venerdì 18 maggio 2007

Casola City


Ieri è stata una giornata giornataccia, prima Crimen Sollicitationis, poi Auto Blu e Silenzio si mafia decisamente così non si regge.
Oggi invece è una bella giornata: fresca aria di primavera, il dolce profumo d’erba tagliata nel giardino, la generosa scollatura della barista, tutti imput per volare alto, molto alto, dove non lo so ancora.
Partiamo dal buco nell’ozono che avviene ciclicamente durante la primavera nelle regioni polari, che produce il riscaldamento globale e relativo innalzamento degli oceani. Ci siamo documentati e con “calcotron” (miliardi d’operazioni in un decimo di secondo) abbiamo fatto un po’ di conti. Nel 2100 gli oceani cresceranno di 145,5 metri. Tranquilli, Casola potrà contare ancora di 49,50 metri sul livello del mare.
Tutto questo vorrà dire che la Vena del Gesso diventerà una grande scogliera, un po’ come l’Irlanda nella regione del Burren.
Ci dispiace per gli amici riolesi e castellani e tutto il resto, ma la natura a volte è molto crudele.
Lo scenario si fa interessante, Casola City assume una posizione strategica che dico nazionale, internazionale.
Borgo Rivola sarà il nostro porto canale, ma solo per ormeggi di barca a vela e Vip. Container e merci, saranno dirottate a Zattaglia, così imparano, pur essendo sul suolo casolano hanno sempre voluto essere di Brisighella.
Casola City avrà un enorme sviluppo e diventeremo tutti ricchi, però si pone un problema, abbiamo bisogno del nostro “spazio vitale”. Non c’è ne vogliano i palazzuolesi, non abbiamo alternative. Dichiareremo una guerra preventiva, Palazzuolo sul Senio possiede armi di distruzione di massa. Non a caso, è provato storicamente che dietro la faccia delle feste Medioevali, in verità si celasse l’accumulo di micidiali armi. La benedizione del Bagnasco di turno l’abbiamo (secondo la Bibbia nel Lev. 25:44 si afferma che potrei possedere degli schiavi, sia maschi che femmine, a patto che essi siano acquistati in nazioni straniere. Un mio amico afferma che questo si può fare con i Filippini, i Palazzuolesi ci possono stare, ma non con i Francesi.) e siamo a posto.
Ridefiniti gli assetti territoriali, diciamoci sinceramente che oltre al territorio c’interessavano anche i marroni, i nostri da quando siamo vicini al mare non sanno più di niente. Casola City cresce e si sviluppa e siamo in grado dimostrarvi, in anteprima mondiale, un progetto che sarà realizzato nella famosa baia di Mongardino.(Foto sopra)
E tutti i casolani vissero felici, ricchi, contenti e un po’ coglioni, ma nella vita non si può avere tutto.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Ma sa dit,
Semmai Palazzuolo dichiara guerra a Casola, Passa in Romgana, ricostruisce casola perchè dia l'idea di un prolungamento di Palazzuolo e diventa una grande metropoli marina, il Mavì cafè di Palazzuolo e l'Up&Down di Casola apriranno catene di locali e dicoteche lungo le coste e diventiamo la nuova Milano Marittima mixando questa volta MAri e Monti e Buona Vacanza!!!!
Ale da Palazzuolo

Il Senio mormora ha detto...

Per Ale da Palazzuolo, il mix mare e monti non è male, potremmo sostiuire la guerra con un "protocollo d'intesa"?... e goderci l'allagamento di Riolo?
At Salut