giovedì 31 gennaio 2013

Il Risveglio di Feltri e le Annunaki Girls

Vittorio Feltri, editorialista del Giornale (proprietà Berlusconi), attacca Silvio Berlusconi e il Pdl sulla composizione delle liste per le prossime elezioni politiche. Lo fa ai microfoni de “La Zanzara” su Radio 24.
La Pistola fumante è scatenata: "Silvio Berlusconi ha candidato di nuovo le mignotte: le liste del Pdl mi fanno venire il vomito", “e vedendo le liste, volando basso, mi sono saltati agli occhi i nomi di una decina di mignotte”.
Dopo anni e anni di “non svegliate il can che tromba” improvvisamente il nostro Feltri si è destato col botto:
“Non siamo mica nati ieri e sappiamo che ha candidato di nuovo delle mignotte. Sì, mi riferisco alla mignottocrazia, ho visto dei nomi che immediatamente richiamano alla mignottocrazia”.
Per il povero Feltri la sorpresa deve essere stata terribile. Proprio lui che aveva sempre creduto fossero le Annunaki Girls "coloro che dai cieli giunsero sulla terra a portare libertà" e invece si trova fra i piedi patetiche mignotte terrestri, una vera mostruosità.
Pistola scarica alla fine sbrocca :” Sì, lo confermo, sono tentato dal voto a Grillo”. Ma Va! Chi l’avrebbe mai detto! Siamo andati bene che non vota più l’ex celodurista Bossi. Insomma, non ci sono più i Feltri di una volta. GPS

mercoledì 30 gennaio 2013

Il Villaggio martire

Armand via Facebook, oggi mi ricorda la vista fatta con lui ad Oradour sur Glane, personalmente fu una esperienza abbastanza sconvolgente e credo valga la pena spenderci qualche riga.
Oradour sur Glane occupa un posto particolare nella memoria francese della seconda Guerra mondiale: è il simbolo della barbarie nazista.

Oradour sur Glane è un piccolo comune del Dipartimento della Haute-Vienne, nella regione del Limousin. Il Limousin faceva parte della Francia di Vichy, zona “libera” dopo l’occupazione nazista del giugno 1940, ma passata sotto il controllo dei tedeschi dal 1942.
Il 10 giugno 1944, il 4° Reggimento della divisione Das Reich circondò la cittadina di Oradour sur Glane e ordinò a tutti gli abitanti di radunarsi al centro del villaggio, apparentemente per controllare i documenti d’identità.
Tutte le donne e i bambini vennero rinchiusi nella chiesa, mentre il villaggio veniva saccheggiato. Nel frattempo, gli uomini vennero divisi in sei gruppi e portati in alcuni fienili, dove erano state predisposte delle mitragliatrici.
Secondo il resoconto di un sopravvissuto, i soldati iniziarono a sparare agli uomini, quindi coprirono i corpi dei morti e dei morenti con legna e paglia e diedero loro fuoco.
Solo 5 uomini sfuggirono alla morte e 197 morirono. I nazisti che avevano  rinchiuso le donne e i bambini nella chiesa avevano collocato una bomba esplosiva.
Dopo la detonazione, le donne e i bambini sopravvissuti cercarono di fuggire dalle porte e dalle finestre, ma andarono incontro al fuoco delle mitragliatrici.
Solo una donna sopravvisse, riuscendo a fuggire dalla chiesa, 240 donne e 205 bambini morirono. Nella notte, il resto del villaggio venne dato alle fiamme. La popolazione fu sterminata, le vittime furono 642, suddivise per ètà: 25 inferiore ai cinque anni, 145 tra 5 e 14 anni, 193 giovani maschi e uomini, tra cui il curato del paese di 70 anni e i suoi due vicari, 240 giovani donne di cui 4 di 14 anni. Solo un piccolo gruppo, di circa venti persone, riuscì a lasciare il villaggio all’arrivo dei nazisti.
Oradour sur Glane fu ribattezzato il "Villaggio Martire". Il ricordo del Villaggio Martire è noto anche in Emila Romagna, molte città e paesi come Reggio Emilia, Correggio, Scandiano, Parma e S.Giorgio di Piano hanno una via dedicata a Oradour sur Glane.GPS

martedì 29 gennaio 2013

La Mela marcia vota Bersani

Adesso il Balotelli, detto “La Mela marcia”, torna in Italia a giocatore nel Milan.
L'arrivo di Supermario ha gasato la stampa “indipendente” che cerca di monetizzare l’ attracco.
Anche Libero lancia il suo: quanto vale in termini elettorali? E si risponde: La “Mela marcia” è “pesato2 punti percentuali dai sondaggisti.
Al suo rientro alla Malpensa, la “Mela marcia” ha fatto la sua prima dichiarazione: Voto Bersani. GPS

lunedì 28 gennaio 2013

Stappiamoci un cretino

Ieri nella giornata della memoria, ospite imprevisto all'inaugurazione del memoriale nella stazione di Milano, il Berlusconi ha riabilitato Mussolini con la favoletta del fascismo delle cose buone e poi per fortuna si è addormento.

Proteste e indignazione si sono sollevate da tutto il mondo e sopratutto dalla comunità ebraiche per quelle parole indecenti, false e gravi vomitate in pieno delirio personalistico.

Mentre giustamente tutto il modo si indegna contro queste truci menzogne, nel clan dei leccaculi alla corte di Arcore, emerge (si fa per dire) il Brunetta che riesce persino a definire "di buonsenso" le parole del Padrone. Ce ne faremo una ragione e intanto stappiamoci un cretino. GPS

sabato 26 gennaio 2013

Una fantastica selezione delle 100 foto più belle del 2012

Incantevole e impressionante perfezione

Incontro ravvicinato del primo tipo

giovedì 24 gennaio 2013

Al mercato padano dei Prima i Pirla

Nel grande puttanaio del centrodestra intorno alla presentazione dei candidati è successo e sta succedendo di tutto. Il caso di Nick ‘O Mericano è quello che ha fatto più scalpore, mettendo in luce lo stile dei destrosi a fare le loro parlamentarie.
La nuova sozzeria è scoppiata proprio in Emilia Romagna, quando i nostri legaioli si sono ritrovati, seconda in lista del Carroccio in regione per la Camera dei deputati, la Sara Papinutto.
Ma chi cazzo è Sara Papinutto? Si sono chiesti in coro i costernati padani nostrani.
La Sara è la moglie di Diego Volpe Pasini, noto in Friuli Venezia Giulia per il suo girovagare nel mondo del centrodestra, grande estimatore di Silvio Berlusconi, numero due del Mir (Moderati Italiani in Rivoluzione) e soprattutto fraterno amico Vittorio Sgarbi.
La candidatura della Papinutto è il risultato dell’ ennesimo mercato delle vacche, è in sostanza il prezzo pagato dalla Lega di Maroni per bloccare la lista “Prima il Nord” ideata proprio dal marito.
Ma i legaioli dell’ Emilia Romagna non l’ hanno presa bene. Il deputato bossiano Marco Desiderati su Facebook ha espresso l'indignazione che serpeggia nel Carroccio: “Umiliare tanti bravi militanti con posizioni in lista assurde e scoprire che poi si candida l’amante di Sgarbi”.
Ma il bello della storia, si apprende oggi. La Sara Papinutto è candidata per il Senato in un’altra regione il Friuli Venezia Giulia e in un’altro partito il Mir (Moderati Italiani in Rivoluzione) praticamente il partito del marito.
Certo la Sara, l’ hanno proprio appoggiata bene e non vuol farsi mancare niente, candidata in due partiti differenti, in due regioni e da una parte alla Camera e dall’altra al Senato
Ops! Bazzecole!, Il regolamento per la presentazione dei candidati al Senato recita: "il candidato che faccia parte di una lista non può accettare la candidatura per liste aventi contrassegni diversi nella stessa o in altra regione. Nessun candidato può accettare la candidatura contestuale alla Camera dei Deputati e al Senato della Repubblica. L’elezione, in ciascuna regione, del candidato che non abbia osservato tali disposizioni è nulla".
“Prima il nord”?, forse stavolta sarà necessario registrare in tempo “Prima i Pirla”. GPS



Ridracoli, tracimazione show

La lieve tracimazione era iniziata nel pomeriggio di ieri, infatti la diga di Ridracoli (diretta webcam) aveva raggiunto la fatidica soglia di 557,3 metri sul livello del mare e i 33milioni e 135mila metri cubi di acqua.
Per la verità quella di ieri era una tracimazione molto lieve visto che il livello era superiore al limite massimo di appena 2 centimetri.
Oggi invece nell'invaso, grazie alla pioggia e lo scioglimento di parte della neve circostante, si sta riversando acqua in eccesso e la tracimazione diventa sempre più consistente.
Con l’ imponente cascata di 103,5 metri che precipita nell’alveo del fiume Bidente lo spettacolo è assicurato. (foto di Stefano Olivucci)
La diga di Ridracoli non tracimava dalla primavera dello scorso anno e precisamente da lunedì 7 maggio 2012. GPS

mercoledì 23 gennaio 2013

27 gennaio 2013 Giorno della Memoria e la farfalla

L’istituzione del Giorno della Memoria in Italia è avvenuta con la legge 20.7.2000 n. 211: “La Repubblica Italiana riconosce il 27 gennaio, data dell’abbattimento dei cancelli di Auschwitz, "Giorno della Memoria”, al fine di ricordare la Shoah (sterminio del popolo ebraico), le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subito la deportazione, la prigionia, la morte, nonché coloro che, anche in campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio e, a rischio della propria vita, hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati".
Col passare degli anni le persone che hanno vissuto quella terribile esperienza non potranno più raccontarla e noi potremmo dimenticarla. Invece, la memoria delle terribili storie di tutte quelle persone ci deve aiutare a costruire un futuro migliore. Un futuro in cui quelle atrocità non si ripetano mai più.
Dal "Giorno delle Memoria” deve venire un fermo monito contro l’odio razziale, etnico e religioso, contro la violenza e contro le guerre che continuano ad insanguinare molte parti del mondo, contro pregiudizi e discriminazioni nei confronti di chi è considerato diverso, che purtroppo riemergono in maniera preoccupante anche nei Paesi e nelle società più sviluppate come la nostra.
Tonino Guerra ci ricordava:
La farfàla
Cuntént própri cuntént
a sò stè una masa ad vólti tla vóita
mó piò di tótt quant ch'i m'a liberè
in Germania
ch'a m sò mèss a guardè una farfàla
sénza la vòia ad magnèla.
(La farfalla
Contento proprio contento
sono stato molte volte nella vita
ma più di tutte quando mi hanno liberato
in Germania
che mi sono messo a guardare una farfalla
senza la voglia di mangiarla)
Il Comune di Casola Valsenio, l'ANPI di Casola Valsenio e l'Associazione culturale CineSenio organizzano, per l'occasione, la proiezione del film "SOPRAVVIVERE COI LUPI" al Cinema Senio il giorno Lunedì 28 gennaio 2013 alle ore 20,30 con ingresso gratuito.
Un film di Vera Belmont con Mathilde Goffart, Yaël Abecassis, Guy Bedos, Michèle Bernier. (Francia 2007)
Per saperne il Museo della Shoah QUI, Binario 21 QUI, Olokaustos QUI, Video Youtube su Auschwitz QUI. GPS

martedì 22 gennaio 2013

Riforma parchi, costituito l'Ente di gestione per i Parchi e la Biodiversità della Romagna

A seguito della legge regionale 23 dicembre 2011, n. 24, i Consorzi di gestione dei Parchi regionali sono stati sostituiti dagli Enti di gestione per i Parchi e la Biodiversità che, nell’ottica del risparmio della pubblica amministrazione, accorpano la gestione di più aree protette (parchi, riserve naturali, siti della rete Natura 2000) e introducono una considerevole semplificazione amministrativa.
La riforma è caduta su una realtà che vedeva in attività 17 parchi (2 nazionali, 14 regionali, uno interregionale), 16 riserve naturali, 3 paesaggi naturali e seminaturali protetti, 33 aree di riequilibrio ecologico, a cui si aggiungevano i 153 siti della Rete Natura 2000 che coincidono per circa il 50% con i territori delle aree protette. Un territorio complessivo di oltre 350.000 ettari, circa il 15% della superficie dell’Emilia-Romagna.
La nuova scelta gestionale si fonda dunque su cinque macro-aree:
Emilia Occidentale”: 5 parchi regionali, 4 riserve naturali, 37 siti di Rete Natura, 3 Province (Pc, Pr, Re), 24 Comuni.
Emilia Centrale”: 2 parchi regionali, 5 riserve naturali, 33 siti di Rete Natura, un paesaggio protetto, 3 Province (Pr, Re, Mo), 10 Comuni.
Emilia Orientale”: una riserva naturale, 23 siti di Rete Natura, 2 Province (Mo, Bo), 12 Comuni.
Delta del Po”: un parco regionale, 2 riserve naturali; 33 siti di Rete Natura; un paesaggio protetto, 3 Province (Fe, Ra, Bo), 9 Comuni.
Romagna”: un parco regionale, 3 riserve naturali; 25 siti di Rete Natura, un paesaggio protetto, 4 Province (Bo, Fe, Ra, Rn), 6 Comuni.
In particolare, il Consorzio di gestione del Parco regionale della Vena del Gesso Romagnola è stato sostituito dall'Ente di gestione per i Parchi e la Biodiversità della Romagna, il cui territorio va dalla vallata del Santerno alla costa adriatica del Riminese, comprendendo il territorio (o parti del territorio) di quattro province: Bologna (Circondario Imolese), Ravenna (Unione della Romagna Faentina), Forlì-Cesena, Rimini.
Dopo un anno di avviamento dell'Ente di neo-istituzione, in data 17 gennaio 2013, si è definitivamente costituito l'Ente, in occasione dell'insediamento e delle nomina degli organi istituzionali.

Si è dapprima riunita la Comunità del Parco, composta dai Sindaci dei sei Comuni (Borgo Tossignano, Brisighella, Casalfiumanese, Casola Valsenio, Fontanelice, Riolo Terme) e dai rappresentanti del Circondario Imolese e dell'Unione dei Comuni della Romagna Faentina, che ha nominato Presidente della Comunità del Parco Gianmarco Lanzoni, assessore del Comune di Riolo Terme con deleghe alle Attività produttive, Turismo, Parco della Vena del Gesso, Agricoltura.
In seguito, la Comunità del Parco ha nominato il proprio rappresentante nel Comitato Esecutivo dell'Ente di Gestione per i Parchi e la Biodiversità, Franco Spada, assessore del Comune di Brisighella con deleghe all'Agricoltura e alle Attività Produttive.
Successivamente, si è costituito il Comitato Esecutivo dell'Ente di Gestione per i Parchi e la Biodiversità, composto dal già ricordato Franco Spada, in rappresentanza della Comunità del Parco della Vena del Gesso, e dai rappresentanti delle quattro Province: Francesco Rivola (Assessore ai Parchi della Provincia di Ravenna), Emanuele Burgin (Assessore all'Ambiente e Parchi della Provincia di Bologna), Luciana Garbuglia (Assessore all'Ambiente e Caccia e Pesca della Provincia di Forlì-Cesena), Stefania Sabba (Assessore all'Ambiente della Provincia di Rimini).

Il Comitato ha poi nominato Presidente dell'Ente di Gestione per i Parchi e la Biodiversità l'Assessore Luciana Garbuglia. Avendo deciso di nominare tutti pubblici amministratori, gli Enti locali hanno applicato quanto stabilito dalla citata L.R. n. 24/2011 in fatto di contenimento delle spese della pubblica amministrazione poiché per essi non è previsto alcun compenso o gettone di presenza per la partecipazione agli organi istituzionali dell'Ente che, quindi, avrà un costo degli amministratori pari a zero.“

Il Comitato Esecutivo ha nominato il Direttore dell'Ente e del Parco della Vena del Gesso Romagnola, riconfermando per tale incarico Massimiliano Costa, funzionario dell'ufficio Parchi della Provincia di Ravenna che fu direttore del Parco dal giugno 2009 alla fine del 2011.
Oltre al Parco della Vena del Gesso Romagnola, l'Ente deve gestire anche le Riserve Naturali presenti sul proprio territorio amministrativo: Onferno (in comune di Gemmano), Bosco di Scardavilla (in comune di Meldola) e Bosco della Frattona (in comune di Imola) e, a seguito di delega da parte delle Province, è responsabile della gestione della Rete Natura 2000, che comprende in Romagna ben 27 siti istituiti ai sensi delle direttive 92/43/CEE e 09/147/UE. La sede dell'Ente è stata provvisoriamente confermata presso la sede del Parco della Vena del Gesso, in via Saffi n. 2 a Fognano di Brisighella. GPS

lunedì 21 gennaio 2013

Lo scippo di Nick ‘O Mericano, PDL nel caos

Le faceva anche il Marlon Brando nel film il Padrino ed erano: “Le proposte che non si possono rifiutare”. Così anche il Nick ‘O Mericano era stato inequivocabile e chiaro nelle sue proposte: "Il seggio o vado in galera e vi rovino".
Il Nicola Cosentino detto Nick ‘O Mericano, rappresenta il cuore del potere berlusconiano in Campania, ex coordinatore del partito in Campania, ex sottosegretario di Tremonti all’Economia, quel seggio non lo vuole proprio mollare. Anche perché rischia la galera, nel momento in cui non avrà più lo scudo del parlamentare, infatti fu salvato per il rotto della cuffia dai compari legaioli nella famosa votazione, quella: Va dove ti porta il casalese.
Pertanto il Nick ‘O Mericano, se non viene eletto, deve affrontare non uno ma due processi in cui è imputato per “concorso in associazione camorristica, corruzione e reimpiego di capitali illeciti aggravati dalla finalità mafiosa” e se non viene eletto, senza il salvagente dell’immunità, lo arrestano.
Pochi minuti fa al termine di un vertice burrascoso a Palazzo Grazioli, il nostro Nick ‘O Mericano, pare dopo il no alla sua candidatura per un terzo posto sicuro in Senato. fra minacce, veleni e vaffa.. è uscito dal palazzo si è fottuto le liste della Campania.
Ora è corsa contro il tempo. Per raccogliere di nuovo tutti i documenti necessari per presentare, entro le 20 di questa sera, le liste. Fonti di palazzo Grazioli all'HuffPost: "Serve un miracolo". Pdl in convulsione, ansia e tutti in attesa per il secondo tempo del “Vado in galera e vi rovino” GPS

sabato 19 gennaio 2013

Click Magia con la palla di neve

Oggi, visto che è un freddo cane e minaccia di nevicare, vi proponiamo di smanettare un pò con un simpatico, divertente e intrigante giochino e se la sapete vendere potrete anche stupire qualcuno. Si tratta di Click Magia sulla palla di neve (foto sotto).
Basta digitare un indirizzo di qualsiasi parte del mondo sulla "magic ball" e cliccare su "shake" e magia, la casa corrispondente a quel indirizzo appare nella sfera tra.... la neve.
Potete incominciare inserendo il vostro indirizzo (senza cap e punteggiatura ) e ... funziona quasi sempre o almeno ci da vicino. (imput da Tafanus) GPS

   
Sotto il risultato delle mie prove dopo aver digitato
Palazzuolo sul Senio Piazza Ettore Alpi 4-Casola Valsenio via Roma 50–Riolo Terme Piazza Ivo Mazzanti

Pannella in camicia nera e la Bonino Elena di Troia

La nostra simpatia per il Pannella e il Partito Radicale si è spenta molti anni fa. Da quando "l‘ onnipotente padre padrone del partito che non c'è", ha trasformato il movimento radicale di Ernesto Rossi, Altiero Spinelli, Gaetano Salvemini, in una patetica “Fabbrica delle quaglie”.
Anche questa volta il radical Duce ha fatto quello che ha voluto: “Vorrei dire qui ufficialmente che è stato deciso che noi accogliamo l'invito, la proposta di Storace”. Sono queste le parole con cui Pannella annuncia il matrimonio con Storace.
A meta strada fra uno Scilipoti e un vecchio Duce delirante e riconglionito per "fare la rivoluzione liberale di massa" (si, ma con l'aiuto del mago Otelma) finalmente fa approdare i Radicali nelle braccia di fascisti dichiarati.
Qualcuno, come il Landieri, ha evocato immagini forti e colorite: “Sapere che Pannella va con Storace è come scoprire che tua moglie ti tradisce con Michele Misseri”.
Ve la immaginate la Bonino (a cui va ancora la nostra solidarietà) a fare l’Elena di Troia fra dei dell'Olimpo, eroi in armatura, leggiadre ninfe, ancelle devote che trasportano giare piene di vodka e mojito, ai party storici del Fiorito?
Probabilmente siamo allo strangolamento finale dei fu Radicali. Una fine triste e ingloriosa e vedrete che al funerale, con la scusa del lutto, i Dio, Patria, Famiglia saranno tutti presenti con la camicia nera. GPS

venerdì 18 gennaio 2013

Le tette di Alice

E’ diventata la blogger più famosa del mondo. Si fa chiamare Alicia Young, vive a Valencia in Spagna, ma è meglio conosciuta come “boob blogger” o “blogger del seno”. In appena due mesi il blog della giovane ha ottenuto 3,5 milioni di visualizzazioni. Per una rapida comparazione al Senio mormora per superare il milione ci sono voluti circa 6 anni. Cosa vuol dire non avere le tette.
L’ Alicia Tetas, come la chiamano in patria, ha l’arma segreta. Posta ogni giorno sul suo blog una foto che ritrae, in primo piano, il suo generoso decolleté, ripreso in diverse situazioni e ambienti.
Fino ad oggi ha rigorosamente nascosto la sua identità e di sè ama dire: "Io vengo dalla terra del sole e del buon cibo, sono divertente e estroversa, ingegnere e ingegnosa. Se volete vedere le mie Tetas, seguitemi sul mio blog...". Per i guardoni Los escotes de Alicia ... Qui GPS

giovedì 17 gennaio 2013

Ah Verdini! Abbiamo già tutto

Chi ipotizzava tempi difficili in casa Pdl si è preso una cantonata. La “patata bollente” della definizione delle liste da presentare entro lunedì prossimo sotto il segno della trasparenza, nonché il curriculum “legale” dei candidati si è sciolta come la neve al sole.
Anche il dubbio amletico (si fa per dire) di candidare o meno chi è condannato, indagato o in corso di processo, evaporato.
Gli “impresentabili” non sono pochi, ad esempio saltano fuori i nomi di Cosentino, Dell’Utri, Alfonso Papa e Marco Milanese, ecc e meno male che stavolta la magistratura ha dato una mano, arrestando l’ex sindaco di Parma Pietro Vignali.



Così il Verdini ha indetto la riunione dell’apposita commissione pidiellina, tutti berluscones di latta ma tamugni, per individuare coloro che riempiranno le liste e che potrebbero essere eletti.
E' noto il risveglio morale nel Pdl, sempre molto forte e travolgente. Alla domanda del commissario Verdini: Condannati, indagati, ladri, corrotti e mafiosi? Non è risuscito manco a finire la frase che è arrivata (alla Gacobazzi) la risposta immediata: A posto capo! Abbiamo già tutto.
L’indimenticabile adunata è terminata nel tardo pomeriggio con l’esecuzione del balletto Il Lago dei Cigni eseguito da un assolo di Sandro Bondi. GPS

mercoledì 16 gennaio 2013

La Lega e la vacca

Oggi ci ritocca parlare dei legaioli. Infatti la notizia che tira in queste ore è quella che la Guardia di Finanza ha perquisito fino alla tarda notte di ieri le sedi della Lega Nord di Milano e Torino nell'ambito dell'inchiesta condotta dalla procura di Milano sulle quote latte e sul crack della cooperativa 'La Lombarda', travolta da un 'buco' di 80 milioni.
I reati contestati sono bancarotta fraudolenta e corruzione. I magistrati ipotizzano che siano state versate tangenti a funzionari pubblici e a politici.

Le perquisizioni però, spiegano gli investigatori, hanno avuto “esito parziale” perchè i Barbari Sognanti della nuova Lega si sono subito attaccati all' immunità parlamentare ma oramai si sono infilati in un cul di vacca.

martedì 15 gennaio 2013

Bocciato il simbolo della Lega, ecco quello nuovo

Il ministero dell'Interno, esaminati i 219 contrassegni depositati per le elezioni politiche del 24 e 25 febbraio, ne ha ammessi 169.
In base, ricordate l’antidoto? , alla legge n. 361/1957 (Testo unico per l'elezione della Camera dei deputati), i ricusati devono provvedere alla sostituzione del contrassegno entro 48 ore dalla notifica.
Fra i bocciati l'ex grillino Foti del "simbolo civetta" clone di quello del Movimento 5 Stelle del Grande Coglione, quello del complotto demo-pluto-giudaico-massonico, suggerito dai camerati di Casapound, i quali avevano pure promesso che avrebbero usato solo olio di ricino biologico.
Caput anche per quello della Lega Nord, la M maiuscola di Tremonti poteva confondersi con quella di Monti.
Abbiamo apportato le dovute modifiche al simbolo e lo ripresenteremo corretto, ha dichiarato il Calderoli. Nella foto a lato, in anteprima assoluta, il nuovo simbolo legaiolo. GPS

lunedì 14 gennaio 2013

Le Inquietudini delle eccellenze lombarde

Il Celeste Formigoni, subito e in pompa magna con tanto di conferenza stampa, aveva annunciato di appoggiare la candidatura di Gabriele Albertini alle elezioni regionali in Lombardia.
Non era mancato pure la tenera twittata: La Lega si conferma: Nulla dà e tutto pretende. Viva Albertini Presidente.
Poi la piroetta, ovvero l’ arrivo della candidatura Pdl al Senato e il conseguente appoggio al Maroni.

Il mitico Celeste ieri ha accusato, pensate un pò da che pulpito, l’Albertini di puntare solo alle poltrone. Robe da Memores Domini e da eccellenze lombarde.
L’ex sindaco di Milano non l’ha presa bene e ha risposto a queste accuse dichiarando: Non mi inquieti troppo perché posso fare dichiarazioni che lo metterebbero a terra e lui sa di cosa sto parlando”.
Poi dicono che la mafia non si è estesa in Lombardia. Forse noi propendiamo più per somiglianza ambientale al “tu sai chi è, tu sai perché, tu sai cos'è" del “Il massone di Aniene” di Corrado Guzzanti. GPS

Tette in Vaticano

Ieri quattro attiviste del gruppo femminista "Femen", durante l'Angelus del Papa in Piazza S.Pietro, hanno inscenato una protesta in favore dei diritti dei gay .


Le “Femen” girovagavano in mezzo ai fedeli a tette scoperte e sul torace la scritta 'In gay we trust' (Noi Crediamo nei gay).

Sono poi state bloccate dalle forze dell'ordine e portate negli uffici del commissariato Borgo.

La giornata si è conclusa con un comunicato della Federconsumatori nel quale viene evidenziato il boom di acquisti, fra cardinali, vescovi e prelati vari, di binocoli a lunga portata. GPS

sabato 12 gennaio 2013

Il Grillone Gran Coglione

Da quando è nata la Repubblica nel Bel Paese, cioè in 67 anni di elezioni democratiche, la guerra dei simboli elettorali è sempre esistita. Di contrassegni elettorali se ne sono visti di tutti i colori.
Il record assoluto di contrassegni ammessi avvenne nel 1994 con ben 312 emblemi, allora la complicità dei primi scanner e di Photoshop pare sia stata determinante.
Ma la Repubblica Italiana, per mettere una pezza ai provocatori e ai furbetti del tarocco, si è data l’ antidoto. La legge n. 361/1957 (Testo unico per l'elezione della Camera dei deputati), che vieta la presentazione di un contrassegno "con il solo scopo di precluderne surrettiziamente l'uso ad altri soggetti politici interessati a farvi ricorso", un antiveleno che sostanzialmente a sempre funzionato.
Allora sorprende un pò il tormentone montato in queste ore dai Mas M... (è la stampa bellezza) sulla guerra dei simboli taroccati e sugli scippi.
Sulla gonfia pataccata non poteva mancare il Grillo sparlante a cavalcarla e ieri ha inscenato l’ennesima sceneggiata show davanti al ministero dell’ Interno:
“Qualcuno prima di noi ha depositato un simbolo praticamente identico al nostro. Come è possibile?”, “chi c’è dietro?”, è certamente un complotto demo-pluto-giudaico-massonico, questo gli lo hanno scritto i nuovi soci, i camerati di Casapound.
“Se entreremo in Parlamento lo apriremo come una scatola di tonno”. Intanto deve concentrarsi ad aprire il pacco regalo che gli è stato rifilato
Il Grillo aveva fatto picchettare l’ingresso per giorni ma poi, nell’attimo fuggente, si è fatto coglionare. Forse all’apertura dell’ufficio erano tutti a colazione al bar.
Della serie la fantasia supera la realtà, oggi la novità, la beffa del pacco regalo è dell´ex grillino Andrea Massimiliano Danilo Foti, nato a Catania 36 anni fa, uno dei fan della prima ora del blog del comico genovese. Ora “dissidente”.
Insomma uno scherzo da cinquestellino fatto in casa, più che un complottone ci troviamo di fronte ad un Grillone Grand Coglione. GPS
Ps: è ovvio e scontato che al M5S e a Ingroia assegneranno il proprio simbolo, come è sempre avvenuto.

venerdì 11 gennaio 2013

A Servizio Pubblico Berlusconi è Fiorito


Ieri sera a “Servizio Pubblico” lo show è riuscito. Santoro ha fatto lo “Share” e il Berlusconi è “Fiorito”. (imput Caprara via Facebook) GPS

mercoledì 9 gennaio 2013

Toglietemi tutto ma non La Padania

In tutti questi anni abbiamo cercato di raccontarvi, nel modo più dettagliato possibile, tutto quello che succedeva nella Provincia Legaiola.
Dalle patacate più incredibili alle imprese ai confini dell’ idiozia, dalle porcate indicibili alle pirlate megagalattiche, insomma tutto quello che passava da quelle parti il convento e venduto come “Le imprese gloriose dei valorosi Vichinghi Cornuti”.
Tuttavia oggi è anche per noi un giorno di malinconia. Vedere i nostri legaioli, mazziati dagli scandali e dalle inchieste giudiziarie, tentare invano di simulare il ritorno ai vecchi “valori leghisti” ci riempie di una certa trepidazione.
Ci siamo giocati il Cappio, Roma Ladrona, Il Dio Po e le ampolle sacre, il Ce l'abbiamo più duro, La Lega vi fà un culo così, Fora da i ball!, le ronde celtiche, il sacro pratone, le focose appiccicature del Sole delle Alpi, il parlamento padano, i ministeri al Nord, il federalismo, l’indipendenza, la secessione, la devolution, il cerchio magico, la rivoluzione delle scope, ecc. e la nuova vecchia Lega di Maroni dopo tanti decessi e distruzioni, che fa? Torna sulle ginocchia del Papi
Ma la notizia più grave non è questa, infatti è di oggi che il Tosi, sindaco di Verona, fa sparire La Padania dal simbolo della Lega Nord. La proposta del segretario della Liga Veneta è stata accolta dal consiglio federale del Carroccio.
Capite!, pufff vola via e ci siamo giocati per sempre anche La Padania! Questo è proprio troppo, toglietemi tutto ma non La Padania e poi a chi lo dice al Gianluca Buonanno, quello che “la Padania esiste: la prova è il Grano padano”. GPS

lunedì 7 gennaio 2013

In Padania trovato il posto per i manici

Questa notte è stato firmato l'accordo tra Pdl e Lega. Lo ha annunciato Silvio Berlusconi, intervistato da Rtl 102.5. “Maroni - ha aggiunto - sarà candidato in Lombardia, io sarò il leader dei moderati. Il premier sarà da decidere ove vincessimo”.
Noi per la verità non abbiamo mai dubitato che la Lega Nord continuasse a prendere per il culo il proprio elettorato.
Perchè dietro a quel fatale "Non ho mai detto che Ruby fosse la nipote di Mubarak", era celata un’ inconfessabile verità: La vera olgettina era Maroni. Il simbolo leghista poi era stato comparato da tempo.
Che anche i barbari sognanti, dopo tanto svolazzare di ramazze, avessero di seri problemi era noto, oggi finalmente hanno trovato il posto dove mettere tutti quei manici di scopa.
Servirà loro a stare con la schiena dritta per spiegare a “Prima il Nord” l'alleanza con Miccichè, Lombardo, Mastella, Dell'Utri & C. (GPS)

venerdì 4 gennaio 2013

Donne è arrivato il Grande Silenziatore

Un Mario Monti sempre più trottola impazzita nel mulinello della campagna elettorale, è assai deludente.
I suoi primi passi nei meandri della politica italiana, a metà strada fra il Berlusconi e il Grillo, nonostante la sua “certa statura accademica”, rasenta il ridicolo.
Un Monti tutto politichese che imperversa con le sue apparizioni televisive e radiofoniche, senza nessun contraddittorio, a recitare il monologo e distribuire la sua lezioncina è deprimente.
La narrazione è pignola e pedante, straparla delle decisioni del suo “governo tecnico”, come se fossero le uniche decisioni possibili, anzi, le migliori e quello che non è stato capace di fare è tutta colpa degli altri, anche questo è un film triste già stravisto.

Con qualcosa tipo “Con Monti per l'Italia" sta per trascinarsi dietro la zavorra della Seconda Repubblica, ricicla tutti i luoghi comuni e annuncia che "sinistra e destra ormai non esistono più".
Chi sostiene che destra e sinistra non esistono, la storia ci insegna che è sempre di destra, ma si vergogna di ammetterlo.
Poi Ops! La sinistra, anche se non esiste, il nostro Monti la vuole "silenziare".
Il Grande Silenziatore che vuol "tagliare le estreme", sforna poi la perla più comica del mese, quando gli è scappato il “silenziare” anche il Brunetta:
"Sta portando con una certa statura accademica, il Pdl su posizioni piuttosto estreme e settarie”. Ma voi ce lo vedete il Brunetta “spostare” il Pdl? Sarebbe come incolparlo dell’acqua alta a Venezia. Caro Grande Silenziatore, Brunetta non sposta una minchia al massimo si fa spostare.
Forse era meglio, come scrive Curzio Maltese oggi, rimanere sereno nel suo seggio di senatore a vita a Palazzo Madama e aspettare un'investitura al Quirinale. GPS