domenica 28 febbraio 2010

Per Sora Polverini Sgambetto o Pirletto

A pensar male si fa peccato, ma s'indovina quasi sempre ... e a pensare proprio male sulla questione dell’esclusione (per ora) della Lista Polverini dalle elezioni regionali. è Dagospia che titola: Operazione, ridurre Fini in Polverini! Con una fava prendere due piccioni: Gianmenefrego e Sora Renata e si domanda:
“È solo un caso del destino cinico e baro oppure un mero caos che stamattina il PDL abbia consegnato in ritardo la documentazione necessaria per la presentazione delle liste dei candidati alle elezioni regionali?”
“È solo un puro caso o mero caos che Lady UGL abbia fatto fuori ieri Storace?”
I Fatti
Tutti i candidati alla regione Lazio hanno regolarmente presentato la documentazione necessaria. Tutti tranne uno. La candidata Renata Polverini.
Il ritardo nella consegna della documentazione necessaria ha causato l'esclusione della lista elettorale del Pdl in vista delle elezioni regionali della fine di marzo. Il Pdl ha annunciato immediato ricorso al Tar e all'ufficio centrale circoscrizionale del Tribunale di Roma.
Ieri mattina alla Corte d'appello di Roma il presentatore della lista per il Pdl, certo Alfredo Milioni, incaricato di consegnare (entro le 12) la documentazione (liste, accettazioni delle candidature, simboli…ecc ) si è presentato negli uffici poco prima della scadenza (11,40), Il Milioni è uscito quasi subito (pare per andare a recuperare dei fogli mancanti) per poi ripresentarsi solo verso le 12,50, cioè oltre l’orario consentito. Ad aspettarlo alcuni rappresentanti di lista dell'opposizione si sono sdraiati a terra per impedirgli di entrare nell'ufficio. Il Pirletto Pdl (ex Forza Nuova), subito soprannominanto "La volpe del Tevere", pare si sia giustificato:”Sono andato a prendere un panino”.
Ora se si tratta di uno scherzetto da fuoco amico per “ridurre Fini in Polverini!” e prendere due piccioni con una fava, bisogna riconoscere che hanno fatto un capolavoro.

Se invece si tratta di un PDL Pirletto allo sbaraglio, pare infatti che il mercanteggiamento delle candidature sia durato fino all’ultimo minuto e in zona Cesarini, quindi è la spartizione delle poltrone che ha impedito ai pidiellini di presentarsi in tempo e preparati per gli adempimenti di legge necessari.
Nell’uno o nell’altro caso questa “manica di imbecilli”, parole di sora Renata, non solo non meritano certo di governare una Regione ma neanche una bancarella ai mercati rionali.
La legge e’ chiara e le ore 12 sono il termine ultimo per la presentazione delle liste, non ci sono ne’ se ne’ ma e, anche se il ricorso dovesse essere in qualche modo accolto, la brutta figura alla “manica di imbecilli”, è assicurata.
Ieri in Piazza a Roma migliaia di presone chiedevano “La legge è uguale per tutti”, staremo a vedere se saranno ascoltati. Per il Pdl il rispetto della legge continuerà ad essere un opzional? O è già bello e pronto un lodino “slittino”? GPS

sabato 27 febbraio 2010

Colori, non ci resta che il Viola

Tutti in piazza del Popolo a Roma dalle 14,30 per dire: "Basta, la legge è uguale per tutti". Manifestazione del Popolo Viola. GPS

Kumbha Mela

La Kumbha Mela è un evento straordinario. Nel corso della grande cerimonia sacra migliaia di yogin e sadu, asceti, confluiscono dai loro eremi nella giungla verso le acque del fiume Gange nei pressi del quale, per numerosi giorni e notti, si soffermano compiendo meditazioni e sacri riti.
La leggenda narra che chiunque si bagni, con atteggiamento profondamente religioso, nelle acque del Gange durante una Kumbha Mela possa lavare dalla propria anima da tutti i residui del proprio Karma e liberarsi dal ciclo delle morti e rinascite.

Haridwar è un luogo già di per sé particolarmente sacro, qui il Gange lascia le montagne dell’ Himalaya per incominciare il suo lungo tragitto nella pianura. Haridwar è dunque circondata da montagne e fitte foreste che gli asceti eleggono a loro dimora.
Ed è proprio ad Haridwar che un gran numero eremiti, scendendo dalle montagne, partecipa alla cerimonia sacra che vi si svolge ogni dodici anni. (fonte Xinhua Zuma) GPS

venerdì 26 febbraio 2010

Più merda per tutti. Fatto

Mazzette, scandali, fondi neri, appalti truccati, fatture false, riciclaggio denaro sporco, cricche di avvoltoi sui terremoti, catastrofi e su tutte le sfighe d’Italia.
Dal “sistema gelatinoso”, al “sistema ricicloso”, dopo la mafia, la camorra, per par condicio entra in scena nel parlamento anche l ‘Ndrangheta.
Credevate che fosse finita? Thiè!
In questi giorni, in queste ore ci servono pure il "sistema Lambro merdoso”. Un affare da mezzo miliardo di euro, sembra la causa di questo disastro ambiente.
Un progetto faraonico da 187mila metri quadrati su un terreno di 309mila, previsto proprio sui terreni della Lombarda Petroli, l´ex raffineria di Villasanta a Monza da cui qualcuno, nella notte tra lunedì e martedì, ha fatto uscire gli ottomila metri cubi di petrolio che hanno avvelenato il Lambro per poi riversarsi a smerdare il Po.
Un irresistibile mare di magmatica merda rischia di travolgere tutto. Il governo del fare: Più merda per tutti. Fatto GPS

giovedì 25 febbraio 2010

Tom Tom: seghe a destra

Chiesto il rinvio a giudizio per l’ex assessore Lavagetto PDL di Parma. Secondo la Procura, all’epoca del suo incarico, l’ex assessore avrebbe utilizzato il cellulare fornitogli dall’Amministrazione comunale per collegarsi, 109.000 connessioni in 4 mesi, a siti a pagamento, tra cui molti siti pornografici.
Una maxibolletta di 90mila euro e rotti all’origine della vicenda che risale al settembre 2008 e gennaio 2009; attualmente il Lavagetto è candidato alle Regionali nella lista del Pdl.
Ultimi aggiornamenti da
iamlocal.blogspot:
Lavagetto: "Pdl mi conferma la fiducia".
Berlusconi: "Per forza: vedeste che fighe in quei siti!"
Crolla un mito, anche a destra si fanno le seghe. La segnalazione del Tom Tom è chiara. GPS

mercoledì 24 febbraio 2010

Di Girolamo e l’amico Mobkel non mi appartiene

Voi certamente non lo ricordate più, ma da rospi come siamo adesso ve lo faccio venire in mente. Il Nicola Di Girolamo è già stato nostro ospite, faceva parte di Quella sporca cinquina, ovvero l’ allegra compagnia degli "Italiani nel mondo" impegnata nella diffusione del PDL nel mondo.

Questo promotore della libertà di rubare, che per la procura di Roma: ”l'elezione di Di Girolamo è stata realizzata anche attraverso il determinante contributo di una famiglia della 'ndrangheta”. è stato preso di nuovo con le mani nella marmellata: “Il conto corrente i carabinieri lo hanno trovato alla Barclays Bank, Isole Seychelles, a nome della Waldorf Investment. Dietro quella società, secondo gli investigatori, ci sono due dei pezzi grossi finiti nella rete dei pm di Roma: il senatore Nicola Di Girolamo e Marco Toseroni, entrambi indagati, insieme al altre 54 persone, nella mega operazione su riciclaggio di denaro sporco del Ros e della Guardia di Finanza. Il conto corrente è di quelli pesanti: in pochi mesi ci finiscono dentro 36 milioni di euro”. La gigantesca rete di riciclaggio di denaro sporco con ramificazioni internazionali pare ammonti complessivamente a circa due miliardi di euro e 400 milioni di Iva evasa. Scenetta domestica quella fra l’ amico Mokbel e Di Gerolamo. Sentite il boss della 'ndrangheta Mokbel che lo ha aiutato ad essere eletto, come si rivolge al Di Gerolamo, promotore della libertà : "Non me ne frega un cazzo. A me di quello che dici tu...per me Nicò puoi pure diventà presidente della Repubblica, per me sei sempre il portiere mio, per me tu sei sempre il portiere no, nel senso che tu sei uno schiavo mio, tu conti sempre come il portiere, capito Nicò”. In quel mondo di libertà funziona così. Il senatore Pdl Nicola Di Girolamo nel corso della conferenza stampa pochi minuti fa ha dichiarato: "I fatti contestati non mi appartengono. Non ho mai avuto contatti con mafia, camorra e 'Ndrangheta". Non è ancora finita la conferenza stampa che dall’ Espresso arriva la conferma con tanto di foto: Il senatore Di Girolamo (al centro) con alcuni invitati alla festa elettorale dell'aprile 2008: a sinistra, con la giacca chiara, Gennaro Mokbel. Queste intercettazione sono proprio “secchiate di fango” come dice Papi, uno non può più litigare neanche con il suo boss preferito.

Già nel 2008 la Giunta per le elezioni aveva proposto all’aula di dichiarare decaduto dal suo seggio senatoriale. Ma l’aula lo ha salvato. Toccanti e determinanti le parole del senatore Cuffaro (condannato in appello a 7 anni per aver favorito Cosa Nostra) durante la discussione: "Onorevoli colleghi, mettetevi una mano sulla coscienza! Se votate per la decadenza quest’uomo sarà arrestato!". E i signori senatori misero una mano sulla coscienza.

Signori Senatori, la prossima volta la mano mettetevela nel cu... chissà che non salviate la faccia. GPS

domenica 21 febbraio 2010

I crocefissi del Papi

Fiammetta Modena, Monica Faenzi e Anna Maria Bernini, candidate rispettivamente in Umbria, Toscana ed Emilia-Romagna per il PDL lo indosseranno nel corso della campagna elettorale.
Infatti Papi ha regalato loro un crocifisso, ricoperto di piccoli brillanti, contro le regioni “rosse” (fonte AdnKronos).
Si è poi raccomandato di tenerli bene in vista fra le tette.

I Crocifissi contro le regioni “rosse” , meglio ci fanno capire il significato vero della canea scatenata poco tempo fa sui crocefissi e l’uso che ne vogliono fare.

Per la tranquillità dei cattolici, pare che la Fiammetta abbia precisato che nel crocefissino di brillantini regalato, non c’è il Cristo ma lo stesso Papi. (sta già pianificando la sostituzione con la Bertolaso Spa).

Tropario (liberamente tratto ed interpretato) della prima domenica di quaresima: "Tre croci piantò Pilato sul Golgota, due per i ladroni e una per il Cristo.
Gioisci, o Croce, per la quale in un attimo un ladrone divenne un gran patacca, gridando: "Mi ricorderò di te, Signore, nel mio regno".

Poi il Cristo e il buon ladrone, quello pentito, abbandonarono il Golgota e lo lasciarono solo a gridare”. GPS

venerdì 19 febbraio 2010

Si son persi l’atomica

Greenreport ci fa notare che non c’è ancora traccia sulla Gazzetta Ufficiale del decreto legislativo con i criteri per l’individuazione dei siti idonei per realizzare gli impianti nucleari

La delega nucleare al Governo prevista dalla Legge 99/2009 del 23 luglio "Disposizioni per lo sviluppo e l'internazionalizzazione delle imprese, nonché in materia di energia", pubblicata sulla Gu del 1° agosto 2009, in vigore dal 15 agosto successivo, dice infatti che «il Governo è delegato ad adottare, entro sei mesi dalla data di entrata in vigore della presente legge, nel rispetto delle norme in tema di valutazione di impatto ambientale e di pubblicità delle relative procedure, uno o più decreti legislativi di riassetto normativo recanti la disciplina della localizzazione nel territorio nazionale di impianti di produzione di energia elettrica nucleare, di impianti di fabbricazione del combustibile nucleare, dei sistemi di stoccaggio del combustibile irraggiato e dei rifiuti radioattivi, nonchè dei sistemi per il deposito definitivo dei materiali e rifiuti radioattivi e per la definizione delle misure compensative da corrispondere e da realizzare in favore delle popolazioni interessate. (...)

Con i medesimi decreti sono altresì stabiliti le procedure autorizzative e i requisiti soggettivi per lo svolgimento delle attività di costruzione, di esercizio e di disattivazione degli impianti di cui al primo periodo». Il decreto nello specifico è stato approvato in via definitiva dal Consiglio dei ministri del 10 febbraio scorso e vi è stata apposta la firma del presidente della repubblica, ma ancora non vi è traccia sulla Gazzetta ufficiale. Quando invece la legge delega parla espressamente di sei mesi di tempo che scadevano appunto il 15 febbraio, dal momento che essa è in vigore dal 15 agosto 2009.

Quelli di Greenreport si chiedono se quel decreto abbia ancora validità o se per superamento dei tempi debba ritenersi decaduta la stessa legge delega.

Anche se distratti e inguaiati dalla “gelatina” che li avvolge, è proprio il caso di dirlo, si son persi l’atomica. Comunque un incredibile Tafazzata. GPS

Mele marcie e il cesto

Com’è andata a finire, il “non un euro dalla ricostruzione”

Questo riepilogo non è disponibile. Fai clic qui per visualizzare il post.

giovedì 18 febbraio 2010

Il tuo voto per la tetta

Il partito di centro destra Top 09 è stato fondato l'anno scorso e tal Karel Scharzenberg di anni 73 che ne è il leader.
Nella Repubblica ceca a maggio ci saranno le elezioni politiche.

Quelli del Top 09 di Brno hanno pensato bene, per ravvivare la triste faccia del loro leader, di dare un aiutino con 21 ragazze topless o nude del tutto con sul seno degli adesivi con il volto di Schwarzenberg o una scultura che lo raffigura.

 
Le simpatizzanti del partito Top 09 sono ora in bella mostra sul sito "Karel è sexy".
E noi pensavamo che i politici cretini fossero capitati tutti a noi. GPS

Quando i delfini fanno surf

Il Fotografo Greg Huglin ha catturato queste immagini spettacolari di un branco di delfini che fanno surf , su onde alte fino a 25 metri, al largo della costa del Sud Africa.
Per i più curiosi la ricca galleria fotografica sul suo sito QUI GPS

mercoledì 17 febbraio 2010

Per la “cricca degli avvoltoi” non un euro, anzi tantissimi

Nell’ambito del “sistema gelatinoso”, contenuto nei 20 faldoni di atti istruttori e in 20 mila pagine di intercettazioni telefoniche, risultano implicati decine di imprenditori ed alti funzionari, spunta anche Denis Verdini, coordinatore nazionale del Pdl, indagato dalla Procura di Firenze per il reato di concorso in corruzione.
Il Verdini è stato sentito ieri in procura a Firenze nell'ambito dell'inchiesta sugli appalti del G8.
Verdini è riuscito a dribblare i giornalisti uscendo da una porta secondaria accompagnato dal suo avvocato Marco Rocchi a bordo di una Yaris seduto sul sedile posteriore. L'auto sulla quale era arrivato con l'autista, una Thesis blu, è rimasta fuori dal palazzo ancora per alcuni minuti per depistare i cronisti. (cronaca Firenze - La Repubblica)
Ma la novità più interessante del “sistema gelatinoso” in queste ore, ci riporta alla cricca degli avvoltoi.
''Le brutte persone che ridevano del dramma de L'Aquila e che pensavano di lucrare illeciti guadagni non hanno nulla a che fare con questa citta'. Nessuna di loro ha messo piede a L'Aquila, ne' ha avuto un euro dalla ricostruzione.” Ricordate queste severe parole di Gianni Letta, nelle ore calde dello scandalo appena alcuni giorni fa?
Oggi grazie al giornale dell’Aquila “il Centro”, si è scoperto che anche l’onnipotente Letta ci ha rifilato l’ennesima bufala.
Stralciamo dal "il Centro", tutto il resto QUI :
“Il consorzio avrebbe intascato, finora, circa 12 milioni dalla prima fase della ricostruzione. Ha lavorato alla costruzione di moduli scolastici provvisori, scuola media Carducci, sede provvisoria al Torrione. Appalto da 7,3 milioni, la cifra più alta tra quelle destinate ai Musp, il restauro di alcuni alloggi della caserma Pasquali da destinare agli sfollati; alla messa in sicurezza (700mila euro) e al recupero di opere d’arte (578mila euro) nella sede della direzione generale della Cassa di risparmio della Provincia dell’Aquila, in corso Vittorio Emanuele e a palazzo Branconi-Farinosi, di proprietà dell’istituto di credito, e già sede di rappresentanza della Regione.”
Se anche l’onnipotente Letta è costretto a mentire così grossolanamente, forse siamo alla frutta. (la vignetta è di Vukicblog) GPS

martedì 16 febbraio 2010

Il ponte gelatinoso

Piove e la Sicilia affoga. Alluvioni, frane e allagamenti. Il copione è quello solito. La situazione più grave, tanto per cambiare, nel messinese dove sono ancora fresche le tracce dello smottamento che l'autunno scorso ha travolto Giampilieri.

Stavolta l'allarme più grave arriva da San Fratello, paese alle pendici dei Nebrodi. In base alla prime stime, intorno a 2000 le persone costrette ad abbandonare le loro abitazioni. Il rischio, per il sindaco Salvatore Sidoti Pinto, è che ''San Fratello diventi un paese fantasma''. Ma tra ieri e oggi smottamenti hanno interessato i comuni di Raccuja, San Fratello, Sant'Angelo di Brolo e Tusa.
“Piu' di otto comuni su dieci (84 per cento) della provincia di Messina si trovano su un territorio considerato a rischio per frane e alluvioni anche per effetto della progressiva cementificazione del territorio che ha sottratto terreni fertili all'agricoltura. In Sicilia complessivamente i comuni a rischio idrogeologico sono il 70% per cento.




Mentre continua a sgretolarsi il territorio, purtroppo non solo quello siciliano e a non fare nulla sulla sua messa in sicurezza, veniamo a sapere che la sola posa della prima pietra del Ponte sullo Stretto di Messina ci è costata, subito sull’unghia un miliardo di euro.L’aumento di sto cavolo di prima pietra del ponte dei miracoli tra Sicilia e Calabria, lo spiega Legambiente:
“E’ bastato il bluff governativo della posa della prima pietra del Ponte sullo Stretto di Messina per far lievitare i costi dell’opera di un miliardo di euro, portando la spesa complessiva a circa 5 miliardi rispetto ai meno di 4 con cui il consorzio guidato da Impregilo si era aggiudicato l’appalto.
Chissà a quanto arriverà il prezzo del Ponte, se un giorno i cantieri dovessero aprire davvero”. “Eurolink, il consorzio con capofila Impregilo che si è aggiudicato i lavori del ponte, s’è visto aumentare il compenso dalla Società Stretto di Messina del 28%, da 3.879.600 euro a 4.969.530, senza aver mosso una pietra. E, come se non bastasse, le penali da pagare all’impresa, se l’opera non si farà, saranno più alte. Due scelte immotivate, a esclusivo vantaggio di Impregilo, che sembrano a tutti gli effetti una cambiale in bianco firmata dallo Stato a vantaggio dei privati”. Questi fanno sempre Bingo!

Buon senso vorrebbe che se ci sono soldi, venissero spesi per l’immediata messa in sicurezza dei territori delle province di Messina e di Reggio Calabria, per la salvaguardia dei cittadini e per dare una risposta concreta a chi è rimasto senza casa o attività. Ma il “ponte gelatinoso” in altre vicende è avvicendato. Mica sarà impegnato anche lui in qualche ripassatina? . GPS

Lui invece ride sempre


vignetta di Sergio Stanio su l’ Unità di ieri. GPS

domenica 14 febbraio 2010

Quelli che non ridevano

Io non ridevo” e “Riprendiamoci la nostra città”: gli aquilani sono scesi in piazza per protestare contro le intercettazioni del capo della Protezione civile, Guido Bertolaso, e dei suoi “amici” e le loro risate la notte del sisma nel capoluogo abruzzese
La manifestazione di protesta degli aquilani che questa mattina sono scesi in piazza, hanno forzato il posto di blocco e sono entrati nella zona rossa, si è conclusa poco dopo le 14.
Commozione ma anche tanta rabbia si leggeva nei volti dei manifestanti, fermamente intenzionati a far sentire la propria voce di sdegno per i ritardi con cui procede la ricostruzione ma anche alla luce delle intercettazioni divulgate negli ultimi giorni relative all'inchiesta fiorentina sugli appalti del G8.
Fra i manifestanti, circa 300, che hanno forzato il posto di blocco all'altezza dei Quattro Cantoni, neo cuore della zona rossa, spiccavano anche i cartelli con la scritta "Io non ridevo" e "Riprendiamoci la nostra citta''.

A conclusione simbolicamente ogni persona ha preso con sè una pietra dalle macerie del terremoto dell'aprile 2009. (fonte Adnkronos – foto dal sito 6aprile.it) GPS

sabato 13 febbraio 2010

Si sono pure fottuto il loro Dio

Ogni tanto abbiamo il vizio, per gli smemorati, dell’ “amarcord” la metamorfosi dei legaioli.
Erano partiti con lo sventolare in parlamento il truce cappio e si sono trovati a distribuire cannoli, sui loro fucili avevano ancorato la secessione, la devolution……. formidabili prese per il culo, per poi approdare ad un più mite Federalismo fiscale che si è rivelato come la bella Cecilia, tutti la vogliono e nessuno la piglia. Avevano urlato "Silvio riciclava i soldi della mafia" e adesso si sono ridotti a tenere il sacco aperto alla banda bassotti del padrone. ecc…..
I nostri legaioli del "Quello che vogliamo noi e' quello che vuole la gente", hanno per la verità rimasto solo le impronte dei bimbi rom e quel "Io non sono affatto razzista, comunque levati dai coglioni, sporco terùn".

Proprio così, perché si sono fottuti pure il loro Dio.
Rammentate i pacchiani e paganeggiante riti dell'ampolla, durante i quali il fiume Po viene trasformato in una specie di Dio, da cui trarrebbe vita la Padania? E il sacerdote pirla di turno: “C'è una forza senza pari in quell'ampolla: è la linfa vitale che percorre la Padania. Ed è simbolo di storia, civiltà e comunione delle genti padane quell'acqua cristallina che sgorga dal Monviso”.

Bene, adesso sentite questa.

Il Dio Po da tempo è un cincinino malaticcio e non se la passa tanto bene, tanto che si aspettava l'avvio di un progetto per la valorizzazione turistica e la messa in sicurezza. I soldi erano già stati stanziati: 180 milioni di euro di provenienza europea stanziati dal Cipe nel 2007 sotto il governo Prodi. Ora però quei soldi sono spariti. O meglio, sono stati dirottati altrove in un fondo strategico istituito presso la presidenza del Consiglio (fra fondi strategici e emergenze, passa tutto di qui). Nonostante di mezzo ci fosse principale simbolo dell'iconografia leghista, il partito di Bossi non si è opposto al saccheggio, dimenticando quel riti dell'ampolla celebrati ogni anno sul Monviso, punto in cui sgorga la linfa che dà vita alla Padania.

Il Po non interessa più ai legaioli. Non ci sarà, dunque, nessun progetto "Valle del fiume Po". Così era stato chiamato l'insieme di interventi studiati per migliorare l'integrità ecologica della risorsa acqua, recuperare gli spazi contigui al fiume e conservare il patrimonio naturale e culturale della regione fluviale. Il tutto per renderlo più fruibile alla popolazione locale e a un pubblico sempre maggiore di turisti. Alla realizzazione del piano ci aveva pensato una "Consulta della Valle del Po", composta da ben 13 province padane (da Torino fino al mare) che ha coinvolto 4 Regioni (Piemonte, Lombardia, Veneto, Emilia Romagna) ed ha interessato i territori di 490 Comuni. (fonte viaemilianet)
Ma il bello del bello è che a compiere il sacrilegio (deicidio) è stato proprio il legaiolo Angelo Alessandri, presidente della commissione Ambiente alla Camera. W il Dio PO. GPS

venerdì 12 febbraio 2010

La cricca degli avvoltoi Spa che fa il bene del paese

“La peggiore storia italiana ci ha abituati a ruberie di ogni genere da parte di affaristi manigoldi in combutta con politici degni compari. Ma non si ricorda una scena come quella dei due costruttori amici di un amico della Protezione civile.Esultanti per il terremoto che ha appena spianato L’Aquila. Raggianti al pensiero della fetta a loro destinata nel bottino della ricostruzione.” (fonte il Fatto)
La cricca degli avvoltoi la notte del 6 aprile alla notizia del terremoto che a colpito e distrutto l’Aquila e l’Abruzzo, ridono pensando agli appalti.
"C’abbiamo la patente per uccidere... cioè possiamo piglià tutto quello che ci pare".
"Occupati di ‘sta roba del terremoto perché qui bisogna partire in quarta subito... non è che c’è un terremoto al giorno".
"Alla Ferratella occupati di sta roba del terremoto perché qui bisogna partire in quarta subito, non è che c'è un terremoto al giorno". "Lo so", e ride. "Per carità, poveracci". "Va buò". "Io stamattina ridevo alle tre e mezzo dentro al letto".
Per arrivare fino “ Sono Guido, buongiorno... Sono atterrato in quest'istante dagli Stati Uniti, se oggi pomeriggio, se Francesca potesse... io verrei volentieri... una ripassata". "Perfetto". (fonte La repubblica.it - Le carte dello scandalo QUI)
 
Non ci resta, come scrive Antonio Padellaro oggi: Fate schifo GPS 

giovedì 11 febbraio 2010

Sono George, vi sono mancato?

Un club di “coraggiosi” del Minnesota (Usa) ha sponsorizzato il loro prodotto preferito, quello che gli faceva fare tanti soldini.

Infatti i “coraggiosi”, che preferiscono rimanere anonimi, pare siano semplicemente un potentissima lobby di uomini d’affari in disaccordo con l'attuale politica di Obama che gli impedisce di continuare a speculare ed arraffare.

Così hanno pensato bene, per ricordare i bei tempi, di installare lungo tutte le strade dello Stato enormi cartelli pubblicitari con la gigantografia del Bush, con sotto la scritta "Miss Me Yet?" (Inizio a mancarvi?). (fonte minnesota.publicradio.org)

Noi incrociamo le dita e stringiamo forte il cornetto rosso e voi? GPS

mercoledì 10 febbraio 2010

Tsunami alla Protezione civile. Bertolaso indagato si dimette per fare il ministro

Bertolaso indagato,i carabinieri hanno perquisito la sua abitazione e i suoi uffici, mentre sono finiti in manette, con l'accusa di corruzione, altre quattro persone, tra le quali Angelo Balducci, presidente del Consiglio superiore dei Lavori Pubblici, l'uomo indicato dalla Protezione Civile per realizzare le opere per il G8 alla Maddalena, poi trasferito a L'Aquila. (fonte La Repubblica.it)
Ma il premier Silvio Berlusconi ha confermato l'intenzione a respingere le dimissioni presentate dal capo della Protezione civile.
Perché pare che adesso abbia finalmente tutti i requisiti per fare il ministro. GPS

Voglio l’evento. De Magistris: mi sarei accontentato di una cosina così!

«Ero d’accordo con Di Pietro che prima, durante o dopo il Congresso mi sarei iscritto al’Idv ricoprendo un ruolo che si confacesse al mio profilo politico e che sarebbe avvenuto attraverso un evento pubblico significativo. Ad oggi non è accaduto. La domanda “perché non mi sono iscritto” andrebbe girata a Di Pietro» (fonte Luigi De Magistris il Fatto).


“Dico "mio" perché vorrei sia chiaro che l'IdV mi ha scelto ed io l'ho scelta. E' in questa formazione che sono stato eletto al Parlamento europeo ed è in questa formazione che intendo stare e a questa formazione che voglio iscrivermi. La tessera IdV non è subordinata a nessuna nomina a segretario o quant'altro, semplicemente avverrà con un evento pubblico e di partito, per cui sono sempre stato a disposizione.” (fonte blog luigidemagistris.it)

E fategli questo ca….. di evento, così ci togliamo il pensiero. GPS

venerdì 5 febbraio 2010

Umberto Bossi: O un cipì d’usel

Questa sera su Telepadania sarà recitata la poesia “Canzon pa ra Malpensa”.
La “Canzon pa ra Malpensa” ci dicono che è stata scritta, con le sue manine, addirittura dal leader celodurista. L' originale è in dialetto varesino che vi risparmio.

Comunque per dare un idea, ecco un passaggio di questa lode legaiola, che tradotto grosso modo dovrebbe fare più o meno così:

“Sacri sono i boschi / e i prati / e la nostra acqua / e i venti / e la neve. / Sacre sono le radici / e la nostra lingua. / Neanche tutti gli esseri del mondo / neanche il Papa / valgono come un ramo di nocciolo / o un cinguettio di un uccello (O un cipì d’usell)».

Dite la verità quel: O un cipì d’usell è veramente portentoso. Insomma sarà un successo della madonna e i legaioli, anche quelli maroniti, scoppieranno tutti in lacrime.

Certo che la mutazione ha qualcosa di strabiliante, passare dai “Fucili” al “O un cipì d’usell” la contorsione è notevole.

Parafrasando il Giolitti: Il miglior sedativo per le smanie rivoluzionarie consiste in una poltrona ministeriale (passando per la candidatura della Trota), che trasforma un insorto in un poeta capace di fare cip… cip... cip… GPS

Aurora boreale: la danza delle luci


Capo Nord, nel Finnmark, è uno dei luoghi perfetti nella Norvegia del nord dove ammirare l’aurora boreale.
A volte le luci dell’aurora boreale arrivano tutte insieme, danzando nel cielo, di colore arancio, porpora, verde e rosso. Altre volte sono semplicemente dei veli verdi o un groviglio di luce vaporosa. L'aurora boreale è sempre diversa.
Osservare l’aurora boreale è un momento magico ed emozionante. Le luci del nord, o aurora boreale, si vedono quando il flusso del vento solare colpisce il campo magnetico terrestre, provocando aurore luminose intorno al Circolo Polare Artico.
Questi scatti sono stati presi dal fotografo Bjorn Jorgensen che vive a Tromso in Norvegia settentrionale
Nel suo sito una galleria di circa 100 scatti di una potente esplosione di aurore sul mare aperto a Eggum sulle isole Lofoten in Norvegia. Da vedere assolutamente QUI. GPS

mercoledì 3 febbraio 2010

Sotto il kippà, una risata

Oramai lo sapete come è fatto, quando è all’estero Papi sbraga. E così in questi giorni in Israele, fra baci, abbracci e kippà, la molla subito e va giù di brutto: "Abbiamo l’orgoglio di essere noi, con la cultura giudaico-cristiana, alla base della civiltà europea".
Poi non contento si allarga:“Sogno Israele nell'Unione Europea”.

Vedete cosa vuol dire non studiare la geografia, da grandi si va in giro per il mondo a dire che Israele e' in EUROPA ! Se la prossima volta lo mandano in Namibia, gli promette di attaccarla alla Padania.

Per fortuna fuori dal bel paese, all’amore, all'amicizia, alla lealtà e a quello che dice Papi non crede nessuno. Nella tre giorni ebraica quando ha raccontatato barzellette è andata molto meglio.
Perciò questa in visita in Israele niente di nuovo, solo un piccolo inghippo che riportano le cronache:
"Quando ha visto arrivare Papi, il Muro del Pianto si è messo a ridere". GPS

Un ponte mobile sul Candiano a Ravenna

Si è conclusa ieri pomeriggio l'operazione che ha permesso di posizionare la struttura del nuovo ponte mobile sul Canale Candiano a Ravenna.
Si tratta di un ponte metallico basculante, a due campate, ciascuna delle quali sarà azionata da dispositivi oleodinamici alloggiati nelle fondazioni al di sotto del piano stradale.
Il movimento delle due parti sarà sincronizzato tramite una linea di trasmissione dati posata sotto l'alveo del Canal Candiano con perforazione guidata. Il ponte verrà dotato di tutti i dispositivi di controllo e manovra necessari a garantire la sicurezza e la gestione anche da località remote.
Ogni campata del ponte è lunga circa 45 metri, larga 15 metri e con le torri raggiunge un'altezza pari a 16 metri. Il peso complessivo dell'opera è di oltre 1000 tonnellate. Le operazioni di sollevamento, movimentazione, carico, trasporto e posizionamento "in loco", nonostante la complessità insita nelle grandi dimensioni del manufatto, si sono svolte regolarmente, secondo i tempi previsti. (fonte piunotizie.it) GPS

martedì 2 febbraio 2010

Il prodotto interno lordo dei lumbard

Un pò tutti i giornali oggi ci raccontano che ieri Massimo Ciancimino, figlio dell’ex sindaco mafioso di Palermo, al processo Mori, nell’aula bunker del carcere dell’ Ucciardone ha rivelato che il denaro delle cosche mafiose sarebbe arrivato fino alla periferia di Milano, per finanziare “Milano 2”, il centro residenziale costruito dalla Fininvest la grande operazione immobiliare da cui presero il via le fortune di Silvio Berlusconi.
Naturalmente il Ghedini grida:”Falsità, reagiremo con azioni legali”...

La cosa più grottesca di questa faccenda è, come al solito, il comportamento di AnalTV e company che oggi sono costretti a riportare la smentita del Ghedini, smentita di una notizia mai data. Dalla serie non si è mai servi abbastanza.
Forse a ragione Giorgio Bocca: “L’avvocato Ghedini… Ogni volta che lo vedo mi contorco sulla sedia dalla rabbia. Potessi, lo strozzerei.” GPS

lunedì 1 febbraio 2010

Il ritorno del vichingo

Negli ultimi giorni di gennaio si svolge l' ”Up Helly Aa Viking festival”, il più grande «festival del fuoco» della Gran Bretagna.
I cittadini di Lerwik (Scozia) mascherati da vichinghi e armati di scudi e torce, sfilano per le vie e alla fine della festival sacrificano nel fuoco una galea.
Tutto questo per celebrare l'arrivo dei vichinghi nelle Shetland oltre 1000 anni fa.
Per i più curiosi la galleria fotografica QUI GPS

La signora Gulmina e la “Bossi-Fini”

Sabato pomeriggio in quel di S.Arcangelo di Romagna alcuni banditi hanno assalito il punto vendita "Incoop". Armati di pistola e con il volto coperto da passamontagna hanno minacciato le cassiere facendosi consegnare 800 euro.
Un senegalese ha assistito alla rapina, nonostante fosse consapevole di non aver ottemperato all'ordine di espulsione, con grande senso civico non ha esitato a chiedere l'intervento dei Carabinieri. Con il suo aiuto gli uomini dell'Arma sono riusciti a risalire agli autori del colpo: si tratta di italiani residenti nel Riminese, già noti alle forze dell'ordine. L'africano, dopo l'identificazione, è stato arrestato. perché ha violato così la legge "Bossi-Fini”. (fonte romagnaoggi.it)

La nostra signora Gulmina, appresa la notizia, ha voluto inviare (nella foto) un suo messaggio ai firmatari di questa legge, appunto uno al Bossi e uno al Fini. GPS