia della Repubblica abbia mai visto. Un'operazione perfida e ingannatoria, con tanto di gioco delle tre carte, degna della più squallida pagliacciata della commedia all’italiana (da
W La Padania, W Vasa Vasa).
Sono trascorsi circa 16 mesi da quel fatidico ”matrimonio celtico coi Vasa Vasa", che stava alla base della famosa “rivoluzione del predellino” e il predellino, esaurita la sua spinta propulsiva incomincia a scricchiolare. Da scricchiolio in scricchiolio il trono di Papi Re incomincia a vacillare.
Tutto è esploso nel corso del voto di fiducia alla Camera sul decreto legge anticrisi, nove parlamentari siciliani del Pdl non l'hanno votata. “La mancata fiducia e' una chiara presa di posizione nei confronti del governo, reo di guardare poco al Sud” dicono i congiurati. Tradotto, abbiamo portato un sacco di voti, il governo aveva fatto mille promesse, non abbiamo visto una mazza.
"Nella manovra anticrisi non c'è neppure una riga per il Mezzogiorno, hanno perfino cancellato anche quel poco che c'era sul Ponte. Se il decreto non sarà modificato la scissione del Pdl sarà inevitabile e nascerà 'Forza Sud'" taglia corto Miccichè, in un'intervista a Il Sole 24 Ore.
Con la minaccia di fare una Forza Sud e dall’altra i Vasa Vasa e compari per il partito del Sud, tutti accomunati contro il “governo della Lega”.
Aver anche solo pensato che la Lega dei “terun de merda”, avesse a cuore il meridione è la cosa più tafazziana che si poteva pensare e solo a un Miccichè di turno poteva venire in mente.

Intanto arrivano le bordate, il Gasparri è il più solerte: "amministratori regionali che si sono rivelati incapaci di usare i fondi europei, confermandosi i peggiori nemici del Sud, al pari di chi non sostiene il governo in Parlamento perché troppo intento a nominare poltronai qui e la". Castelli lapidario:”meridionalismo piagnone
Poi nello scontro arriva Papi con bastone e carota: "Piano innovativo per il meridione", “Non mi preoccupano le uscite e i comportamenti che sono con evidenza riconducibili a recriminazioni e a richieste di potere di tipo personale” Tradotto, non rompete i soldi che vi ho tolto forse li ridò, qualche poltrona pure, ad esempio la creazione di un ministero per il mezzogiorno, poi vi dò anche l’atomica! Gli specchietti e le collanine hanno sempre il loro fascino, basta che brillino.
Le truppe sudiste però non mollano, “siamo pronti all'addio” e avvertono: "Non siamo noi ad andarcene, ci stanno buttando fuori".

Il grande imbroglio continua e nessuno vuol rinunciare al controllo diretto della spesa pubblica e dei fondi europei. Come il conte Ugolino che si sgranocchiava la testa dell’Arcivescovo Ruggieri, le fauci fameliche per la spartizione delle prebende stanno sbavando. Alla faccia del popolo siciliano! E …. più che il dolor poté il digiuno…. alla prossima puntata. GPS

1 commento:

Nino ha detto...

Sei grande, grandissimo. Spero che le becere rivendicazioni di questi omuncoli abbiano l'unico inconsapevole merito di aver svegliato l'orgoglio Siciliano e del Sud intero, indipendentemente dalle appartenenze politiche. Perchè è chiaro che se restiamo zitti anche questa volta, avremo ben poco da recriminare in futuro, qui siamo quasi alla riapertura della fortezza di Fenestrelle per i dissidenti meridionali.

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