giovedì 23 giugno 2011
Incontri ravvicinati del terzo Pirla
Avevamo rimproverato il Renzi per sua gita ad Arcore senza essere stato accompagnato da Lele Mora. La stagione degli incontri ravvicinati l’aveva aperta il Scilipoti, poi la botta e via del Renzi e oggi siamo costretti a segnalarvi la patetica scenetta di ieri alla camera dei deputati, durante il dibattito sulla verifica di maggioranza. Il Di Pietro e Berlusconi, uno accanto all’altro, parlano fitto fitto in aula.
Subito dopo il colloquio il leader di Idv, sempre più il Beato Antonio da Montenero di Bisaccia
ha attaccato ferocemente il “caimano”?, lo “Sporco corruttore politico”, “il piduista ,” il “mafioso”?
No, No se l’è presa con il Pd, che accusa di non fare abbastanza per creare un'alternativa a Papi. Questi i fatti, la dietrologia la lasciamo ad altri. Noi non sappiamo cosa si sono detti e sinceramente non ce ne frega una mazza, ma condividiamo i “che ci azzecca” incazzati dei militanti dell’Idv su quella scenetta che a tutti è apparsa più un incontro ravvicinato del terzo Pirla. GPS
Subito dopo il colloquio il leader di Idv, sempre più il Beato Antonio da Montenero di Bisaccia
ha attaccato ferocemente il “caimano”?, lo “Sporco corruttore politico”, “il piduista ,” il “mafioso”?
No, No se l’è presa con il Pd, che accusa di non fare abbastanza per creare un'alternativa a Papi. Questi i fatti, la dietrologia la lasciamo ad altri. Noi non sappiamo cosa si sono detti e sinceramente non ce ne frega una mazza, ma condividiamo i “che ci azzecca” incazzati dei militanti dell’Idv su quella scenetta che a tutti è apparsa più un incontro ravvicinato del terzo Pirla. GPS
mercoledì 22 giugno 2011
Arriva la 4a edizione di “Mugello Dance Experience” a Palazzuolo sul Senio
Anche quest’anno, dopo il successo delle precedenti edizioni, il “Mugello Dance Experience” giunto alla 4a edizione animerà ben quattro affascinanti luoghi nel territorio Toscano, da Palazzuolo sul Senio a San Piero a Sieve fino a Scarperia, oltre al Museo Nazionale del Bargello in Firenze!
Spettacoli di danza e balletto, stage, workshop e manifestazioni collaterali saranno proposti fra fine giugno a tutto luglio nelle più incantevoli piazze di Palazzuolo sul Senio, Scarperia e San Piero a Sieve, con l'idea di prospettare un nuovo modello di "fare cultura" - una rete di collaborazioni attraverso il vincente connubio tra il Florence Dance Center, il Comune e la Proloco di Palazzuolo sul Senio, il Comune e la Proloco di San Piero a Sieve e il Comune e la Proloco di Scarperia, con il contributo della Regione Toscana e della Provincia di Firenze.
Il territorio del Mugello, con suoi paesaggi suggestivi, è una cornice ideale per ospitare l'arte in genere e lo spettacolo dal vivo in particolare. E' anche un ambiente ideale per prendersi cura del proprio corpo praticando del movimento salutare, di cui i partecipanti a Mugello Dance Experience hanno potuto fruire, in una vera "full immersion" nel clima di bellezza rigenerante e nell'equilibrio della natura circostante. (fonte Comune di Palazzuolo sul Senio)
A Palazzuolo sul Senio le performance, gli spettacoli di danza classica e contemporanea, le mostre, ecc. di "Mugello Dance Experience" si terranno dal 24 al 26 Giugno 2011
Per tutti gli spettacoli in programma e per saperne di più QUI GPS
Il territorio del Mugello, con suoi paesaggi suggestivi, è una cornice ideale per ospitare l'arte in genere e lo spettacolo dal vivo in particolare. E' anche un ambiente ideale per prendersi cura del proprio corpo praticando del movimento salutare, di cui i partecipanti a Mugello Dance Experience hanno potuto fruire, in una vera "full immersion" nel clima di bellezza rigenerante e nell'equilibrio della natura circostante. (fonte Comune di Palazzuolo sul Senio)
A Palazzuolo sul Senio le performance, gli spettacoli di danza classica e contemporanea, le mostre, ecc. di "Mugello Dance Experience" si terranno dal 24 al 26 Giugno 2011
Per tutti gli spettacoli in programma e per saperne di più QUI GPS
martedì 21 giugno 2011
Incredibile! Svelati i piani segreti di Bossi contro Papi
Speriamo di fare finalmente contenti i legaioli incazzati dal dopo di Pontida e non venite più a dire che non vi vogliamo bene. Oggi grazie alla rubrica Bonsai di Sebastiano Messina siamo in grado di svelarvi il “piano dettagliatissimo” del Bossi per mettere definitivamente KO il Papi.
“Più che un ultimatum, quello di Pontida sembra una lista della spesa (e infatti c'è pure il latte). Entro due settimane vogliamo questo, entro un mese reclamiamo quest'altro, entro l'anno pretendiamo quest'altro ancora. A questo punto, la vera domanda è: cosa farà Bossi, se Berlusconi non obbedirà? Nulla, secondo qualcuno. Non è così.
D'accordo, il leader della Lega non ha nessuna intenzione di far cadere il governo: non gli conviene. (perchè vince la sinistra).
Però ha già un piano dettagliatissimo per costringere il premier a fare quello che dice lui.
Prima gli righerà la macchina blindata con un chiodo, poi lo sveglierà alle tre di notte imitandola voce della Minetti, quindi gli incollerà a tradimento dietro le spalle il cartello "Asino", gli infilerà in tasca una fialetta puzzolente, gli metterà 50 gocce di lassativo nello champagne...”
Prodigioso, “il piano” funziona e si segnalano già i primi segni di smottamento. Nel corso della notte è stato raggiunto l’accordo fra Pdl e Lega sui trasferimenti dei ministeri: “Li conserverà Alemanno nel freezer perchè non imputridiscano ulteriormente”. Contenti!!! E adesso continuate pure con i cori ma una certa ora a letto. (La vignetta di Maramotti Unità di oggi)GPS
“Più che un ultimatum, quello di Pontida sembra una lista della spesa (e infatti c'è pure il latte). Entro due settimane vogliamo questo, entro un mese reclamiamo quest'altro, entro l'anno pretendiamo quest'altro ancora. A questo punto, la vera domanda è: cosa farà Bossi, se Berlusconi non obbedirà? Nulla, secondo qualcuno. Non è così.
D'accordo, il leader della Lega non ha nessuna intenzione di far cadere il governo: non gli conviene. (perchè vince la sinistra).
Però ha già un piano dettagliatissimo per costringere il premier a fare quello che dice lui.
Prima gli righerà la macchina blindata con un chiodo, poi lo sveglierà alle tre di notte imitandola voce della Minetti, quindi gli incollerà a tradimento dietro le spalle il cartello "Asino", gli infilerà in tasca una fialetta puzzolente, gli metterà 50 gocce di lassativo nello champagne...”
Prodigioso, “il piano” funziona e si segnalano già i primi segni di smottamento. Nel corso della notte è stato raggiunto l’accordo fra Pdl e Lega sui trasferimenti dei ministeri: “Li conserverà Alemanno nel freezer perchè non imputridiscano ulteriormente”. Contenti!!! E adesso continuate pure con i cori ma una certa ora a letto. (La vignetta di Maramotti Unità di oggi)GPS
Ian Plant, scatti di lunga esposizione
Il fotografo Ian Plant ha trascorso gli ultimi quattro anni ad esplorare luoghi remoti e pericolosi. Ha percorso, spesso a piedi e di notte, migliaia di chilometri in lungo e in largo il Nord e del Sud America.
"Sono stato a Death Valley, dove se ti perdi il caldo ti uccide in poche ore", ha spiegato.
Ian, per evocare la magia dietro le sue scene surreali, utilizza sorgenti di luce diverse e tecniche di lunga esposizione.
I risultati sono notevoli. Sopra abbiamo un fantastico arcobaleno su un bosco di alberi nani nella Laguna Torre delParco Nazionale Los Glaciares, Patagonia, Argentina.
In mezzo un arco in pietra arenaria rossa della Valle del Fuoco, Nevada, ottenuto dopo un'ora di esposizione per catturare il movimento del cielo.
Infine il Torres del Paine National Park in Cile immerso nella luce dell'alba.
Ancora una ricca galleria di scatti di Ian Plant nel suo sito QUI GPS
"Sono stato a Death Valley, dove se ti perdi il caldo ti uccide in poche ore", ha spiegato.
Ian, per evocare la magia dietro le sue scene surreali, utilizza sorgenti di luce diverse e tecniche di lunga esposizione.
I risultati sono notevoli. Sopra abbiamo un fantastico arcobaleno su un bosco di alberi nani nella Laguna Torre delParco Nazionale Los Glaciares, Patagonia, Argentina.
In mezzo un arco in pietra arenaria rossa della Valle del Fuoco, Nevada, ottenuto dopo un'ora di esposizione per catturare il movimento del cielo.
Infine il Torres del Paine National Park in Cile immerso nella luce dell'alba.
Ancora una ricca galleria di scatti di Ian Plant nel suo sito QUI GPS
lunedì 20 giugno 2011
Marcondiro'ndero, chi ci salverà? Ci salverà Brunetta......
Nella quinta potenza del mondo, dopo il carnevale di Pontida, s’ inasprisce la guerra dei “trasferimenti” dei ministeri. Da una parte “Tre ministeri a Monza”, allora anche i Terun ne vogliono tre, uno a Napoli, l'altro a Bari ed il terzo a Reggio Calabria. I Legaioli bolognesi, dopo la trombatura elettorale, vogliono regalare alla città il ministero dell’istruzione, intanto il Veneto si mette in coda. L’appetito vien mangiano, è di oggi la rivendicazione del Sindaco di Capo Passero in Sicilia che rivendica, giustamente se non lì dove, il Ministero della Passera. Non osiamo pensare quando arriveranno le rivendicazioni di Orgia vicino a Siena e quelle di Godo in provincia di Ravenna, speriamo che Casadio fermi almeno queste ultime.
Dall’altra l’Alemanno e Sora Polverini, dopo l’abiura del piatto del porco ladrone, a far barricate perchè si accorgono solo oggi che: “saremmo un governo sotto ricatto”.
Ma i Beluscones sembrano tronfi e depressi, dopo il “Papi aveva già firmato il documento, poi si è cagato sotto” fa sbandare.
Infine, finalmente arriva il salvatore, un pò come a volte succede a Luordes.
"Fuori discussione il trasferimento dei ministeri al nord", ''Non si sta parlando di trasferimento di ministeri al nord'', lo ha detto ieri il Brunetta ( l'ultimo pezzo da 90 che hanno rimasto nel PDL) a margine dell'assemblea dell'Unione Industriale di Torino. Marcondiro'ndero, siamo salvi. GPS
Dall’altra l’Alemanno e Sora Polverini, dopo l’abiura del piatto del porco ladrone, a far barricate perchè si accorgono solo oggi che: “saremmo un governo sotto ricatto”.
Ma i Beluscones sembrano tronfi e depressi, dopo il “Papi aveva già firmato il documento, poi si è cagato sotto” fa sbandare.
Infine, finalmente arriva il salvatore, un pò come a volte succede a Luordes.
"Fuori discussione il trasferimento dei ministeri al nord", ''Non si sta parlando di trasferimento di ministeri al nord'', lo ha detto ieri il Brunetta ( l'ultimo pezzo da 90 che hanno rimasto nel PDL) a margine dell'assemblea dell'Unione Industriale di Torino. Marcondiro'ndero, siamo salvi. GPS
domenica 19 giugno 2011
L' immagine della svolta epocale oggi a Pontida
E’ da una settimana intera che i “giornalisti lecchini di Roma padrona” evocavano la fatidica Ora X dalla carnevalata sul Sacro pratone di Pontida.
“Quegli stronzi di giornalisti” che raccontano frottole sulle masse padane sempre più incazzate.
Nonostante un Bossi sempre più rintronato e incomprensibile, da Pontida la svolta epocale è giunta: Papi fa schifo, questo governo fa ribrezzo. Restiamo in questo governo.
Per tutti i legaioli è arrivato il solenne momento di mettere la mano sui... e cantare il Va Pensiero. GPS
“Quegli stronzi di giornalisti” che raccontano frottole sulle masse padane sempre più incazzate.
Nonostante un Bossi sempre più rintronato e incomprensibile, da Pontida la svolta epocale è giunta: Papi fa schifo, questo governo fa ribrezzo. Restiamo in questo governo.
Per tutti i legaioli è arrivato il solenne momento di mettere la mano sui... e cantare il Va Pensiero. GPS
sabato 18 giugno 2011
Una voce nel deserto
«Pronto? Volevo portarvi un saluto di governo...». E’ la voce di Papi, il presidente del Consiglio, al telefono con il Nucara che gli ha organizzato un convegno in Calabria. Ma la sala è vuota.
La manifestazione, è finita e stanno spegnendo le luci. È rimasto solo qualche tecnico che sta smontando gli impianti audio, e quei “bastardi” del Tg3 che immortalano la burattinata e ci fanno pure un video QUI.
A Papi comunque risponde Nucara che poi gli passa subito un avvocato della Fondazione John Motta: la Fondazione italo-americana vicina all'esponente repubblicano e promotrice dell'incontro. Ma nessuno ha il coraggio di dire che la sua è una voce nel deserto.
Certo che affidarsi ad un Nucara bisogna proprio avere l’acqua alla gola. GPS
La manifestazione, è finita e stanno spegnendo le luci. È rimasto solo qualche tecnico che sta smontando gli impianti audio, e quei “bastardi” del Tg3 che immortalano la burattinata e ci fanno pure un video QUI.
A Papi comunque risponde Nucara che poi gli passa subito un avvocato della Fondazione John Motta: la Fondazione italo-americana vicina all'esponente repubblicano e promotrice dell'incontro. Ma nessuno ha il coraggio di dire che la sua è una voce nel deserto.
Certo che affidarsi ad un Nucara bisogna proprio avere l’acqua alla gola. GPS
venerdì 17 giugno 2011
E’ arrivata la mossa per Concita, con buona pace di tutti cazzari
Con buona pace di tutti gli avvoltoi cazzari già sull’osso a biascicare fiele e spargere sterco,
la “mossa” che chiedevamo per Concita è arrivata dal Blog di Civati:
Caro Pippo,
ti ringrazio per la telefonata che abbiamo appena avuto, duranta la quale ho avuto modo di fugare i tuoi dubbi sull'ipotetico cambio di direzione all'Unità.
Ritengo utile condividere il senso della telefonata con i tuoi lettori.
Come ti ho detto, all'Unità non esiste alcuna opera di normalizzazione nei confronti di Concita né da parte mia né da parte del PD.
Insieme a Concita abbiamo vissuto tre anni difficili e condiviso il progetto di rilancio del giornale che ha portato l'Unità sulle nuove piattaforme tecnologiche e all'equilibrio finanziario.
E condivido la soddisfazione di Concita, più volte da lei ribadita in seguito ai risultati elettorali e allo sdegno finalmente montante nella società italiana.
Se qualcosa cambierà all'Unità sarà anche per dare spazio alle sue legittime aspirazioni e, in ogni caso, come editore continuerò a tutelare il giornale come luogo di confronto e dibattito per quanti vogliono contribuire alla ricostruzione del Paese dopo il ventennio di berlusconismo e per chi vuole partecipare alla definizione dell'identità e del progetto del Partito Democratico.
Un caro saluto, Renato Soru. GPS
la “mossa” che chiedevamo per Concita è arrivata dal Blog di Civati:
Caro Pippo,
ti ringrazio per la telefonata che abbiamo appena avuto, duranta la quale ho avuto modo di fugare i tuoi dubbi sull'ipotetico cambio di direzione all'Unità.
Ritengo utile condividere il senso della telefonata con i tuoi lettori.
Come ti ho detto, all'Unità non esiste alcuna opera di normalizzazione nei confronti di Concita né da parte mia né da parte del PD.
Insieme a Concita abbiamo vissuto tre anni difficili e condiviso il progetto di rilancio del giornale che ha portato l'Unità sulle nuove piattaforme tecnologiche e all'equilibrio finanziario.
E condivido la soddisfazione di Concita, più volte da lei ribadita in seguito ai risultati elettorali e allo sdegno finalmente montante nella società italiana.
Se qualcosa cambierà all'Unità sarà anche per dare spazio alle sue legittime aspirazioni e, in ogni caso, come editore continuerò a tutelare il giornale come luogo di confronto e dibattito per quanti vogliono contribuire alla ricostruzione del Paese dopo il ventennio di berlusconismo e per chi vuole partecipare alla definizione dell'identità e del progetto del Partito Democratico.
Un caro saluto, Renato Soru. GPS
Aggiornamento sabato 18 giugno
Una mossa per Concita
Sta circolando in rete la “mostruosa” notizia delle dimissioni di Concita De Gregorio dalla redazione dell’ "l'Unità".
A lanciarla per prima è stato "Lettera43", prima di incazzarci, aspettiamo di verificare che la notizia non sia una bufala.
Comunque c’è qualcosa di strano, nessuna grande testata ha dato ancora la notizia, ne
c’è stata alcuna dichiarazione pubblica del direttore, né una dal giornale e del PD che già si prende la colpa.
Vogliamo darci una mossa a chiarire?
Casini a rischio falò
Questa mania del Casini di fare il Muzio Scevola diventa cosa curiosa e pericolosa.
Ci aveva provato ''a mettere la mano sul fuoco per l'innocenza di Cuffaro”, il Totò è da mesi in carcere con una condanna definitiva per mafia.
Ci aveva provato ''a mettere la mano sul fuoco per l'innocenza di Cuffaro”, il Totò è da mesi in carcere con una condanna definitiva per mafia.
Ieri il Casini ci ripicchia. Scandalo P4, sul braccio destro di Papi Gianni Letta, lui che ti fa , garantisce: “è una persona onesta”. Metterei (aridaiie) “la mano sul fuoco” … anzi, non una, “tutte e due” …. mi voglio rovinare.
Va a finire che al Casini "moncherino" gli tocca di fare il Grande Centro senza le mani. GPS
giovedì 16 giugno 2011
Meno male che Stracquadanio c’è
E’ inutile perdersi nella marea delle analisi sulla causa delle sconfitte elettorali dei Berluscones alle ultime elezioni.
Finalmente la luce ce la porta l’onorevole Stracquadanio, quello della protesi, e taglia subito la testa al toro:
“Perché noi non vinciamo? Per forza hanno vinto i blogger, è così perchè noi lavoriamo e quelli di sinistra non fanno un cazzo se non stare davanti al computer”.
Se fosse vero noi un bacetto al nostro Stracquadanio lo daremmo. Ma purtroppo crediamo che abbia ragione Maria Novella Oppo che oggi ci fa notare:
Finalmente la luce ce la porta l’onorevole Stracquadanio, quello della protesi, e taglia subito la testa al toro:
“Perché noi non vinciamo? Per forza hanno vinto i blogger, è così perchè noi lavoriamo e quelli di sinistra non fanno un cazzo se non stare davanti al computer”.
Se fosse vero noi un bacetto al nostro Stracquadanio lo daremmo. Ma purtroppo crediamo che abbia ragione Maria Novella Oppo che oggi ci fa notare:
il povero Stracquadanio, con tutto il da fare che a imperversare nei salotti televisivi per impedire agli altri di parlare, è chiaro che poi non trova il tempo di vincere nè le elezioni, nè i referendum. GPS
Oddio, ci siamo persi il PDL
Se c’è nebbia fitta in Padania in attesa del miracolo sul Pratone di Pontina con l’acqua benedetta del Dio PO, pare che neanche a “Roma ladrona” non se la passano poi tanto bene.
Un segnale preoccupante ci viene ieri dal Secolo d’Italia che sbatte in prima pagina un amletico interrogativo per una idea galattica: ”E se facessimo un partito di centro destra?”.
Mitica idea!
Un segnale preoccupante ci viene ieri dal Secolo d’Italia che sbatte in prima pagina un amletico interrogativo per una idea galattica: ”E se facessimo un partito di centro destra?”.
Mitica idea!
Poi siamo stati presi da un dubbio inquietante e abbiamo cercato su Google.
E adesso, chi glielo va a dire al Marcello De Angelis e a quelli del Secolo d’Italia che su Wikipedia c’è scritto che il PDL esiste già? GPS
E adesso, chi glielo va a dire al Marcello De Angelis e a quelli del Secolo d’Italia che su Wikipedia c’è scritto che il PDL esiste già? GPS
mercoledì 15 giugno 2011
Beato Antonio da Montenero di Bisaccia
Come avrete potuto notare il vento del quorum ha avuto effetti collaterali e reazioni imprevedibili. Chi ha festeggiato e brindato, chi ha pianto, chi ha fatto conto di niente, chi l'ha presa bene, chi (succede nella Valle del Senio) ha giurato che da ora va a caccia dello struzzo molliccio, ecc.
Pensavamo di non esserci persi niente, ma quando abbiamo sentito suonare le parole del Di Pietro, colpito da un’improvvisa metamorfosi buonista sulla via del quorum, abbiamo subito pensato che fosse cascato dal trattore.
Ma il novello Beato Antonio da Montenero di Bisaccia con quel “non possiamo chiedere le dimissioni del governo solo in nome dei referendum”, “perché non vogliamo strumentalizzare questa vittoria”, oltre a farci venire il latte alle ginocchia ci ha convinto che ha perso una occasione per stare zitto,
Voler a tutti i costi fare la pipi nel corso della festa, non sta bene, è fuori luogo e soprattutto appare una maldestra ed irritante operazione di “bastian contrario”, insomma una furbata da 4 soldi.
E’ troppo se chiediamo ai vertici del centrosinistra che non è più la stagione di sbavare per partecipare ad una puntata di Italia’s got talent, per battere il Principe dei Venti? GPS
Pensavamo di non esserci persi niente, ma quando abbiamo sentito suonare le parole del Di Pietro, colpito da un’improvvisa metamorfosi buonista sulla via del quorum, abbiamo subito pensato che fosse cascato dal trattore.
Ma il novello Beato Antonio da Montenero di Bisaccia con quel “non possiamo chiedere le dimissioni del governo solo in nome dei referendum”, “perché non vogliamo strumentalizzare questa vittoria”, oltre a farci venire il latte alle ginocchia ci ha convinto che ha perso una occasione per stare zitto,
Voler a tutti i costi fare la pipi nel corso della festa, non sta bene, è fuori luogo e soprattutto appare una maldestra ed irritante operazione di “bastian contrario”, insomma una furbata da 4 soldi.
E’ troppo se chiediamo ai vertici del centrosinistra che non è più la stagione di sbavare per partecipare ad una puntata di Italia’s got talent, per battere il Principe dei Venti? GPS
martedì 14 giugno 2011
Le sberle rintronano l’Alberto da Giussano
La nuova sberla dei referendum pare abbia particolarmente colpito i legaioli, tanto che
i vertici si sono riuniti immediatamente nella sede di via Bellerio, a Milano, non appena si è diffusa la notizia che quorum aveva ampiamente raggiunto il 57% e la plateale vittoria dei sì, su tutti e quattro i quesiti era cosa fatta.
Lo scombussolamento lo spiega subito il Calderoli: “Alle Amministrative, due settimane fa, abbiamo preso la prima sberla, ora con il referendum è arrivata la seconda sberla e non vorrei che quella di prendere sberle diventasse un’abitudine”. Il Maroni rincara la dose:”Per noi tirare a campare vuol dire tirare le cuoia”.
Il garbuglio è totale, a spaventare il Carroccio è soprattutto la delusione della base, l'alta percentuale di votanti, nonostante l’ "andate al mare" dell’Umberto e il fiasco totale su quasi tutti fronti.
L’Alberto da Giussano dopo l’afflosciamento dello spadone sembra svampito, bollito e lesso al punto giusto da non sapere più che cacchio fare.
Prima è stato venduto al Papi (tutta la storia che nessuno racconta Qui) ora rischia di giocarsi pure il Sole delle Alpi.
Ma la domanda delle 100 pistole resta: Come se ne esce dall’amplesso dei due rintronati (B&B) che si tengono vicendevolmente per le palle nel gioco delle parti e non ne azzeccano più una?.
Per evitare il tracollo i vertici legaioli hanno rimandato tutto a domenica al Sacro Pratone di Pontida. Nell’attesa il Bossi avvisa il popolo padano:“Ce l’hanno messo nel quorum”. Quindi? GPS
i vertici si sono riuniti immediatamente nella sede di via Bellerio, a Milano, non appena si è diffusa la notizia che quorum aveva ampiamente raggiunto il 57% e la plateale vittoria dei sì, su tutti e quattro i quesiti era cosa fatta.
Lo scombussolamento lo spiega subito il Calderoli: “Alle Amministrative, due settimane fa, abbiamo preso la prima sberla, ora con il referendum è arrivata la seconda sberla e non vorrei che quella di prendere sberle diventasse un’abitudine”. Il Maroni rincara la dose:”Per noi tirare a campare vuol dire tirare le cuoia”.
Il garbuglio è totale, a spaventare il Carroccio è soprattutto la delusione della base, l'alta percentuale di votanti, nonostante l’ "andate al mare" dell’Umberto e il fiasco totale su quasi tutti fronti.
L’Alberto da Giussano dopo l’afflosciamento dello spadone sembra svampito, bollito e lesso al punto giusto da non sapere più che cacchio fare.
Prima è stato venduto al Papi (tutta la storia che nessuno racconta Qui) ora rischia di giocarsi pure il Sole delle Alpi.
Ma la domanda delle 100 pistole resta: Come se ne esce dall’amplesso dei due rintronati (B&B) che si tengono vicendevolmente per le palle nel gioco delle parti e non ne azzeccano più una?.
Per evitare il tracollo i vertici legaioli hanno rimandato tutto a domenica al Sacro Pratone di Pontida. Nell’attesa il Bossi avvisa il popolo padano:“Ce l’hanno messo nel quorum”. Quindi? GPS
lunedì 13 giugno 2011
Dopo i referendum, l’hanno presa bene ma a noi non rimane che il lancio di monetine
Ci hanno fatto votare a metà giugno.
Ci hanno costretto a spendere 300 milioni in più per non associare i referendum alle Amministrative.
Hanno provato a far saltare il referendum sul nucleare con i mezzi più squallidi.
Hanno fatto di tutto perché nessuno venisse a sapere quando e come si votava.
Hanno minimizzato il significato del referendum, banalizzando l'istituto stesso delle consultazioni popolari.
Hanno sperato che il centrosinistra si facesse sorprendere dai soliti distinguo e dalle solite incertezze.
A quanto pare, hanno sbagliato. Parecchio, anche. (fonte Civati )
Hanno sbagliato? Manco per il c...., sentite la Santanchè, quella della bava alla bocca, del dito medio, la libera serva di Papi che cosa sta dichiarando:
“Ora sentiamo cosa dicono gli italiani perché il popolo va ascoltato. Se gli italiani hanno scelto così direi che siamo assolutamente in linea con il governo perché noi avevamo già abrogato quello che era la costruzione dei siti nucleari, per cui è un referendum che in parte era già stato fatto dal governo”.
Come vedete, “l’hanno presa bene” e Qui il video da vedere assolutamente.
Allora cara Santanchè, se la prende così, non ci resta altro che quel “ci tirano le monete”. GPS
Ci hanno costretto a spendere 300 milioni in più per non associare i referendum alle Amministrative.
Hanno provato a far saltare il referendum sul nucleare con i mezzi più squallidi.
Hanno fatto di tutto perché nessuno venisse a sapere quando e come si votava.
Hanno minimizzato il significato del referendum, banalizzando l'istituto stesso delle consultazioni popolari.
Hanno sperato che il centrosinistra si facesse sorprendere dai soliti distinguo e dalle solite incertezze.
A quanto pare, hanno sbagliato. Parecchio, anche. (fonte Civati )
Hanno sbagliato? Manco per il c...., sentite la Santanchè, quella della bava alla bocca, del dito medio, la libera serva di Papi che cosa sta dichiarando:
“Ora sentiamo cosa dicono gli italiani perché il popolo va ascoltato. Se gli italiani hanno scelto così direi che siamo assolutamente in linea con il governo perché noi avevamo già abrogato quello che era la costruzione dei siti nucleari, per cui è un referendum che in parte era già stato fatto dal governo”.
Come vedete, “l’hanno presa bene” e Qui il video da vedere assolutamente.
Allora cara Santanchè, se la prende così, non ci resta altro che quel “ci tirano le monete”. GPS
sabato 11 giugno 2011
venerdì 10 giugno 2011
Un galo senza cresta
Oggi, agli smemorati, voglio ricordare il duo B&B in quei tragici giorni di novembre 2010 a far la passerella sul Veneto, sconvolto e piegato dalla terribile alluvione.
Nell’occasione e per portare conforto alle popolazioni alluvionate il Bossi dixit: “Eravamo presi dalle beghe di palazzo, siamo qui a prendere un po’ d’aria fresca” e già l’impostazione del pic nic fuori porta non prometteva niente di buono.
Il tempo passa e dalla seria come è andata a finire, in questi giorni la stampa ci informa che il “Ghe pensi mi” con il Bossi legaiolo che gli tiene sempre aperto il sacco:
Per i rimborsi agli alluvionati, 150 milioni di euro e non uno di più. Erano 300 in totale messi a disposizione dal governo a novembre. Visto e sottoscritto: il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi.
Con una semplice ordinanza, con un “zac” netto si dimezzano i fondi per i rimborsi alle famiglie e imprese colpite.
Ma, in questa commedia veneta, quando il taglio viene reso pubblico nessuno sa niente e tutti cadono dalle nuvole. Pure lo Zaia fa lo gnorri:”È una decisione unilaterale di Berlusconi”. Ottimo scaribarile, ma poi se si va a vedere in fondo all’ordinanza c’e scritto (neanche tanto in piccolo come fanno le assicurazioni): “di concerto con la Regione”. Insomma anche lo Zaia entra nella lista dei “a sua insaputa”. Un’altro galo senza cresta. GPS
Nell’occasione e per portare conforto alle popolazioni alluvionate il Bossi dixit: “Eravamo presi dalle beghe di palazzo, siamo qui a prendere un po’ d’aria fresca” e già l’impostazione del pic nic fuori porta non prometteva niente di buono.
Il tempo passa e dalla seria come è andata a finire, in questi giorni la stampa ci informa che il “Ghe pensi mi” con il Bossi legaiolo che gli tiene sempre aperto il sacco:
Per i rimborsi agli alluvionati, 150 milioni di euro e non uno di più. Erano 300 in totale messi a disposizione dal governo a novembre. Visto e sottoscritto: il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi.
Con una semplice ordinanza, con un “zac” netto si dimezzano i fondi per i rimborsi alle famiglie e imprese colpite.
Ma, in questa commedia veneta, quando il taglio viene reso pubblico nessuno sa niente e tutti cadono dalle nuvole. Pure lo Zaia fa lo gnorri:”È una decisione unilaterale di Berlusconi”. Ottimo scaribarile, ma poi se si va a vedere in fondo all’ordinanza c’e scritto (neanche tanto in piccolo come fanno le assicurazioni): “di concerto con la Regione”. Insomma anche lo Zaia entra nella lista dei “a sua insaputa”. Un’altro galo senza cresta. GPS
giovedì 9 giugno 2011
A Ravenna il PDL apre la caccia alle streghe
Ouidad Bakkali e Martina Monti, rispettivamente 25 e 22 anni, sono i volti più giovani della nuova giunta comunale di Ravenna (foto a lato).
Il Sindaco Matteucci del PD, riconfermato alle ultime elezioni, ha voluto questi due nuovi e giovani assessori per mantenere fede ad un impegno preso in campagna elettorale: “largo ai giovani di volontà e talento” e così ha fatto.
Infatti su 9 assessori, 4 sono le conferme e 5 i volti nuovi con età media di 31 anni.
Ora vi avevo già accennato che tipo di Berluscones ci sono capitati da queste parti.
Quelli che “Il Pdl darà spazio ai giovani nella formazione delle liste, vogliamo dare un segnale forte di cambiamento, dobbiamo avere il coraggio anche di scelte forti” e poi candidano il Foschini di anni 74, trovato abbandonato nei pressi del Mausoleo di Teodorico, che pretende di vincere ma si ferma al 21,5% con un secco – 12% rispetto alle regionale del 2008. Manco con le batoste più dure a questi smuovono un pò di ragionevole buon senso.
Con il consenso in caduta libera, sentite un pò che tipo di polemica sono capaci di montare questo clan di beceri, contro il “giovanilismo” di Matteucci ma soprattutto contro la giovane assessora Bakkali.
E’ Necessaria una premessa.
Ouidad Bakkali è arrivata a Casal Borsetti quando aveva un anno. A sei si è trasferita con la famiglia a Ravenna dove ha frequentato tutte le scuole: le elementari Randi, le medie Ricci-Muratori e il liceo linguistico Alighieri. Ha conseguito la laurea triennale in Scienze Internazionali e Diplomatiche a Forlì e sta frequentando il corso magistrale in Cooperazione, Sviluppo e Diritti umani a Bologna. Dal 2004 collabora inoltre con il Parlamento europeo giovani e conosce perfettamente inglese, spagnolo, francese ed arabo, oltre all'italiano.
Ouidad è una giovane donna di origini straniere con doppia cittadinanza, marocchina e italiana.
Ora ad una giovane che si appresta a cimentarsi con una delega importante come la cultura e pubblica istruzione in una città come Ravenna, poi criticare che manca di esperienza, poi mettere in discussione la sua preparazione, avere dubbi sulla capacità di decisione ecc. Invece il gruppo del Pdl, ovvero il clan dei beceri, ma per l’occasione forse è meglio “Ku Klux Klan”, cosa vomita:
«E’ proprio il simbolo che rappresenta a essere preoccupante: il rischio è quello di una politica culturale che continui a guardare solo ed esclusivamente all'interculturalità ma che non tenga conto della tradizione culturale della nostra città. Questo inquadramento nel multiculturalismo rischia di diventare l’azzeramento dei nostri valori, della nostra identità delle nostre radici ..”
Ve lo immaginate il lavoro della povera Bakkali che svanga le nostre radici e azzera e i Valori del Papi?
In verità si tratta di una vera e propria “caccia alle streghe”, penosa, zotica e razzista. A quando “il partito dell’amore” erutterà il ripristino della schiavitù e l’ infibulazione del clitoride? GPS
Il Sindaco Matteucci del PD, riconfermato alle ultime elezioni, ha voluto questi due nuovi e giovani assessori per mantenere fede ad un impegno preso in campagna elettorale: “largo ai giovani di volontà e talento” e così ha fatto.
Infatti su 9 assessori, 4 sono le conferme e 5 i volti nuovi con età media di 31 anni.
Ora vi avevo già accennato che tipo di Berluscones ci sono capitati da queste parti.
Quelli che “Il Pdl darà spazio ai giovani nella formazione delle liste, vogliamo dare un segnale forte di cambiamento, dobbiamo avere il coraggio anche di scelte forti” e poi candidano il Foschini di anni 74, trovato abbandonato nei pressi del Mausoleo di Teodorico, che pretende di vincere ma si ferma al 21,5% con un secco – 12% rispetto alle regionale del 2008. Manco con le batoste più dure a questi smuovono un pò di ragionevole buon senso.
Con il consenso in caduta libera, sentite un pò che tipo di polemica sono capaci di montare questo clan di beceri, contro il “giovanilismo” di Matteucci ma soprattutto contro la giovane assessora Bakkali.
E’ Necessaria una premessa.
Ouidad Bakkali è arrivata a Casal Borsetti quando aveva un anno. A sei si è trasferita con la famiglia a Ravenna dove ha frequentato tutte le scuole: le elementari Randi, le medie Ricci-Muratori e il liceo linguistico Alighieri. Ha conseguito la laurea triennale in Scienze Internazionali e Diplomatiche a Forlì e sta frequentando il corso magistrale in Cooperazione, Sviluppo e Diritti umani a Bologna. Dal 2004 collabora inoltre con il Parlamento europeo giovani e conosce perfettamente inglese, spagnolo, francese ed arabo, oltre all'italiano.
Ouidad è una giovane donna di origini straniere con doppia cittadinanza, marocchina e italiana.
Ora ad una giovane che si appresta a cimentarsi con una delega importante come la cultura e pubblica istruzione in una città come Ravenna, poi criticare che manca di esperienza, poi mettere in discussione la sua preparazione, avere dubbi sulla capacità di decisione ecc. Invece il gruppo del Pdl, ovvero il clan dei beceri, ma per l’occasione forse è meglio “Ku Klux Klan”, cosa vomita:
«E’ proprio il simbolo che rappresenta a essere preoccupante: il rischio è quello di una politica culturale che continui a guardare solo ed esclusivamente all'interculturalità ma che non tenga conto della tradizione culturale della nostra città. Questo inquadramento nel multiculturalismo rischia di diventare l’azzeramento dei nostri valori, della nostra identità delle nostre radici ..”
Ve lo immaginate il lavoro della povera Bakkali che svanga le nostre radici e azzera e i Valori del Papi?
In verità si tratta di una vera e propria “caccia alle streghe”, penosa, zotica e razzista. A quando “il partito dell’amore” erutterà il ripristino della schiavitù e l’ infibulazione del clitoride? GPS
mercoledì 8 giugno 2011
Per il rivoluzionario popolo padano è scoccata l’ora X, la penna biro
Siamo costretti a ritornare sulla quadra. Sia perchè sto cavolo di quadra nessuno la trova, sia perchè i legaioli, dopo la botta mai vista alle lezioni amministrative, fanno una fatica della madonna a riprendere la normale deambulazione e stavolta, siamo sicuri, non è grappa.
Dopo affannosi vertici e summit più o meno segreti, alla fine del girotondo si ritrovano sempre a mani vuote e la saccoccia vuota.
E il Bossi, una volta noto per il suo fiuto politico, sta perdendo colpi e anche naso gli fa cilecca.
Il grave sintomo si era già manifestato poco giorni prima dei ballottaggi alle ultime elezioni. L’ ex Celodurista, con la cortesia, la correttezza e l’ educazione che lo contraddistinguono si era rivolto ad un giornalista con tutto il suo poderoso istinto: “Tanto (i ballottaggi) li vinciamo, faccia di merda!”.
Ma quello che più terrorizza i Federali verdi più vicini al Bossi, oltre alla saccoccia vuota, il federalismo farlocco che si trovano fra le mani dopo anni di patacate e la perdita del fiuto del loro Bos, è cavolo porteranno il 19 giugno al tradizionale raduno nel "sacro pratone" di Pontida.
Il Calderoli, specialista in porcate, si era messo subito al lavoro.
Per il rivoluzionario popolo padano è scoccata l’ora X. Nel “sacro pratone”, niente blindati, fucili e baionette, niente secessioni e rivoluzioni, il nuovo orizzonte legaiolo è la penna biro, una firma per spostare un ministero.
Certo si vola un pò bassi ma senza il mitico fiuto è tutto in salita e almeno un “contentino” per calmare il popolo vichingo in fibrillazione e dimostrare che la Lega conta bisognava metterlo nel piatto che piange.
Ma ha rovinare la festa arriva un signore che di mestiere fa il ministro: "La proposta di legge di iniziativa popolare della Lega per trasferire i ministeri al nord è tutto tranne che una cosa seria. Direi che è una puttanata intercontinentale".
Parola del Galan, compagno di banco dello specialista di porcate e ora di puttanate. E’ il governo del fare Bellezza! (la vignetta di Staino sull'Unità di oggi) GPS
Dopo affannosi vertici e summit più o meno segreti, alla fine del girotondo si ritrovano sempre a mani vuote e la saccoccia vuota.
E il Bossi, una volta noto per il suo fiuto politico, sta perdendo colpi e anche naso gli fa cilecca.
Il grave sintomo si era già manifestato poco giorni prima dei ballottaggi alle ultime elezioni. L’ ex Celodurista, con la cortesia, la correttezza e l’ educazione che lo contraddistinguono si era rivolto ad un giornalista con tutto il suo poderoso istinto: “Tanto (i ballottaggi) li vinciamo, faccia di merda!”.
Ma quello che più terrorizza i Federali verdi più vicini al Bossi, oltre alla saccoccia vuota, il federalismo farlocco che si trovano fra le mani dopo anni di patacate e la perdita del fiuto del loro Bos, è cavolo porteranno il 19 giugno al tradizionale raduno nel "sacro pratone" di Pontida.
Il Calderoli, specialista in porcate, si era messo subito al lavoro.
Per il rivoluzionario popolo padano è scoccata l’ora X. Nel “sacro pratone”, niente blindati, fucili e baionette, niente secessioni e rivoluzioni, il nuovo orizzonte legaiolo è la penna biro, una firma per spostare un ministero.
Certo si vola un pò bassi ma senza il mitico fiuto è tutto in salita e almeno un “contentino” per calmare il popolo vichingo in fibrillazione e dimostrare che la Lega conta bisognava metterlo nel piatto che piange.
Ma ha rovinare la festa arriva un signore che di mestiere fa il ministro: "La proposta di legge di iniziativa popolare della Lega per trasferire i ministeri al nord è tutto tranne che una cosa seria. Direi che è una puttanata intercontinentale".
Parola del Galan, compagno di banco dello specialista di porcate e ora di puttanate. E’ il governo del fare Bellezza! (la vignetta di Staino sull'Unità di oggi) GPS
martedì 7 giugno 2011
Il vertice del nulla e la quadra
Dopo il vertice del nulla a Villa San Martino in quel di Arcore, tra i vertici dei Beluscones e quelli Legaioli, il Bossi solo stamattina ha dato finalmente la linea al popolo padano attraverso la “La Padania”:
“Sono Berlusconi e Tremonti a dover trovare la quadra”.
L’ex Celodurista è stato rassicurato da Papi che Ruby è la nipote di Mubarak, che il governo taglierà delle tasse per famiglie e imprese e Babbo Natale gli regalerà il federalismo. Il Trota che ha presenziato all’incontro a tali notizie è svenuto dall’entusiasmo. GPS
“Sono Berlusconi e Tremonti a dover trovare la quadra”.
L’ex Celodurista è stato rassicurato da Papi che Ruby è la nipote di Mubarak, che il governo taglierà delle tasse per famiglie e imprese e Babbo Natale gli regalerà il federalismo. Il Trota che ha presenziato all’incontro a tali notizie è svenuto dall’entusiasmo. GPS
lunedì 6 giugno 2011
May Day, May Day, Angelinooo!!!
Dopo la débâcle elettorale alle elezioni amministrative per i berluscones pare proprio che una sfiga tiri l’altra.
L’ Angelino, quello eletto segretario dal Primario senza “infiltrati”, (è così che chiamano le loro primarie) non ancora seduto sulla poltrona si è trovato nel suo iPad un messaggio urgente da Arcore. Niente video alla Bid Laden perchè il cerone era colato ma un semplice mp3 dal titolo: May Day, May Day, Angelinooo!!!.
Una voce rantolosa e rauca ripeteva maniacalmente: Pd 29,2 per cento, Pdl 27,5 per cento.
Dopo lo smarrimento iniziale anche l’ Angelino che si aspettava il solito ”fammi un nuovo lodo”, ha compreso che si trattava dell’ ultimo sondaggio (Ipsos).
I Dati in possesso di Papi, per la prima volta, confermano che il Partito democratico sorpassa il Popolo delle libertà.
Non solo, sulla popolarità dei leader, il Berlusconi crolla al 26,9 per cento mentre cresce quella del leader democratico Pier Luigi Bersani al 45 per cento.
La mazzata arriva poi dalla forbice tra le due coalizioni che vede lo schieramento trainato dal Pd in vantaggio di 9 punti rispetto a quello Pdl e Lega che arranca attorno al 10 per cento. Un vantaggio che, nel caso in cui il “Terzo Polo” si schierasse col Pd, Sel, Idv, salirebbe addirittura a 17 punti percentuale.
Infine aggiungete l’ aumento della percezione che la percentuale degli italiani alle urne il 12 e 13 giugno: “sarà tale da superare il quorum”. Come vedete le sfighe diventano come le noccioline.
A corte, anche se non hanno trovato ancora il tempo, il clima è da funerale e “Sua Immunità è disperato”. GPS
L’ Angelino, quello eletto segretario dal Primario senza “infiltrati”, (è così che chiamano le loro primarie) non ancora seduto sulla poltrona si è trovato nel suo iPad un messaggio urgente da Arcore. Niente video alla Bid Laden perchè il cerone era colato ma un semplice mp3 dal titolo: May Day, May Day, Angelinooo!!!.
Una voce rantolosa e rauca ripeteva maniacalmente: Pd 29,2 per cento, Pdl 27,5 per cento.
Dopo lo smarrimento iniziale anche l’ Angelino che si aspettava il solito ”fammi un nuovo lodo”, ha compreso che si trattava dell’ ultimo sondaggio (Ipsos).
I Dati in possesso di Papi, per la prima volta, confermano che il Partito democratico sorpassa il Popolo delle libertà.
Non solo, sulla popolarità dei leader, il Berlusconi crolla al 26,9 per cento mentre cresce quella del leader democratico Pier Luigi Bersani al 45 per cento.
La mazzata arriva poi dalla forbice tra le due coalizioni che vede lo schieramento trainato dal Pd in vantaggio di 9 punti rispetto a quello Pdl e Lega che arranca attorno al 10 per cento. Un vantaggio che, nel caso in cui il “Terzo Polo” si schierasse col Pd, Sel, Idv, salirebbe addirittura a 17 punti percentuale.
Infine aggiungete l’ aumento della percezione che la percentuale degli italiani alle urne il 12 e 13 giugno: “sarà tale da superare il quorum”. Come vedete le sfighe diventano come le noccioline.
A corte, anche se non hanno trovato ancora il tempo, il clima è da funerale e “Sua Immunità è disperato”. GPS
Il filosofo funambolo a spasso a 90 metri da terra su Pennabilli
Nella quindicesima edizione del Festival internazionale "Artisti in piazza" a Pennabilli, la celebre cittadina medievale in provincia di Rimini eletta a dimora da Tonino Guerra, Andrea Loreni è riuscito, sabato pomeriggio, a stabilire il nuovo record italiano della sua specialità.
E' stato uno spettacolo davvero straordinario quello di Andrea Loreni. A spasso, in bilico su un cavo lungo 250 metri, la distanza tra i due castelli di Penna e Bill, arrivando fino a 90 metri da terra, ha impiegato 20 minuti.Il numeroso pubblico in Piazza centrale e nelle vie del paese hanno seguito l'impresa col fiato sospeso e lo sguardo alzato su ogni passo dell’Andrea. Per saperne di più la galleria fotografica QUI e pure il Video QUI. GPS
venerdì 3 giugno 2011
I Referendum e Fanfulla da Lodi
Ve li ricordate i Berluscones e i Legaioli quando scrivevano e strombazzavano: Torna il nucleare in Italia. Una scelta giusta e coraggiosa. Il governo ha predisposto un piano di costruzione di centrali nucleari che sono una meraviglia e si punta a un mix composto da: 50% gas, petrolio, carbone pulito; 25% nucleare; 25% fonti rinnovabili. L’energia nucleare è attualmente uno dei modi più puliti, economici e sicuri per disporre di elettricità.
Ve li ricordate quando ci raccontavano che ''La riforma dei servizi pubblici locali che include anche la liberalizzazione del settore idrico è un provvedimento che va incontro alle esigenze dei cittadini e degli operatori”, una meraviglia. Mandando in scena l’indecente il doppio gioco legaiolo che da una parte facevano finta di non essere d’accordo e dall’altra il Calderoli firmava il decreto che obbliga la privatizzazione dei servizi idrici, con l'aggravante della fiducia sul decreto legge Ronchi.
Ve li ricordate quanto era bello e giusto “Il legittimo impedimento”, ovvero la 21° legge “ad Berlusconem”, ideato dall’ Angelino che ieri è stato promosso “segretario” dal Primario senza trucco e senza inganno, altro che primarie.
Bene, Berluscones e Legaioli oggi fanno gli gnorri, per evitare nuove sberle, virata a 180 gradi e nuova tattica: “Noi non abbiamo dato nessuna indicazione, abbiamo anzi dato assoluta libertà di scelta ai nostri elettori”.
Poi mettono le mani in avanti, affermando che i risultati della consultazione non avranno conseguenze sull'azione di governo.
Insomma, il governo del fare, legifera porcate in settori come l'energia, le privatizzazioni e la giustizia e oggi fa sapere che lui non c’entra niente e nasconde la mano.
Il 12 e il 13 giugno, per il governo dei furbetti, andremo dunque a votare per abrogare le leggi di "Fanfulla da Lodi", quello che, come ci narra la leggenda, ha fare il furbetto si becco la gonorrea. GPS
Ve li ricordate quando ci raccontavano che ''La riforma dei servizi pubblici locali che include anche la liberalizzazione del settore idrico è un provvedimento che va incontro alle esigenze dei cittadini e degli operatori”, una meraviglia. Mandando in scena l’indecente il doppio gioco legaiolo che da una parte facevano finta di non essere d’accordo e dall’altra il Calderoli firmava il decreto che obbliga la privatizzazione dei servizi idrici, con l'aggravante della fiducia sul decreto legge Ronchi.
Ve li ricordate quanto era bello e giusto “Il legittimo impedimento”, ovvero la 21° legge “ad Berlusconem”, ideato dall’ Angelino che ieri è stato promosso “segretario” dal Primario senza trucco e senza inganno, altro che primarie.
Bene, Berluscones e Legaioli oggi fanno gli gnorri, per evitare nuove sberle, virata a 180 gradi e nuova tattica: “Noi non abbiamo dato nessuna indicazione, abbiamo anzi dato assoluta libertà di scelta ai nostri elettori”.
Poi mettono le mani in avanti, affermando che i risultati della consultazione non avranno conseguenze sull'azione di governo.
Insomma, il governo del fare, legifera porcate in settori come l'energia, le privatizzazioni e la giustizia e oggi fa sapere che lui non c’entra niente e nasconde la mano.
Il 12 e il 13 giugno, per il governo dei furbetti, andremo dunque a votare per abrogare le leggi di "Fanfulla da Lodi", quello che, come ci narra la leggenda, ha fare il furbetto si becco la gonorrea. GPS
mercoledì 1 giugno 2011
Che la scoria sia con voi, si al referendum sul nucleare
Il tentativo di scippare il referendum sul nucleare è andato a buca. Il Governo delle baldracche atomiche che tentava di giocare sporco, con il recente decreto Omnibus, per evitare anche quello sul legittimo impedimento, ha preso un’altra sberla.
Le agenzia di stampa informano :
Sì al referendum sul nucleare. Lo ha deciso l'ufficio centrale elettorale presso la Corte di Cassazione.
In particolare, è stata accolta l'istanza presentata dal Pd volta a trasferire il quesito sulla nuova norma appena votata sul nucleare.
In pratica il referendum, il prossimo 12 e 13 giugno, si svolgerà sui commi 1 e 8 dell'articolo 5 del decreto omnibus.
Avanti di sberla in sberla direbbe il Maroni. Si al referendum, Si nella scheda.... e che la scoria sia con voi. GPS