A seguito della legge regionale 23 dicembre 2011, n. 24, i Consorzi di gestione dei Parchi regionali sono stati sostituiti dagli Enti di gestione per i Parchi e la Biodiversità che, nell’ottica del risparmio della pubblica amministrazione, accorpano la gestione di più aree protette (parchi, riserve naturali, siti della rete Natura 2000) e introducono una considerevole semplificazione amministrativa.
La riforma è caduta su una realtà che vedeva in attività 17 parchi (2 nazionali, 14 regionali, uno interregionale), 16 riserve naturali, 3 paesaggi naturali e seminaturali protetti, 33 aree di riequilibrio ecologico, a cui si aggiungevano i 153 siti della Rete Natura 2000 che coincidono per circa il 50% con i territori delle aree protette. Un territorio complessivo di oltre 350.000 ettari, circa il 15% della superficie dell’Emilia-Romagna.
La nuova scelta gestionale si fonda dunque su cinque macro-aree:
“Emilia Occidentale”: 5 parchi regionali, 4 riserve naturali, 37 siti di Rete Natura, 3 Province (Pc, Pr, Re), 24 Comuni.
“Emilia Centrale”: 2 parchi regionali, 5 riserve naturali, 33 siti di Rete Natura, un paesaggio protetto, 3 Province (Pr, Re, Mo), 10 Comuni.
“Emilia Orientale”: una riserva naturale, 23 siti di Rete Natura, 2 Province (Mo, Bo), 12 Comuni.
“Delta del Po”: un parco regionale, 2 riserve naturali; 33 siti di Rete Natura; un paesaggio protetto, 3 Province (Fe, Ra, Bo), 9 Comuni.
“Romagna”: un parco regionale, 3 riserve naturali; 25 siti di Rete Natura, un paesaggio protetto, 4 Province (Bo, Fe, Ra, Rn), 6 Comuni.
In particolare, il Consorzio di gestione del Parco regionale della Vena del Gesso Romagnola è stato sostituito dall'Ente di gestione per i Parchi e la Biodiversità della Romagna, il cui territorio va dalla vallata del Santerno alla costa adriatica del Riminese, comprendendo il territorio (o parti del territorio) di quattro province: Bologna (Circondario Imolese), Ravenna (Unione della Romagna Faentina), Forlì-Cesena, Rimini.
Dopo un anno di avviamento dell'Ente di neo-istituzione, in data 17 gennaio 2013, si è definitivamente costituito l'Ente, in occasione dell'insediamento e delle nomina degli organi istituzionali.
Si è dapprima riunita la Comunità del Parco, composta dai Sindaci dei sei Comuni (Borgo Tossignano, Brisighella, Casalfiumanese, Casola Valsenio, Fontanelice, Riolo Terme) e dai rappresentanti del Circondario Imolese e dell'Unione dei Comuni della Romagna Faentina, che ha nominato Presidente della Comunità del Parco Gianmarco Lanzoni, assessore del Comune di Riolo Terme con deleghe alle Attività produttive, Turismo, Parco della Vena del Gesso, Agricoltura.
In seguito, la Comunità del Parco ha nominato il proprio rappresentante nel Comitato Esecutivo dell'Ente di Gestione per i Parchi e la Biodiversità, Franco Spada, assessore del Comune di Brisighella con deleghe all'Agricoltura e alle Attività Produttive.
Successivamente, si è costituito il Comitato Esecutivo dell'Ente di Gestione per i Parchi e la Biodiversità, composto dal già ricordato Franco Spada, in rappresentanza della Comunità del Parco della Vena del Gesso, e dai rappresentanti delle quattro Province: Francesco Rivola (Assessore ai Parchi della Provincia di Ravenna), Emanuele Burgin (Assessore all'Ambiente e Parchi della Provincia di Bologna), Luciana Garbuglia (Assessore all'Ambiente e Caccia e Pesca della Provincia di Forlì-Cesena), Stefania Sabba (Assessore all'Ambiente della Provincia di Rimini).
Il Comitato ha poi nominato Presidente dell'Ente di Gestione per i Parchi e la Biodiversità l'Assessore Luciana Garbuglia. Avendo deciso di nominare tutti pubblici amministratori, gli Enti locali hanno applicato quanto stabilito dalla citata L.R. n. 24/2011 in fatto di contenimento delle spese della pubblica amministrazione poiché per essi non è previsto alcun compenso o gettone di presenza per la partecipazione agli organi istituzionali dell'Ente che, quindi, avrà un costo degli amministratori pari a zero.“
Il Comitato Esecutivo ha nominato il Direttore dell'Ente e del Parco della Vena del Gesso Romagnola, riconfermando per tale incarico Massimiliano Costa, funzionario dell'ufficio Parchi della Provincia di Ravenna che fu direttore del Parco dal giugno 2009 alla fine del 2011.
Oltre al Parco della Vena del Gesso Romagnola, l'Ente deve gestire anche le Riserve Naturali presenti sul proprio territorio amministrativo: Onferno (in comune di Gemmano), Bosco di Scardavilla (in comune di Meldola) e Bosco della Frattona (in comune di Imola) e, a seguito di delega da parte delle Province, è responsabile della gestione della Rete Natura 2000, che comprende in Romagna ben 27 siti istituiti ai sensi delle direttive 92/43/CEE e 09/147/UE. La sede dell'Ente è stata provvisoriamente confermata presso la sede del Parco della Vena del Gesso, in via Saffi n. 2 a Fognano di Brisighella. GPS