martedì 9 settembre 2008

Devo farlo spesso, l’ha detto il medico

Nuove norme in arrivo per le 'lucciole': prostituirsi continuera' a non essere un reato ma sarà vietato farlo per strada. Per i trasgressori, sia lavoratrici del sesso sia clienti, sono previste sanzioni, fino all'arresto. Il ddl, a firma del ministro Carfagna.
Lo aveva scritto, qualche settimana fa, il quotidiano britannico 'Independent' che attaccava i mille-divieti sulle spiagge e nelle città italiane. "Turisti attenti: se qualcosa è divertente, l'Italia ha una legge per vietarlo".
Il quotidiano concludeva che in nome della sicurezza e nell'affrontare una serie di emergenze: si sta partorendo un bufera di leggi e regolamenti che "minacciano di trasformare il 'bel paese' nel più grande Stato-baby-sitter".
La Garfagna, oggi in veste di moralista e paladina dei buoni costumi, sta riaprendo le case chiuse senza che nessuno se ne accorga, in nome della concorrenza sleale e del libero mercato.
Oggi però quello che ci interessa è la reazione dei clienti.
La Stampa di oggi così la racconta:
Un tempo i clienti, alla disperata ricerca di attenuanti, recitavano alla polizia: «Volevo solo chiacchierare, capire», ed era sempre «la prima volta».
Ma con il vento proibizionista la cosa si è fatta più dura. Le attenuanti sempre più sofisticate e fantasiose:«stavo andando per funghi e lei mi è arrivata accanto», “soffro di diarrea, ero accovacciato è mi è comparsa vicino», «prostitute io? la amo e la voglio sposare».
Ma il palmares se lo aggiudica un giovane meccanico: «L’ha detto il mio medico: devo farlo spesso per evitare il cancro alla prostata» (fonte la stampa.it). Ma alla Garfagna basterà? GPS

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