lunedì 28 aprile 2008

L’Anguilla pensiero da Arcore

Ci sono voluti appena un paio di mesi e le elezioni perchè Sorella Veronica da Arcore da angelo morale si trasformasse in una perfetta Clizia, detta L’anguilla (Le donne di Montale).
Un paio di giorni fa, esterna alla Stampa l’Anguilla pensiero:
“Un risultato straordinario”, spiega la moglie del Bellachioma, «che impone di affrontare subito le questioni poste dalla Lega e di smetterla di considerare con snobismo o con la puzza sotto il naso i suoi esponenti». “Diciamo (e ride, ndr) che sono la componente leghista della famiglia. Ma, come è ovvio, non ho votato Lega”.
«Dobbiamo ammettere che l’Italia non si riconosce più in un valore come l’unità del Paese. Da un punto di vista ideale ci vorrebbe un governo tecnico, con un leader al di sopra degli schieramenti. Ma la realtà è diversa. Dobbiamo ascoltare ciò che chiede la Lega e a mio marito spetta un compito da vero statista: da una parte traghettare le istanze leghiste in progetti concreti e dall’altra dialogare con il Pd per avviare le riforme. Credo che così si ridurrebbe il rischio di una spaccatura dell’Italia».
D’altronde anche mio marito ha fatto una campagna elettorale che si poteva intitolare “Attenzione a sognare”. Non ha voluto creare illusioni».
...E noi che credevamo, parafrasando (
Claudio Caprara) che il paraculo della famiglia fosse l'altro... GPS

2 commenti:

Anonimo ha detto...

povero.........cacciati anche da roma!
questo è il vero 25 aprile.....ah...ah..

Matra ha detto...

Sopravvalutata Veronica.
Avevo già trovato di pessimo gusto la sua lettera a Repubblica (al di là del fatto che potesse far gioco contro il marito).

Ciao!
matra ;-)