lunedì 30 aprile 2012
Immagini dalla sfilata dei “carri di gesso e di pensiero” 2012
Immagini dalla sfilata dei “carri di gesso e di pensiero” della Festa di Primavera 2012 di Casola Valsenio (Ra) Il video è di Paride, sempre puntuale e professionale. GPS
venerdì 27 aprile 2012
Elezioni: Dalle scarpe di Lauro al caffè padano di Curno
All'inizio fu Achille Lauro, 'O comandante, il sindaco napoletano record men di consensi, reso famoso dal film "Le mani sulla città" di Francesco Rosi che narra la speculazione edilizia avviata da Lauro che diede avviò alla distruzione della città.
Il Lauro, pioniere dell'ormai molto noto fenomeno della compravendita dei voti, donava scarpe.
Prima del voto una scarpa, il giorno dopo l'altra scarpa del paio, così diventò Sindaco per svariate legislature.
La storia pare sia piaciuta tanto anche in Padania. Così a Curno, in quel di Bergamo, il Lauro celtico tal Claudio Corti, sostenuto dalla lista Corti sindaco e Lega Nord, dona agli elettori non scarpe ma un pacco di caffè.
Voci maligne sussurrano che la Lega dopo gla rande mangiata, ha superato la frutta ed è ormai arrivata al caffè. Il celtico Corti però insiste, se eletto promette che donerà anche lo zucchero. GPS
giovedì 26 aprile 2012
Il druido con un sedere a tre piazze
Alle prossime elezioni amministrative, in Padania succede anche questo, nel comune di Varallo in Valsesia, provincia di Vercelli, si voterà una lista con due sindaci.
Lo annuncia, con tanto di manifesto, l’ attuale sindaco di Varallo Sesia Gianluca Buonanno che dopo due mandati non può più candidarsi come vuole la legge.
Ma all’ombra del Sole delle Alpi nel partito della Lega, oggi meglio conosciuto come “Mazzetta e Cadrega”, la Cadrega se la stringono con le unghie e coi denti e non la vogliono mollare.
Così il nostro Gianluca è un bel tipetto legaiolo, fascista mascherato, balzato alla luce della cronaca per le sue famose citazione, ve ne propiniamo alcune:
“Quelli della Cgil sono tutti comunisti, si dovrebbero vergognare. E se vogliamo fare pulizia, in maniera per così dire, virtuale, signor presidente, qua ci vuole il lanciafiamme”.
”La Littizzetto mi piace perché è una comunista piena di soldi con i paraocchi, che spara sempre contro tutti. E’ una che va da Fazio a fare la fighetta. In realtà è un cesso”.
“Perché il Grana Padano si chiama così e perché esiste il Gazzettino Padano? Se c’è questa terminologia significa che la Padania esiste”
''I maschi che vivono al Nord sono più virili dei maschi che vivono al Centro-Sud.”
In un recente dibattito parlamentare ha esordito dicendo "Sono stato bocciato due volte, non a scuola guida ma proprio a scuola. Ma la colpa non era mia, è che avevo tutti professori comunisti. Perché nelle scuole è pieno di professori comunisti"..... vi risparmio il resto.
Il nostro legaiolo nero ha deciso di aggirare pubblicamente il limite dei due mandati e si è candidato a pro sindaco con il pupazzo in mano (candidato sindaco) come fanno il ventriloqui a teatro. La cadrega è la cadrega!
Infine dovete sapere che il buon Buonanno occupa la poltrona di deputato a Roma, occupa la poltrona di sindaco di Varallo e, per non farsi mancare niente, è anche vicesindaco a Borgosesia, città vicina a Varallo.
Tre poltrone, triplo incarico e probabilmente tripla retribuzione, un vero e proprio druido con un sedere a tre piazze. GPS
Ma all’ombra del Sole delle Alpi nel partito della Lega, oggi meglio conosciuto come “Mazzetta e Cadrega”, la Cadrega se la stringono con le unghie e coi denti e non la vogliono mollare.
Così il nostro Gianluca è un bel tipetto legaiolo, fascista mascherato, balzato alla luce della cronaca per le sue famose citazione, ve ne propiniamo alcune:
“Quelli della Cgil sono tutti comunisti, si dovrebbero vergognare. E se vogliamo fare pulizia, in maniera per così dire, virtuale, signor presidente, qua ci vuole il lanciafiamme”.
”La Littizzetto mi piace perché è una comunista piena di soldi con i paraocchi, che spara sempre contro tutti. E’ una che va da Fazio a fare la fighetta. In realtà è un cesso”.
“Perché il Grana Padano si chiama così e perché esiste il Gazzettino Padano? Se c’è questa terminologia significa che la Padania esiste”
''I maschi che vivono al Nord sono più virili dei maschi che vivono al Centro-Sud.”
In un recente dibattito parlamentare ha esordito dicendo "Sono stato bocciato due volte, non a scuola guida ma proprio a scuola. Ma la colpa non era mia, è che avevo tutti professori comunisti. Perché nelle scuole è pieno di professori comunisti"..... vi risparmio il resto.
Il nostro legaiolo nero ha deciso di aggirare pubblicamente il limite dei due mandati e si è candidato a pro sindaco con il pupazzo in mano (candidato sindaco) come fanno il ventriloqui a teatro. La cadrega è la cadrega!
Infine dovete sapere che il buon Buonanno occupa la poltrona di deputato a Roma, occupa la poltrona di sindaco di Varallo e, per non farsi mancare niente, è anche vicesindaco a Borgosesia, città vicina a Varallo.
Tre poltrone, triplo incarico e probabilmente tripla retribuzione, un vero e proprio druido con un sedere a tre piazze. GPS
martedì 24 aprile 2012
Buon 25 Aprile a tutti
Una giornata di festa per non dimenticare. L'Anpi locale, infatti, in collaborazione con l'Amministrazione Comunale hanno organizzato le celebrazioni del 25 aprile 2012 per ricordare il 67° anniversario della liberazione dal nazismo e fascismo.
Il programma prevede la cerimonia iniziare nel Parco "G. Cavina" alle ore 10,00 con il concerto del Corpo bandistico "G. Venturi". Seguirà la benedizione e deposizione di corone di alloro al Monumento ai caduti e ai cippi che ricordano i caduti per la liberazione dal nazismo e dal fascismo.
Alle ore 10,30 dopo il saluto del Sindaco, Nicola Iseppi si terrà l'intervento del Prof. THOMAS CASADEI, docente presso l'Università di Modena e Reggio-Emilia e Consigliere della Regione Emilia-Romagna.
Durante la cerimonia verranno eseguite letture dagli alunni della scuola secondaria "A. Oriani" di Casola Valsenio. (fonte Riccardo Isola Ufficio Stampa Comune Casola Valsenio) GPS
Per saperne di più il video “La lotta partigiana nell’Alta Valle del Senio” QUI
Il sito del Centro di Documentazione sulla guerra di liberazione di Casola Valsenio QUI
lunedì 23 aprile 2012
Il balzo del Formigoni, dalla Anguilla alla Sarda romagnola
Il Formigoni, dopo aver buttato via le tutte le ricevute (ed è per quello che non le trova), è costretto a rinunciare ai resort di grand lusso ad Anguilla.
Pensaste che ”il Poverello” è costretto a venire da noi in Romagna e precisamente a Rimini con quelli di “Comunione e Fatturazione” a fare gli esercizi spirituali.
Ma anche qui tutti a chiedergli le fatture, davvero disumano e fastidioso, così seccato risponde:”Non si può più neanche pregare in pace...”
Evvabè... lasciamolo in pace. Allora noi nel nostro piccolo vogliamo dare un aiutino. Invitiamo il Formigoni a rilassarsi, e fra un Ave Maria e Pater Nostro, di guardarsi il filmino sotto sul meeting 2011 che gli dedichiamo. Ciak, Vai Saverio a veder se gli abbassiamo l’adrenalina. GPS
Ma anche qui tutti a chiedergli le fatture, davvero disumano e fastidioso, così seccato risponde:”Non si può più neanche pregare in pace...”
Evvabè... lasciamolo in pace. Allora noi nel nostro piccolo vogliamo dare un aiutino. Invitiamo il Formigoni a rilassarsi, e fra un Ave Maria e Pater Nostro, di guardarsi il filmino sotto sul meeting 2011 che gli dedichiamo. Ciak, Vai Saverio a veder se gli abbassiamo l’adrenalina. GPS
Staffetta della Memoria, pedalata sulla Linea Gotica
Per fronteggiare la risalita degli Alleati verso il nord Italia, tra la fine del ’43 ed il ’44 le truppe tedesche si schierarono lungo la cosiddetta Linea Gotica, un argine costituito da diversi ostacoli naturali – fiumi, passi difficilmente valicabili, zone impervie – lungo circa 300 chilometri dalla costa tirrenica a quella adriatica, tra la Toscana e le Marche.
Oggi dopo quasi settant’anni, in occasione dell’edizione 2012 (la seconda) dell’evento “In bicicletta sulla linea gotica – La staffetta della memoria“, una ciclo-carovana di ventuno appassionati a cui potranno aggregarsi anche singoli cittadini, pedalerà attraverso l’Appennino ripercorrendo uno dei luoghi più cruciali e drammatici della Seconda Guerra Mondiale e della Resistenza.
La Pedalata vuole essere un omaggio ai valori inscritti nelle feste del 25 Aprile e del Primo Maggio: la giustizia, la libertà, la solidarietà, la pace, il lavoro. E l'unità del Paese.
Dal 25 Aprile al Primo Maggio una staffetta di ciclisti effettuerà un itinerario che ripercorre il tracciato della Linea Gotica recando con sè una copia della Costituzione. Lungo il percorso sono previste soste per incontri con il pubblico e raccolta di firme in calce alla Costituzione. GPS
Oggi dopo quasi settant’anni, in occasione dell’edizione 2012 (la seconda) dell’evento “In bicicletta sulla linea gotica – La staffetta della memoria“, una ciclo-carovana di ventuno appassionati a cui potranno aggregarsi anche singoli cittadini, pedalerà attraverso l’Appennino ripercorrendo uno dei luoghi più cruciali e drammatici della Seconda Guerra Mondiale e della Resistenza.
La Pedalata vuole essere un omaggio ai valori inscritti nelle feste del 25 Aprile e del Primo Maggio: la giustizia, la libertà, la solidarietà, la pace, il lavoro. E l'unità del Paese.
Dal 25 Aprile al Primo Maggio una staffetta di ciclisti effettuerà un itinerario che ripercorre il tracciato della Linea Gotica recando con sè una copia della Costituzione. Lungo il percorso sono previste soste per incontri con il pubblico e raccolta di firme in calce alla Costituzione. GPS
Per saperne di più QUI
domenica 22 aprile 2012
Tornano i “carri di gesso e di pensiero” a Casola Valsenio (Ravenna)
Elogio della forma e della verticalità. I carri di gesso e di pensiero di Casola Valsenio sono da sempre esempi di tutto questo. Sono la materializzazione fisica dell'estro artistico popolare. Sono espressione autentica della voglia di rivincita sociale e culturale di una comunità, stretta tra lembi di gesso ed arenaria.
Una comunità chiusa in uno scrigno naturale che non ha voluto e non vuole rimanere sorda a tutto ciò che la circonda. Quella dei carri allegorici casolani è una storia antica. Si narra che i primi ideatori e costruttori di queste ardite costruzioni fossero stati alcuni artigiani del paese che nel 1891 decisero di organizzare la Festa di Mezzaquaresima, conosciuta come Segavecchia.
Una festa, pagana, voluta per interrompere il grigiore della Quaresima. Oltre ad un mercato, a feste e balli, il clou della manifestazione era rappresentata dalla sfilata del carro della Vecchia seguita da un corteo di altri carri accompagnati dal lancio di confetti. Ad inizio del secolo qualcosa però cambia.
A seguito della ostentazione e della contrarietà da parte del clero la festa si trasforma e si sposta nel calendario. In sostituzione si tiene, a metà maggio, la nuova Festa di Primavera. Qui un carro fiorito prende il posto della Vecchia e prende il via il nuovo corso della manifestazione con una sfilata di soli carri allegorici ideati per la prima volta dal maestro Pietro Cortesi. Si tratta di carri di pensiero, che hanno lo scopo di divertire ed educare al contempo.
Sono strutture sulle quali si rappresentano eventi ed idee attraverso figure plastiche immobili (persone) allestite su strutture di legno, grigioli e gesso innalzate sui tradizionali carri agricoli. I tempi cambiano velocemente.
Tumulti sociali crescono. Nasce il movimento socialista a cui aderiscono calzolai ed operai del paese. E sono proprio loro che per primi capiscono l'importanza pedagogica e di propaganda di queste invenzioni. Si inizia così a sfruttare i carri come mezzo di comunicazione per le loro idee. Poi arrivano le guerre, il fascismo e la ricostruzione.
Avvenimenti storici che trovano nei carri allegorici di Casola Valsenio validi alleati come mezzi di comunicazione. Parallelamente i carri iniziano ad accrescere le loro dimensioni. Strutture ospitate all'interno di volumi prima a sviluppo cilindrico poi piramidale.
La beat generation, la contestazione, i movimenti studenteschi e le lotte proletarie permeano ulteriormente la cultura del tempo. Parallelamente i messaggi, le tematiche proposte e le strutture costruite ne seguono i contenuti.
Il tutto in una irrefrenabile contaminazione di forme e allestimenti.
Le linee costruttive, negli anni '80 si squadrano. Geometrie sempre più lineari e complesse vengono a formare un mosaico ed un linguaggio allegorico più complesso ed articolato.
I volumi crescono a dismisura arrivando alla creazione di carri alti anche una decina di metri. Volumi che si espandono ancora verso la dimensione cubica e cubista. Poi gli anni '90 del XX° secolo rappresentano un nuovo punto di partenza. La filosofia e la riflessione generale dei costruttori, sedimentata ormai attorno a tre o quattro società di giovani, porta ad una vera e propria esplosione del carro allegorico.
La struttura si allarga riempiendo lo spazio leggibile del carro di vuoti ed interstizi. Le costruzioni realizzate giocano in incastri sempre più complessi. Le figure umane ospitate arricchiscono l'allestimento con prodotti sartoriali anch'essi contaminati e complessi mentre le relazioni, brevi componimenti che accompagnano e spiegano il tema del carro, acquistano valenze da vera e propria letteratura popolare. (Riccardo Isola Ufficio Stampa Comune Casola Valsenio)
I “Carri di gesso e di pensiero” sono quindi al centro della tradizionale Festa di primavera 2012 di Casola Valsenio. L'appuntamento è per il 25 aprile e sabato 28 aprile con la suggestiva e emozionante sfilata notturna, alle ore 21.00
Per saperne di più e scaricare il programma della festa dal Sito Proloco Casola Valsenio
Infine per comprendere i “ Carri di gesso e di pensiero di Casola” è utile vedere questo Video da Antenna 306 QUI GPS
Una comunità chiusa in uno scrigno naturale che non ha voluto e non vuole rimanere sorda a tutto ciò che la circonda. Quella dei carri allegorici casolani è una storia antica. Si narra che i primi ideatori e costruttori di queste ardite costruzioni fossero stati alcuni artigiani del paese che nel 1891 decisero di organizzare la Festa di Mezzaquaresima, conosciuta come Segavecchia.
Una festa, pagana, voluta per interrompere il grigiore della Quaresima. Oltre ad un mercato, a feste e balli, il clou della manifestazione era rappresentata dalla sfilata del carro della Vecchia seguita da un corteo di altri carri accompagnati dal lancio di confetti. Ad inizio del secolo qualcosa però cambia.
A seguito della ostentazione e della contrarietà da parte del clero la festa si trasforma e si sposta nel calendario. In sostituzione si tiene, a metà maggio, la nuova Festa di Primavera. Qui un carro fiorito prende il posto della Vecchia e prende il via il nuovo corso della manifestazione con una sfilata di soli carri allegorici ideati per la prima volta dal maestro Pietro Cortesi. Si tratta di carri di pensiero, che hanno lo scopo di divertire ed educare al contempo.
Sono strutture sulle quali si rappresentano eventi ed idee attraverso figure plastiche immobili (persone) allestite su strutture di legno, grigioli e gesso innalzate sui tradizionali carri agricoli. I tempi cambiano velocemente.
Tumulti sociali crescono. Nasce il movimento socialista a cui aderiscono calzolai ed operai del paese. E sono proprio loro che per primi capiscono l'importanza pedagogica e di propaganda di queste invenzioni. Si inizia così a sfruttare i carri come mezzo di comunicazione per le loro idee. Poi arrivano le guerre, il fascismo e la ricostruzione.
Avvenimenti storici che trovano nei carri allegorici di Casola Valsenio validi alleati come mezzi di comunicazione. Parallelamente i carri iniziano ad accrescere le loro dimensioni. Strutture ospitate all'interno di volumi prima a sviluppo cilindrico poi piramidale.
La beat generation, la contestazione, i movimenti studenteschi e le lotte proletarie permeano ulteriormente la cultura del tempo. Parallelamente i messaggi, le tematiche proposte e le strutture costruite ne seguono i contenuti.
Il tutto in una irrefrenabile contaminazione di forme e allestimenti.
Le linee costruttive, negli anni '80 si squadrano. Geometrie sempre più lineari e complesse vengono a formare un mosaico ed un linguaggio allegorico più complesso ed articolato.
I volumi crescono a dismisura arrivando alla creazione di carri alti anche una decina di metri. Volumi che si espandono ancora verso la dimensione cubica e cubista. Poi gli anni '90 del XX° secolo rappresentano un nuovo punto di partenza. La filosofia e la riflessione generale dei costruttori, sedimentata ormai attorno a tre o quattro società di giovani, porta ad una vera e propria esplosione del carro allegorico.
La struttura si allarga riempiendo lo spazio leggibile del carro di vuoti ed interstizi. Le costruzioni realizzate giocano in incastri sempre più complessi. Le figure umane ospitate arricchiscono l'allestimento con prodotti sartoriali anch'essi contaminati e complessi mentre le relazioni, brevi componimenti che accompagnano e spiegano il tema del carro, acquistano valenze da vera e propria letteratura popolare. (Riccardo Isola Ufficio Stampa Comune Casola Valsenio)
I “Carri di gesso e di pensiero” sono quindi al centro della tradizionale Festa di primavera 2012 di Casola Valsenio. L'appuntamento è per il 25 aprile e sabato 28 aprile con la suggestiva e emozionante sfilata notturna, alle ore 21.00
Per saperne di più e scaricare il programma della festa dal Sito Proloco Casola Valsenio
Infine per comprendere i “ Carri di gesso e di pensiero di Casola” è utile vedere questo Video da Antenna 306 QUI GPS
sabato 21 aprile 2012
Riolo Terme, un commando per Bertozzi
Ops! Appena ieri avevamo avvertito il Pdl e il centro destra riolese che l’ “ambaradam” portava sfiga, molto meglio sarebbe stato anche solo una gara di burlesque de noantri.
La notizia è di oggi, il Coordinamento provinciale del PDL (maledetti bizantini) ha deciso
da subito la rimozione di Stefano Bertozzi dal ruolo di capogruppo Pdl, in minoranza, dal consiglio comunale a Riolo Terme e pure da capogruppo nell’Unione dei Comuni.
Fuori il Bertozzi, tuonano i federali di Ravenna per “la gravità politica del comportamento di Bertozzi al limite della provocazione poiché il Bertozzi dopo aver garantito al coordinatore provinciale e al suo vice vicario di non creare alcun ostacolo ed imbarazzo alla candidatura di Vincenzo Valenti “
Il paradosso del nostro povero Stefano, baldanzoso combattente di comunisti, è che gli stalinisti se li è trovati proprio in casa. Infatti erano staliniste le purghe, un modo per eliminare gli oppositori del partito.
Pare addirittura che Stefano debba pure essere contento, la velina azzurra spiffera che il Valenti lo voleva addirittura deportare nella Grotta del Re Tiberio.
Stia tranquillo il Bertozzzi, la nostra Mata Hari (ex KGB) ci riferisce che è già pronto in Valle un commando pronto a tutto per la sua liberazione, naturalmente composto solo da comunisti. GPS
La notizia è di oggi, il Coordinamento provinciale del PDL (maledetti bizantini) ha deciso
da subito la rimozione di Stefano Bertozzi dal ruolo di capogruppo Pdl, in minoranza, dal consiglio comunale a Riolo Terme e pure da capogruppo nell’Unione dei Comuni.
Fuori il Bertozzi, tuonano i federali di Ravenna per “la gravità politica del comportamento di Bertozzi al limite della provocazione poiché il Bertozzi dopo aver garantito al coordinatore provinciale e al suo vice vicario di non creare alcun ostacolo ed imbarazzo alla candidatura di Vincenzo Valenti “
Il paradosso del nostro povero Stefano, baldanzoso combattente di comunisti, è che gli stalinisti se li è trovati proprio in casa. Infatti erano staliniste le purghe, un modo per eliminare gli oppositori del partito.
Pare addirittura che Stefano debba pure essere contento, la velina azzurra spiffera che il Valenti lo voleva addirittura deportare nella Grotta del Re Tiberio.
Stia tranquillo il Bertozzzi, la nostra Mata Hari (ex KGB) ci riferisce che è già pronto in Valle un commando pronto a tutto per la sua liberazione, naturalmente composto solo da comunisti. GPS
venerdì 20 aprile 2012
Elezioni comunali a Riolo Terme che “tempo che fa”
Sono 1.027 i Comuni che rinnoveranno gli organi di governo nelle elezioni amministrative che si terranno il 6 e 7 maggio 2012. Si voterà nei comuni con sindaco eletto nel 2007 e in gran parte di quelli attualmente commissariati.
Si voterà in tutte le regioni italiane. Quelle con più comuni al voto saranno: Sicilia, Lombardia, Campania, Calabria, Veneto e Piemonte. Ben 28 comuni capoluogo di provincia e quattro capoluoghi di regione (Palermo, Genova, Catanzaro, L’Aquila).
In Emilia Romagna sono diciotto i comuni interessati al voto : Budrio e Porretta Terme (Bo), Comacchio (Fe), Castrocaro Terme e Terra del sole, Dovadola e Longiano (Forl’-Cesena), Castelnuovo Rangone, Novi di Modena, Serra Mazzoni (Mo), Parma, Bettola, Carpaneto Piacentino, Monticelli D’Ongina, Piacenza, Villanova sull’Arda (Pc), Riolo Terme (Ra) e Coriano (Rm). Sempre in Emilia-Romagna saranno 329mila elettori chiamati alle urne il 6 e 7 maggio. Circa il 10% del corpo elettorale regionale con una forte componente ‘rosa’ di oltre 172mila elettrici. Complessivamente, in tutta Italia, il voto interesserà oltre 9 milioni di elettori.
Si voterà in tutte le regioni italiane. Quelle con più comuni al voto saranno: Sicilia, Lombardia, Campania, Calabria, Veneto e Piemonte. Ben 28 comuni capoluogo di provincia e quattro capoluoghi di regione (Palermo, Genova, Catanzaro, L’Aquila).
In Emilia Romagna sono diciotto i comuni interessati al voto : Budrio e Porretta Terme (Bo), Comacchio (Fe), Castrocaro Terme e Terra del sole, Dovadola e Longiano (Forl’-Cesena), Castelnuovo Rangone, Novi di Modena, Serra Mazzoni (Mo), Parma, Bettola, Carpaneto Piacentino, Monticelli D’Ongina, Piacenza, Villanova sull’Arda (Pc), Riolo Terme (Ra) e Coriano (Rm). Sempre in Emilia-Romagna saranno 329mila elettori chiamati alle urne il 6 e 7 maggio. Circa il 10% del corpo elettorale regionale con una forte componente ‘rosa’ di oltre 172mila elettrici. Complessivamente, in tutta Italia, il voto interesserà oltre 9 milioni di elettori.
Nella Valle del Senio, come si è visto, si vota a Riolo Terme. Nella cittadina termale i motori per la corsa alle amministrative 2012 sono caldi. Tre le liste in gara: “Uniti per Riolo Terme” (Centrosinistra con PD, Idv, Sel, FdS. e Psi) con candidato sindaco Alfonso Nicolardi, “Alternativa per Riolo” con candidato sindaco Guido Cattani e “Insieme per Riolo” con candidato sindaco Vincenzo Valenti (centro destra Pdl, Lega Nord, Udc).
A circa 15 giorni dal voto cerchiamo di capire che “tempo che fa” sotto la "Rocca Sforzesca".
Di Alfonso Nicolardi vi avevo già parlato in occasione della sua vincita alle primarie del centro sinistra di fine febbraio.
Da quella data la compattezza e la credibilità del Centro sinistra si è consolidata e ha preso corpo attraverso un serio lavoro unitario, riuscendo a mettere in campo una lista profondamente rinnovata.
Una lista giovane che esprime pienamente la capacità di cambiamento del centrosinistra, un collettivo rappresentativo di esperienze politiche, culturali e professionali della società civile riolese. L’età media dei candidati e delle candidate è 34 anni e 8 su 11 hanno meno di 40 anni e Qui il programma.
Una lista giovane che esprime pienamente la capacità di cambiamento del centrosinistra, un collettivo rappresentativo di esperienze politiche, culturali e professionali della società civile riolese. L’età media dei candidati e delle candidate è 34 anni e 8 su 11 hanno meno di 40 anni e Qui il programma.
Torbida e incasinata invece la situazione nel centrodestra, un “ambaradam” della madonna è stato definito dagli stessi autori, fatto di fregature, menzogne, tranelli, camuffamenti e ripicche.
Si inizia con all’orizzonte “Si farà una lista unica del centrodestra”, il Valenti che ha perso bene la volta scorsa, ancora meglio del Bertozzi, infatti finì 22,2% a 30,70%, si rifarà. Il ragionamento è molto speranzoso ma non fa una grinza.
Si inizia con all’orizzonte “Si farà una lista unica del centrodestra”, il Valenti che ha perso bene la volta scorsa, ancora meglio del Bertozzi, infatti finì 22,2% a 30,70%, si rifarà. Il ragionamento è molto speranzoso ma non fa una grinza.
Il centrodestra però è così unito che al solo sentire la parola Valenti scoppia l’ “ambaradam”.
Il Pdl in particolare, preso in contropiede, va letteralmente in uno stato di confusionale, fra ranocchi e picchi succede un pò di tutto.
Tanto che il Valenti è costretto a fare il “facimme a muina”. Prima un passo indietro, una piruetta e poi due passi in avanti.
Nel frattempo incontri segreti, spiate, tradimenti, nuovi amori, resa dei conti ecc, incapaci di decidere e nella confusione totale si impone la lista "Insieme per Riolo", decisa a Ravenna da un accordo politico PDL, Lega e UDC con il ripescato Valenti e la “la svolta siamo noi”. Ma la saga nella destra riolese non è finita. Bruciate tutte le “proposte unitarie”, insieme al D’Addario, sul terreno rimangono la “sondaggiata” Montaldi, il Romagnoli (il Picchio) fino all’abrogazione di un nuovo ritorno del Bertozzi, spunta la sorpresa in zona Cesarini.
Dall’uovo di pasqua in tutta fretta, stanno per scadere il termine di presentazione delle liste, sbuca fuori la fazione “ala indipendentista del centro destra” (autodifinizione) che non ci sta, così il tacchino imposto dai viscidi bizantini della bassa, volerà con un ala zoppa.
A questo punto le comiche si sprecano. Il centrodestra, cioè “l’ala partitica dei bizantini” del Valenti attraverso il sito del Pdl annuncia: Tre liste a Riolo Terme - Due di sinistra e una di centro destra. La tesi è una panzana talmente colossale che sta in piedi manco 24 ore e subito si corre a corregge il tiro, con un più realistico: La lista di Cattani, ex Margherita (ala indipendentista) entra a gamba tesa sul centro destra.
Il Pdl in particolare, preso in contropiede, va letteralmente in uno stato di confusionale, fra ranocchi e picchi succede un pò di tutto.
Tanto che il Valenti è costretto a fare il “facimme a muina”. Prima un passo indietro, una piruetta e poi due passi in avanti.
Nel frattempo incontri segreti, spiate, tradimenti, nuovi amori, resa dei conti ecc, incapaci di decidere e nella confusione totale si impone la lista "Insieme per Riolo", decisa a Ravenna da un accordo politico PDL, Lega e UDC con il ripescato Valenti e la “la svolta siamo noi”. Ma la saga nella destra riolese non è finita. Bruciate tutte le “proposte unitarie”, insieme al D’Addario, sul terreno rimangono la “sondaggiata” Montaldi, il Romagnoli (il Picchio) fino all’abrogazione di un nuovo ritorno del Bertozzi, spunta la sorpresa in zona Cesarini.
Dall’uovo di pasqua in tutta fretta, stanno per scadere il termine di presentazione delle liste, sbuca fuori la fazione “ala indipendentista del centro destra” (autodifinizione) che non ci sta, così il tacchino imposto dai viscidi bizantini della bassa, volerà con un ala zoppa.
A questo punto le comiche si sprecano. Il centrodestra, cioè “l’ala partitica dei bizantini” del Valenti attraverso il sito del Pdl annuncia: Tre liste a Riolo Terme - Due di sinistra e una di centro destra. La tesi è una panzana talmente colossale che sta in piedi manco 24 ore e subito si corre a corregge il tiro, con un più realistico: La lista di Cattani, ex Margherita (ala indipendentista) entra a gamba tesa sul centro destra.
Gli indipendentisti da parte loro, per evitare ogni equivoco esordiscono: “Il nostro intento è arrivare secondi, e, se prendiamo un voto in più di Insieme per Riolo (l’ala partitica) abbiamo vinto“. D’altronde come si poteva dubitare quando ben sei candidati su dieci erano nella lista Bertozzi (ex alleanza nazionale) di 5 anni fa.
Infine anche “l’ala indipendentista” , appena scesa in campo, ci ripensa e cerca di mettersi la mascherina.
Noi siamo, annunciano, una lista veramente civica completamente autonoma, ne di destra ne di sinistra, ne in mezzo ne di lato, ne di sopra ne di sotto, ne di qua ne di la... al massimo su verso.... I Crivellari.
Il centrodestra riolese, sia quelli del “il tacchino con l’ala zoppa” o sia quelli “su verso I Crivellari” con questo “ambaradam” non merita manco la gestione di una bancarella alla Sagra della Zucca e dell'Uva Bacarona di Borgo Rivola. GPS
Infine anche “l’ala indipendentista” , appena scesa in campo, ci ripensa e cerca di mettersi la mascherina.
Noi siamo, annunciano, una lista veramente civica completamente autonoma, ne di destra ne di sinistra, ne in mezzo ne di lato, ne di sopra ne di sotto, ne di qua ne di la... al massimo su verso.... I Crivellari.
Il centrodestra riolese, sia quelli del “il tacchino con l’ala zoppa” o sia quelli “su verso I Crivellari” con questo “ambaradam” non merita manco la gestione di una bancarella alla Sagra della Zucca e dell'Uva Bacarona di Borgo Rivola. GPS
giovedì 19 aprile 2012
Vieni avanti cretino! Storace presente!
Ci mancava pure l’ Antifascista a sua insaputa. In questi giorni Roma è impattacata di manifesti della destra fascista di Storace. I fascistoni ce l’hanno con il governo Monti e la sua dannata austerità.
Le faine nere hanno utilizzano nel loro manifesto nientepopodimenoche il famoso slogan della sinistra antifascista greca: “Apopte petheni o fascismos” che tradotto significa “Stasera muore il fascismo”.
Insomma antifascisti a loro insaputa o cretini di marca? (foto via Non leggere questo Blog!) GPS
Le faine nere hanno utilizzano nel loro manifesto nientepopodimenoche il famoso slogan della sinistra antifascista greca: “Apopte petheni o fascismos” che tradotto significa “Stasera muore il fascismo”.
Insomma antifascisti a loro insaputa o cretini di marca? (foto via Non leggere questo Blog!) GPS
Vorrei che i media fossero capaci di dare il giusto peso alle cose
Fulvio da Busto Arsizio, si è veramente rotto di sentire il tormentone di quel calciatore morto d'infarto e così questa mattina ci ha scritto il suo punto di vista:
“Tra il 2008 e il 2009, mi sono trovato a fare l’istruttore per sei mesi presso la scuola di Polizia di Alessandria, dove addestravo un centinaio di aspiranti pompieri. Tra di loro c’era Davide che, dopo 18 anni di servizio volontario, era finalmente riuscito, a 39 anni, a entrare nel Corpo per il quale aveva una passione grande. Era il capoclasse del mio gruppo ed era sempre attento e preciso. A maggio il corso finì e tutti i nuovi Vigili furono mandati ai loro comandi provinciali. Davide Achilli fu assegnato al distaccamento di Voghera in provincia di Pavia.
Ad agosto 2009, durante le operazioni di soccorso per lo spegnimento di un cascinale in un piccolo paese sulle colline sopra Voghera, Davide morì sotto il crollo di un muro. Il suo sogno era svanito nel breve spazio di neanche tre mesi. Guadagnava 1.400 Euro al mese, come più o meno tutti noi. Per lui, solo qualche articolo di stampa e un funerale circondato dai colleghi.
In questi giorni, da domenica scorsa assisto a un’infinita sequela di articoli di giornale, di servizi televisivi e radiofonici e di interviste struggenti agli amici e ai colleghi di quel povero calciatore morto d'infarto, mentre svolgeva il suo lavoro.
Da cittadino mi chiedo se tutto ciò non stia un po’ trascendendo dalla realtà delle cose. Vorrei proprio che il mondo dell'informazione riuscisse a ritrovare una misura di sé, capace di dare il giusto peso alle cose.
Mi piacerebbe ad esempio che, da oggi in poi, lo stesso impatto mediatico fosse riservato anche a tutti quei lavoratori che perdono la vita facendo il proprio lavoro, per uno stipendio infinitamente più basso di quello di un qualsiasi calciatore di serie A o B e molto spesso, perdendola per salvarne un’altra”. Fulvio Vanetti, Capo del distaccamento dei Vigili del Fuoco di Busto-Gallarate.
mercoledì 18 aprile 2012
Una strada da film a Casola Valsenio
Sabato scorso il settimanale di informazione locale, allegato al Resto del Carlino, ha pubblicato un interessante articolo di Giuseppe Sangiorgi sulla Via Giacomo Matteotti di Casola Valsenio.
Una strada da film, un’ atmosfera felliniana, le note del suonatore solitario...... e tante interviste.
A molti è sfuggito e tanti hanno chiesto di poterlo leggerlo. Ci siamo pertanto rivolti all’amico Sangiorgi, che ringraziamo, per averci concesso di pubblicarlo. GPS
Clicca sulla foto per ingrandire
martedì 17 aprile 2012
Boni nessuno me l'ha mai chiesto (foto)
Davide Boni conferma le sue dimissioni da presidente del Consiglio regionale lombardo.
Il Boni, indagato per corruzione, ha voluto farci sapere che anche lui fa un passo indietro
ma nessuno glielo ha mai chiesto e tutto è avvenuto in totale autonomiacome nella foto. GPS
Il Boni, indagato per corruzione, ha voluto farci sapere che anche lui fa un passo indietro
ma nessuno glielo ha mai chiesto e tutto è avvenuto in totale autonomiacome nella foto. GPS
sabato 14 aprile 2012
Caccia allo Scrigno dei Tesori padani
Oggi i giornali ci informano che nel grande calderone della “Lega Ladrona”, un vaso di Pandora pieno di sorprese, esiste pure lo Scrigno dei Tesori.
Emerge infatti che il tesoriere leghista Belsito aveva investito 200mila euro per acquistare oro nella società 8853 di Pero (Milano) e diamanti per 100mila euro nella Intermarket Diamond Business.
Si pensava fossero investimenti sulle quotazioni. Ora i magistrati vogliono vederci chiaro. Nel dicembre 2011 dalla società milanese sono usciti i lingotti a fronte di assegni circolari staccati dal partito.
Una vendita d’oro sospetta che ha indotto il venditore a fare una segnalazione antiriciclaggio. Resta ancora da accertare a chi sono stati consegnati.
Una nuova perquisizione della sede di Via Bellerio a Milano è risultata infruttuosa, dello Scrigno dei Tesori padani nessuna traccia.
Va a finire che nella Pulizia Fase 2 si sono scopati anche il “Scrigno dei Tesori”. GPS
venerdì 13 aprile 2012
Il ritorno di Papi con l’ enigma per stupirci di nuovo
La notizia è di ieri sul Corriere della Sera, il Papi nei mesi del processo, ha pagato 127.000 euro a tre testimoni del processo: Nicole Minetti e le sorelle De Vivo, Imma e Eleonora. Sul conto corrente intestato alla Minetti tra il marzo 2009 e il dicembre scorso pare abbia registrato una «movimentazione» pari a 402 mila euro, proprio quando il processo “Ruby 2” a carico del Papi, dove la Minetti è testimone “imputato in procedimento connesso”, con Fede e Mora, era già in corso.
Il Niccolò Ghedini rispolvera prontamente la Caritas: “Il presidente Berlusconi con la consueta generosità ha ritenuto di aiutare, persone in difficoltà”.
La Minetti tirata in ballo afferma che ha incassato esclusivamente in ragione del notorio rapporto di amicizia che mi lega a Papi.
La migistratura si trova davanti ad un grande enigma sollevato da Anime Salve ed è in grave difficoltà: La Minetti veniva pagata per aprire la bocca o per tenerla chiusa?. GPS
Il Niccolò Ghedini rispolvera prontamente la Caritas: “Il presidente Berlusconi con la consueta generosità ha ritenuto di aiutare, persone in difficoltà”.
La Minetti tirata in ballo afferma che ha incassato esclusivamente in ragione del notorio rapporto di amicizia che mi lega a Papi.
La migistratura si trova davanti ad un grande enigma sollevato da Anime Salve ed è in grave difficoltà: La Minetti veniva pagata per aprire la bocca o per tenerla chiusa?. GPS
giovedì 12 aprile 2012
I cartelli hard dell'Arcidiocesi
Dalla Sardegna ci segnalano questa stuzzicante storiella. Il settimanale ufficiale dell'Arcidiocesi di Oristano, l' Arborense, nel numero 15 dell' 8 Aprile 2012, è inciampato in una cantonata bestiale.
In un articolo intitolato "Studenti oggi automobilisti prudenti domani" compare a corredo un'immagine (a lato) di cartelli stradali con tanto di istruzione (hard) per l’uso.
In Diocesi devono aver fatto un pò di casino fra educazione stradale ed educazione sessuale.
In Diocesi devono aver fatto un pò di casino fra educazione stradale ed educazione sessuale.
In ogni modo le istruzioni per l’uso hanno avuto un successo strepitoso e il periodico diocesano è andato a ruba e per la prima volta tutte le copie sono state esaurite.
L'Arcivescovo di Oristano pare abbia chiesto scusa ai fedeli e si sia poi scagliato contro il complotto “troppo progressista” a luci rosse. GPS
L'Arcivescovo di Oristano pare abbia chiesto scusa ai fedeli e si sia poi scagliato contro il complotto “troppo progressista” a luci rosse. GPS
martedì 10 aprile 2012
Quelli che “c’è del marcio in Padania” a loro insaputa
La pulizia in Padania passa attraverso lo scudo “a mia insaputa”. Il Maroni, novello capitano del Movimento dei Forconi padani, dichiara che l'occasione è giusta per fare pulizia.
Quando si sporcava forse era in Tanzania?
Per salvarsi dallo tsunami c’è lotta all’ultimo sangue, scendere dal Carroccio del Giussano e salire sul novello Carro dei Forconi.
La prova tangibile di quello che sta succedendo fra i legaioli è il fotomontaggio postato ieri sera su Twitter dal deputato legaiolo e indagato Gianluca Pini.
Si vedono le "galline in fuga" Mauro e Bossi, Belsito, Manuela Marrone e Reguzzoni cacciati col forcone da Maroni. Insomma una battaglia fra “galline in fuga” e “maroni giuda”
"Primo atto delle pulizie di primavera ma non basta di certo. Adesso avanti tutta!!!", rincara la dose il capo dei Forconi Maroni oggi su Facebook.GPS
La prova tangibile di quello che sta succedendo fra i legaioli è il fotomontaggio postato ieri sera su Twitter dal deputato legaiolo e indagato Gianluca Pini.
Si vedono le "galline in fuga" Mauro e Bossi, Belsito, Manuela Marrone e Reguzzoni cacciati col forcone da Maroni. Insomma una battaglia fra “galline in fuga” e “maroni giuda”
"Primo atto delle pulizie di primavera ma non basta di certo. Adesso avanti tutta!!!", rincara la dose il capo dei Forconi Maroni oggi su Facebook.GPS
Finalmente c’è lavoro per le ronde padane
Oggi ci aggiorniamo sulle famose ronde padane, visto che nessuno ne parla più.
Ci hanno rotto per anni, vendendocele come la panacea della risoluzione del problema della criminalità, del controllo del territorio, della sicurezza nelle nostre città, della lotta contro i ladroni.
Ricordate c’erano quelle del Borghezio, del De Corato, del Boso e del Gentilini ecc, il Maroni ci ha fatto pure una legge.
Parcheggiate nelle osterie delle valli a giocare all’Asinone, per loro pare che l’ora segnata dal destino batte nel cielo della Padania e l’ora delle decisioni irrevocabili sia giunta.
Lo squillo di tromba lo lancia il Maroni dalla propria pagina Facebook: "Pulizia, pulizia, pulizia senza guardare in faccia a nessuno". "Rivoglio la Lega che conosco”, scrive a proposito della questione morale e del marcio in Padania a sua insaputa che sta demolendo il Carroccio.
La Lega è diventata una polveriera, il gioco al massacro che emerge dalla pubblicazione di intercettazioni di amici, segretarie, autisti, ex amici di partito è rozzo almeno quanto lo è stata la cultura politica della Lega. La melma nella quale affonda oggi è la stessa nella quale ha lucrato il suo successo per decenni.
Corruzione spiccia, avidità, opportunismo, arrogante stupidità, furbizia, grandi imbrogli, razzismo, malaffare e ruberie, ne viene fuori una casta legaiola così impresentabile da far quasi rimpiangere l’ Udeur del Mastella.
"Pulizia, pulizia, pulizia”, finalmente le ronde padane hanno trovato un lavoro. Intanto i giovani padani hanno annunciato che questa sera a Bergamo parteciperanno alla serata “Orgoglio leghista” con la scopa. Aspettiamo con ansia e trepidazione di vedere dove infilano il manico.
Ps spinoziano: Dopo anni di eversione e razzismo, la Lega si gioca la credibilità per i soldi. È come rimproverare Jack lo Squartatore per l’alito cattivo. (gli occhiali nella foto via Simonetta) GPS
Ps spinoziano: Dopo anni di eversione e razzismo, la Lega si gioca la credibilità per i soldi. È come rimproverare Jack lo Squartatore per l’alito cattivo. (gli occhiali nella foto via Simonetta) GPS
sabato 7 aprile 2012
Il passo indietro di Bossi
Dopo il “complotto”, “Roma farabutta che ha mandato i PM a
indagare sulla Lega”, “giustizia a orologeria”, “attacco alla mia persona per
colpire la Lega”,
“Denuncerò chi ha utilizzato i soldi della Lega per ristrutturare la mia casa”...ecc
e il ritornello, ad estrema difesa, del
"non sapevo", l’ Umberto Bossi è tornato di nuovo a parlare: “Io
adesso devo stare lontano, non posso fare altro, devo fare un passo indietro”.
Nonostante i molti
“federali verdi” in sofferenza per le dimissioni del leader carismatico che li ha riempiti di
balle, la Rosi
nera, detta la badante che gridava ai somari, pare abbia sussurrato il fatidico
“passo indietro”. GPS
venerdì 6 aprile 2012
Anche la Marcegaglia si è fatta una sosia?
Noi eravamo abituati al Scilipoti che da quando gli hanno
tolta la scorta si è fatto un paio di sosia.
Così quando abbiamo visto l'articolo “Monti Marcegaglia scontro
sulla riforma del lavoro” sulla Gazzetta di Parma abbiamo subito pensato, Ops! anche
la Marcegaglia,
avranno tolto la scorta anche a lei, si
è fatta una sosia.
A chiarire il mistero ci pensa la Repubblica e ci avverte che si tratta di una canocchia
e che può capitare a tutti.
Per un giornale di proprietà dell'Unione Industriali scambiare
la foto della Marcegaglia con quella della Sabina Guzzanti in una delle sue
imitazioni, dalle nostre parti si direbbe “l’ha i marò”. Speriamo che Emma non
gridi al complotto come il Bossi. GPS
giovedì 5 aprile 2012
Bossi giù dalla torre, Santa Liberata numero 2
Anno domini 2012 5 aprile ore 17,30.
Umberto Bossi è stato scaricato e ha rassegnato le dimissioni. A guidare il
partito fino al prossimo congresso sarà Maroni.
E’ finito pochi minuti fa il
consiglio federale della Lega Nord , in via Bellerio, a Milano.
Un consiglio federale ad alta
tensione e con il botto.
Lo stesso Bossi, minimizzando, questa mattina aveva
annunciato: “Oggi decido la nomina del nuovo segretario amministrativo”.
Il Grande Canottiero era costretto
a rinunciare al devoto Belsito, indagato per appropriazione indebita,
riciclaggio e truffa ai danni dello Stato, per cercare di salvarsi le chiappe.
Ma il Bossi, dopo la
ristrutturazione della villa in quel di Gemonio a sua insaputa, sempre a sua
insaputa oggi l’hanno buttato dalla torre. Santa liberata numero due.
A questo punto è arrivato il
momento di cantare la BELLA GIGOGIN.
Da domani mondo più pulito, comunque voi continuate a tirare lo sciacquone, pare funzioni. GPS
Da domani mondo più pulito, comunque voi continuate a tirare lo sciacquone, pare funzioni. GPS
martedì 3 aprile 2012
Lega la Lega
La notizia che le agenzie di stampa battono in questi minuti
è di quelle col botto e non c’è Dio Po che tenga.
Il tesoriere del partito di Bossi, Francesco Belsito, è
indagato per le ipotesi di reato di appropriazione indebita e truffa aggravata
ai danni dello Stato, proprio in relazione ai finanziamenti pubblici che la Lega percepisce come rimborsi
elettorali.
Il Belsito, a quanto si legge nel decreto di perquisizione
eseguito dai finanzieri del nucleo tributario di Milano, avrebbe distratto
soldi pubblici «per sostenere i costi della famiglia Bossi». Si legge «di
esborsi effettuati per esigenze personali di familiari del leader della Lega
Nord. Esborsi in contante o con assegni circolari o attraverso contratti
simulati».
Sempre nell’ operazione congiunta tra le procure di Milano, Napoli
e Reggio Calabria, sono sotto torchio, oltre al Belsito, le persone che hanno
gestito le contestate operazioni finanziarie della Lega in Tanzania e a Cipro, infatti
nell'indagine della procura di Napoli spunta il reato di riciclaggio.
Infine in un altro filone di indagine viene fuori che il
Belsito, attraverso un intermediario, è pure in contatto con la cosca De
Stefano di Reggio Calabria.
Sui nostri amici legaioli oggi proprio non vogliamo
infierire, va a finire che quel “ Lega la Lega” che qualcuno aveva scritto per scherzo, si
avvera. GPS