lunedì 21 gennaio 2008

La mossa del serpente

Sono un incurabile ottimista. Continuo a sognare Un Paese normale.
Però stamattina, una strana vena poetica mi assale e mi sono trovato a recitare: Io scavo, tu scavi, egli scava, noi scaviamo, voi scavate, essi scavano.... non sarà una bella poesia ma dovete convenire che è profonda. In tutti questi mesi ho ripetuto: adesso abbiamo toccato il fondo, n
el paese dei Balocchi. Invece… Io scavo, tu scavi……, forse è vero che al peggio non c’e’ mai fine.
Quando in un Paese, una condanna a 5 anni di reclusione con l’ interdizione dai pubblici uffici, (se ne aspettava 8 o l’ergastolo?) di un personaggio politico nazionale (Totò) è celebrata come un vittoria, ditemi voi ha che livello è lo stato del buco.

Le cronache ci riferiscono “Si fa il segno della croce quando il giudice di Palermo legge la sua condanna”, “Piange per la felicità Totò Cuffaro e offre cannelloni”, "Resto", risponde a Silvio Berlusconi che gli telefona di sera e gli dice "ti voglio bene". Poi le congratulazioni e la benedizione di Casini, il quale ha trionfalmente dichiarato " Lo sapevo che non era mafioso ".
Anche in quel di Babele, 5000 a.C., dicevano ”Sta torre col cazzo che casca!” GPS

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