sabato 26 settembre 2009

Brunetta, cucù il tornello non c’è più

Ricordate le norme Anti-fannulloni del ministro Brunetta?
Ricordate le interviste nei vari salotti televisivi, i proclami, i sondaggi sotto i ministeri, gli spot davanti alle telecamere: «Colpirne uno per educarne cento”, “licenziare i “fannulloni”, “stanare i falsi malati, “chi rompe paga”, “ metto i tornelli”, “poliziotti panzoni”, ecc.
Ebbene quella che doveva essere la “rivoluzione totale” del Pubblico Impiego della “
Sono la Cuccarini del governo”, non c’è più. Cancellate dai suoi stessi compagni di merende del Governo.
Silenziosamente abrogata con un decreto legge pubblicato l'1 luglio (diventato la legge n.102/2009) la normativa 'antifannulloni' varata l'anno scorso dal ministro per la Pubblica Amministrazione Renato Brunetta, che prevedeva disposizioni penalizzanti per gli impiegati pubblici, tra le quali indennità di malattia ridotta, e fascia di reperibilità per i dipendenti in malattia estesa praticamente a tutta la giornata (con un'unica "ora d'aria" dalle 13 alle 14). (fonte repubblica.it)
Vediamo in concreto cosa prevede la legge n.102/2009 che ha riconvertito il Decreto Legge 78/2009, recante una serie di provvedimenti per la P.A. La complessità della legislazione rende complicato una corretta verifica. Proviamo a srotolare la matassa ingavagnata per cercare di capite chi gioca sporco.
L’articolo 23 della 102 recita: All'articolo 71 del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133, sono apportate le seguenti modificazioni:
1. le fasce di reperibilità dei lavoratori in malattia ritornando al vecchio orario compreso fra le ore 10-12 e fra le ore 17-19;
2. le assenze per malattia protratta per un periodo superiore a 10 giorni, il certificato giustificativo potrà essere rilasciato da un medico convenzionato con il S.S.N. (anziché solo dalle ASL);
3. abolizione del comma 5, art. 71, Legge 133/08 per cui si ritorna alle regole contrattuali per quanto concerne l’assenza collegata ai vari tipi di permessi e congedi esistenti quindi decadono le decurtazioni al salario accessorio;
4. i costi delle visite fiscali sono a carico delle aziende sanitarie locali e non più delle singole Amministrazioni.
Per i non credenti verificare QUI
Morale si conferma che avevamo ragione coloro che parlavamo di “Tanto rumore per nulla'". Con l'aggravante che dopo tanti annunci mediatici, non è in campo nessuna vera norma per far funzionare meglio la Pubblica amministrazione
Il Brunetta naturalmente smentisce, istericamente saltellando non fa altro che ripetere che “non è cambiato nulla” e conferma che è colpa degli “antitaliani golpisti”.
Peccato che ci sia una legge la 102/2009 a sbugiardarlo. GPS

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