martedì 19 aprile 2011

Baldracche atomiche

Il Governo delle baldracche atomiche ha deciso improvvisamente di fare una spericolata marcia indietro sul programma nucleare e ha inserito nella moratoria già prevista nel decreto legge omnibus, all’esame dell’aula del Senato, l’abrogazione di tutte le norme previste per la realizzazione di impianti nucleari nel Paese.
A questo punto il buon senso farebbe dire, ne hanno finalmente azzeccata una. Ma nel paese delle Baldracche atomiche c’è sempre il trucco.
Infatti pare che nei meandri “azzeccagarbugli” dell'emendamento conterrebbe anche l'effetto di tagliare il referendum sul nucleare in programma per giugno.

Ora il 12 e 13 giugno infatti si dovrebbe votare contro il nucleare, contro la privatizzazione dell’acqua e pure sul legittimo impedimento.

Il referendum sul nucleare per il centro destra è una partita persa ma soprattutto è quello che più motiva la gente ad andare a votare. Ci troviamo di fronte ad un vergognoso gioco di sponda, tolto il nucleare si cerca di depotenziare la consultazione e con l’inganno si vuol salvare il legittimo impedimento. GPS .

2 commenti:

Serse ha detto...

Non c' è limite alla spudoratezza dell' attuale governo, pur di accecare la mente del popolo.
Se questo è il modo di governare!
Vorrei vedere e sapere cosa ne sarà degli accordi con la Francia di Sarcozy; chi pagherà per la mancata realizzazione degli accordi sul nucleare?
A questo punto mi vien da pensare che sia tutto un imbroglio.

Anonimo ha detto...

Io non credo che ci abbiano rinunciato, hanno solo differito
la data di inizio delle opere, perché l'emotività dopo il disastro giapponese, non è utile per le prossime elezioni amministrative.