giovedì 27 settembre 2007

Di Pietro il furbo

C'e' un nuovo scontro nel governo, e non se ne sentiva assolutamente la mancanza. Ad innescarlo e' ancora una volta l'esimio Di Pietro, a caccia di visibilità, ma sempre più a corto di coerenza, in particolare sul tema che dovrebbe essergli più caro della legalità.(da repubblica.it)
Sparare a zero contro i colleghi di governo ha fruttato all'Italia dei Valori, il partito di Antonio Di Pietro, un sbalorditivo aumento nei sondaggi dello 0,1 per cento.
Di Pietro e' recidivo nella sua difesa di personaggi impresentabili, che gli sono semplicemente utili per raccattare l'appoggio di settori di sottopolitica del tutto privi di scrupoli.
Sono ormai diventati evidenti molti dei suoi "errori di percorso", tanti che oramai e' difficile considerarli errori, ma piuttosto ben precise scelte.
Basti pensar alle candidature di Cirielli (quella dell’ omonima legge) e di De Gregorio. Quel De Gregorio socialista e direttore de L’Avanti fino al 1994; in seguito si iscrive a Forza Italia, poi alla DC di Rotondi e nel 2006 si presenta alle elezioni con Italia dei Valori; infine, per ora, autonomo e promotore degli italiani nel mondo nonché difensore della sacralità e unicità della famiglia. Insomma molto conosciuto sul mercato; diciamo un gran turista della politica.
Oggi in difesa di Speciale e la sua banda evidentemente portano voti e potere. Alla faccia della legalità e dei valori di cui si vanterebbe di essere alfiere. GPS

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