mercoledì 1 luglio 2009

Tremonti ticket

Lo so, Papi e i Berluscones si incavoleranno. Dare le cattive notizie è proibito, non bisogna parlare della crisi, dell'aumento dei disoccupati, di cassa integrazione, del crollo della produzione industriale, del nostro reddito pro capite che è intanto il più basso d'Europa, al tredicesimo posto della classifica, seguito soltanto dalla Grecia e dalla Slovenia.
Noi corriamo il rischio e cerchiamo di non metterci troppo del nostro.
Appena lunedì scorso Papi, durante la conferenza stampa di presentazione del G8 a Napoli: “La crisi (questa parola gli deve essere scappata) si abbatte anche sul fisco riducendo le entrate dello stato che per il 2009 potrebbero soffrire un calo di 37 miliardi di euro”.
Subito dopo il Tremonti, il giorno successivo martedì, ha invece smentito il Papi affermando che l'andamento delle entrate fiscali è in linea con le previsioni. Il ministro ha poi spiegato che il calo di 37 miliardi, annunciato ieri dal Papi, “compara la situazione presente con quella vecchia ma molto è cambiato”. Traduzione, quella “cosa” da alla testa e spesso non ricorda quello che dice.
In attesa che la Banda del buco si metta d’accordo, hanno firmato la manovra da “tre soldi” e per la famiglia “caparrato” il ticket. GPS

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