mercoledì 27 giugno 2012

Romagna mia! il nuovo libro di Cristiano Cavina

Un nuovo libro per l'estate made in Casola Valsenio. Un nuovo testo da sfogliare sotto gli ombrelloni. È infatti in uscita nelle librerie il nuovo libro di Cristiano Cavina dal titolo "Romagna Mia!". Dal 5 luglio prossimo il giovane scrittore di Casola Valsenio, balzato alle cronache letterarie nazionali con i suoi romanzi editi dalla casa editrice Marcos y Marcos, questa volta abbraccia una sfida nuova: quella del saggio. "Romagna mia!" rientra infatti nella collana Contromano di Laterza e si caratterizza come pubblicazione saggistica in chiave pop ed ironica.

Uno stile, quello della sana ironia, che da sempre caratterizza la scrittura di Cavina e che trova massima espressione proprio in questa rilettura "seriosa" dell'essere e sentirsi personaggio di questa variegata terra chiamata, appunto, Romagna.

Nelle 144 pagine del saggio Cristiano Cavina cerca di dipingere tramite la lingua personaggi, situazioni, eventi e particolarità che definiscono il suo essere romagnolo a tutto tondo.

Un pedigree di confine, quasi montuoso rispetto all'idea che un po' tutti hanno di questa terra fatta di pianura e litorali infiniti, che in una serie di snelli e simpatici capitoli viene esplicitato da Cavina attraverso ritratti di sano teatro popolare.

Dalle infinite sfide a Becaccino (Busso, striscio, volo) alle donne (Le belle bastardine) fino ad arrivare alle personalissime classifiche delle migliori discoteche romagnole frequentate si alternano in un pout pourri di situazioni, fatti ed aneddoti di grande carica emotiva.

Lo stesso Cavina afferma coma “la Romagna in fin dei conti è più un’invenzione dei suoi abitanti che una precisa espressione geografica: uno stato della mente, insomma, un’isola del carattere.

Non avrei mai potuto scrivere questo racconto della mia Romagna senza gli anni di studio forsennato ai tavolini del Bar di Sopra, a Casola Valsenio (Paese dei Matti, di Alfredo Oriani, delle Erbe Aromatiche e dei Frutti Dimenticati). In una terra di chiacchieroni come la nostra, popolata da gente che bacaglia da mattina a sera, il passato e il presente si mischiano in continuazione e niente ha mai davvero un principio e una fine.

Come unità di misura, ho usato la mia dolcissima e sgangheratissima famiglia. Sono uno degli ultimi della mia generazione a essere nato in dialetto, tra persone che parlavano solo quello, e sono cresciuto in una lingua meticcia italiano romagnola in cui le cose accadevano diversamente”. Riccardo Isola (Ufficio Stampa Comune Casola Valsenio) GPS

sabato 23 giugno 2012

Spettacolare ritorno di Berlusconi & Bossi


 
Silvio ritorna in campo: Voglio restare il leader dei moderati. Italianiiii!!!! "Mi dovete dare il 51%".


Bossi non solo resta presidente nella lega ma rilancia, riporterò dentro alcuni espulsi. Padaniaaaa!!!!!!!! 


Le badanti smentiscono ogni coinvolgimento: Noi non ci entriamo, eravamo in permesso. GPS

venerdì 8 giugno 2012

Quando Antò sceglieva e controllava i curricula


Il Senato ha negato l'arresto di Sergio De Gregorio, quello della sporca cinquina, un parlamentare accusato di reati gravissimi.
La porcata è stata fatta col passamontagna, Pdl e Lega infatti hanno voluto a tutti i costi il voto segreto ed era comprensibile il perchè. 
Ma ai senatori del PD e IDV , proprio quel giorno, si erano dimenticati di dar loro la giornaliera porzione di sbranina.

Dopo aver inciampato nel luetto, dura la reazione di Antonio Di Pietro: “Noi abbiamo votato compatti a favore dell'arresto”, ti pareva e naturalmente la colpa è degli altri. Il Di Pietro a volte sa essere portentosamente insopportabile, tanto che alla fine diventa un bischero. Sentite l’ultimo proclama:
”Pertanto, l'invito che faccio ai cittadini e agli elettori è di non votare più per appartenenze ideologiche o di coalizione, ma scegliere tra persone perbene e delinquenti, valutando chi fa realmente gli interessi del Paese”.

La foto sopra per rammentargli quando lui, Antò sceglieva e controllava i curricula. GPS

giovedì 7 giugno 2012

Gentile Sig. Terremoto (Carlo Lucarelli)


"Gentile Sig. Terremoto,
c’è una cosa che non hai capito della mia terra, ora te la racconto.
                   
Per chiamarci non basta una parola sola: Emilia Romagna, Emiliano Romagnoli, ce ne vogliono almeno due; e anche un trattino per unirle, e poi non bastano neanche quelle. Perché siamo tante cose, tutte insieme e tutte diverse, un inverno continentale, con un freddo che ti ghiaccia il respiro, e una estate tropicale che ti scioglie la testa, e a volte tutto insieme come diceva Pierpaolo Pasolini, capaci di avere un inverno con il sole e la neve, pianure che si perdono piatte all’orizzonte, e montagne fra le più alte d’Italia, la terra e l’acqua che si fondono alle foci dei fiumi in un paesaggio che sembra di essere alla fine del mondo. Città d’arte e distretti industriali, le spiagge delle riviere che pulsano sia di giorno che di notte, e spesso soltanto una strada o una ferrovia a separare tutto questo; e noi le viviamo tutte queste cose, nello stesso momento, perché siamo gente che lavora a Modena, dorme a Bologna, e va a ballare a Rimini come diceva Pier Vittorio Tondelli, e tutto ci sembra comunque la stessa città che si chiama Emilia Romagna. Siamo tante cose, tutte diverse e tutte insieme, per esempio siamo una regione nel cuore dell’Italia, quasi al centro dell’Italia, eppure siamo una regione di frontiera, siamo anche noi un trattino, una cerniera fra il nord e il sud, e se dal nord al sud vuoi andare e viceversa devi passare per forza da qui, dall’Emilia Romagna, e come tutti i posti di frontiera, qualcosa da ma qualcosa prende a chi passa, e soprattutto a chi resta, ad esempio a chi è venuto qui per studiare a lavorare oppure a divertirsi e poi ha deciso di rimanerci tutta la vita… in questa terra che non è soltanto un luogo, un posto fisico dove stare, ma è soprattutto un modo di fare e vedere le cose. Perché ad esempio qui la terra prende forma e diventa vasi e piastrelle di ceramica, la campagna diventa prodotto, e anche la notte e il mare diventano divertimento, diventano industria, qui si va, veloci come le strade che attraversano la regione, così dritte che sembrano tirate con il righello.
E si fa per avere certo, anche per essere, ma si fa soprattutto per stare, per stare meglio, gli asili, le biblioteche, gli ospedali, le macchine e le moto più belle del mondo.
In nessun altro posto al mondo la gente parla così tanto a tavola di quello che mangia, lo racconta, ci litiga, l’aceto balsamico, il ripieno dei tortellini, la cottura dei gnocchini fritti e della piadina e mica solo questo, sono più di 4000 le ricette depositate in emilia romagna; ecco la gente lo studia quello che mangia, perché ogni cosa, anche la più terrena, anche il cibo, anche il maiale diventa filosofia, ma non resta lassù per aria, poi la si mangia. Se in tutti i posti del mondo i cervelli si incontrano e dialogano nei salotti, da noi invece lo si fa in cucina, perché siamo gente che parla, che discute, che litiga, gente che a stare zitta proprio non ci sa stare, allora ci mettiamo insieme per farci sentire, fondiamo associazioni, comitati, cooperative, consorzi, movimenti, per fare le cose insieme, spesso come un motore che batte a quattro tempi, con una testa che sogna cose fantastiche, però con le mani che davvero ci arrivano a fare quelle cose li, e quello che resta da fare va bene, diventa un altro sogno. A Volte ci riusciamo a volte no, perché tante cose spesso vogliono dire tante contraddizioni. Che spesso non si fondono per niente, al contrario non ci stanno proprio, però convivono sempre. Tante cose tutte diverse, tutte insieme, perché questa è una regione che per raccontarla un nome solo non basta.

Ora ti ho raccontato quello che siamo, non credere di farmi o farci paura con due giri di mazurca facendo ballare la nostra terra, io questa terra l’amo e come mi ha detto un infermiere di Mirandola qualche giorno fa… questa è la mia casa e io non l’abbandonerò mai."
Carlo Lucarelli

mercoledì 6 giugno 2012

Italia pulita al gioco della mosca cieca


D’ acchito oggi dobbiamo fare una confessione, vedere i berluscones giocare a mosca cieca per suicidarsi lentamente, ci fa godere come ricci.
L’ Alfano aveva fatto i conti bene ed era sicuro, dopo tre giorni resuscita, l’aveva persino contestualizzato il mons Fisichella.
Il Pdl è morto, il Pdl è risorto e Àlzati, butta la barella e cammina. Ma con tutti i corvi che ci sono in giro l’abracadabra ha fatto di nuovo cilecca.
La rivoluzione del Pdl è cominciata”. Il Silvio aveva dato il travolgente annuncio (dallo sfratto è il 12°), il partito cambia volto e volti.
Un'agenzia di marketing per rottamare la vecchia classe dirigente e trovare volti nuovi a cui affidare il nuovo soggetto politico". Insomma solo il Grande fratello potrà salvarli.
La macchina si è già messa in moto e il grande gioco della mosca cieca sembrava aver trovato la quadra.
Italia Pulita, il nome del nuovo partito e Gerry Scotti, già parlamentare eletto nelle liste del Partito Socialista Italiano di Craxi, nuovo leader. Così è garantita anche la continuità.
Tutti sanno che a giocare a mosca cieca non si può vedere tutto, così salta fuori che il logo Italia Pulita è già registrato da due anni un certo Michele Logiurato del movimento “Forconiamo i politici”.
Dite la verità questi berluscones sono davvero mitici. Prima che continuino a giocare a mosca cieca, un nostro piccolo aiutino. Lo prendiamo in prestito dalla Litizzetto e lo diamo loro a gratis: Ad una prugna gli puoi cambiare il nome ma farà sempre cagare! GPS

martedì 5 giugno 2012

Terremoti, le placche e le erbe


Meno male che oggi apriamo con una bella notizia, di quelle che ti rilassano. Ce l’ha sforna, insieme al cappuccino, il più importante settimanale tedesco, lo Spiegel: “I terremoti spaccheranno l’Italia, alcune regioni diventeranno isole”. I tedeschi quando s’ impegnano sono proprio stronzi, un pò come le placche tettoniche di cui parla l’articolo.
Da sud preme la placca africana, da est preme la placca adriatica, dall’ovest quella europea insomma un rompimento di placche mai visto. 
Quelli dello Spiegel, pare ci vogliano un bene della madonna e concludono che alcune regioni italiane diventeranno isole in mezzo al Mediterraneo e i terremoti saranno all’ordine del giorno.
Neanche a farlo apposta, nel fine settimana scorso, il mio sindaco era da quelli parti a piantare erbe officinale e arboscelli di "frutti dimenticati" in un aiuola che si chiamerà "Casola Valsenio Platz" a Bartholomä .
Se lo Spiegel non cambia versione e aggiusta il tiro, la prossima volta “dalle isole in mezzo al Mediterraneo” vi pianteremo, al posto della lavanda, della Phytolacca decandra pianta nociva e tossica che fa venire anche la diarrea. Intanto agli amici di Bartholomä consigliamo di suggerire alla redazione di lo Spiegel di cambiare erba. GPS

lunedì 4 giugno 2012

Il grillino Pizzarotti sbaglia pallina


Eppure noi l’avevamo messo nero su bianco: La pallina bianca che sta con quelli che Grillo è solo l' ispiratore del movimento che poi si muove in autonomia, la pallina nera che sta con quelli che Grillo è il fondatore e quindi a lui spetta la decisione definitiva.
Forse il Pizzarotti non sa neanche giocare al Pun Pugnetta dove l' ho?
Così oggi i giornali ci informano che il neo sindaco ha scelto la pallina nera (ti pareva).
Ma più che la sfiga del novizio ci troviamo di fronte ad un vero e proprio dietrofront.
Infatti il Tavalazzi che stava per essere nominato Direttore Generale del Comune dal neo sindaco grillino in quel di Parma è stato di nuovo epurato e il fatidico proclama: “Le nomine le decidiamo noi qua, siamo indipendenti da lui” è andato a farsi fottere. Certo che il primo collaudo aveva suscitato una certa attesa, del tipo “adesso mettiamoli alla prova”.
Visto il risultato i cinquestellini, cessino di rompere le palle e prendano atto che anche loro fanno parte di un normale partito a sudditanza illimitata.
Il Monologhista e la Casaleggio Associati decidono e strangolano e ai grillini non resta che la palla lunga e pedalare. Niente di nuovo sotto il sole, il solito nuovo che striscia. GPS

Per il Formigoni vacanze sul Lago Maggiore


Se ci avete fatto caso, è un pò di tempo che non ci occupiamo degli amici legaioli. Sarà che a noi, in fondo ma proprio in fondo, le specie in via di estinzione ci hanno sempre suscitato un cincinino di tenerezza. Gli ex celoduristi sono impegnati in questi giorni, come non mai, nella “Rivoluzione dei Fatti” come dice la Padania.
Si tratta in sostanza di spazzare e cercare di nascondere sotto il tappeto, la montagna di patacate e porcate compiute in tutti questi anni e dobbiamo riconoscere che si tratta davvero di un’ impresa titanica. Poi se ci aggiungete pure il "Non andrò mai in pensione" del Bossi, la sopravvivenza diventa sempre più improbabile da sfiorare l’utopia.
Ma oggi ci vogliamo occupare se nella “Rivoluzione dei Fatti” dove sta quel: “O il Pdl fa cadere il governo Monti, o stacchiamo la spina al governo della Lombardia (leggi Formigoni), dove ormai ne arrestano uno al giorno”. Il Carroccio abbandona o no il Celeste? La Rivoluzione legaiola è fatta di fatti o di pugnette?
Con questo interrogativo osserviamo che sabato scorso a Bergamo, il Salvini è stato eletto segretario della Lega Lombarda e ha fatto contenta la pancia dell’assemblea legaiola applaudente e urlante: “Formigoni a casa”, con un colpo basso sferrato proprio al Celeste: “Mi auguro che il presidente della Regione Lombardia, Formigoni, lasci il suo incarico in Expo perchè la regione ha bisogno di un impegno costante 24 ore su 24 e non di gente che va in vacanza in luoghi esotici”, molto meglio il lago Maggiore.
Ed è proprio nata da qui l’idea di far fare, da ora in poi, le vacanze al Celeste sul Lago. Addirittura pare che quelli di Laveno, per chiudere la partita una volta per tutte, lo vogliono a fare il Gesù nel loro Presepe Sommerso.
Personalmente ho visto il Presepe Sommerso varie volte, garantisco che il Formigoni in fondo al lago a fare finalmente il “Sono come Gesù”, garantirebbe un evento Celestiale.
Ma sapremo molto presto se la Lega è quella dei fatti o delle solite pugnette.
Il test rivelatore sarà “Liberalasedia”, la mozione di sfiducia a Formigoni, presentata dal centrosinistra, in votazione mercoledì prossimo in Consiglio regionale della Lombardia. GPS

venerdì 1 giugno 2012

Pdl, Uniti nella Zecca


Sono mesi che rompe annunciando, quasi giornalmente, di avere in testa una idea meravigliosa.
E un’dea meravigliosa è quanto mai necessaria ad un Popolo delle Libertà in agonia e destinato a morte certa.
Senza un’idea meravigliosa alla Cesare Ragazzi sarà proprio la fine.

Così davanti all'assemblea dei gruppi del Pdl, appena terminata a Montecitorio, il Berlusconi per dare una botta di speranza ai disperati desaparacidos pidiellini ha affermato:
"Dobbiamo essere monolitici.... O si sta insieme, in squadra, o ciascuno di noi si perderà in proprio".
E finalmente svela alla platea angosciata, la pazza idea che ha in mente: Forza Zecca. GPS

I Casolani vincono il CortoConiglio


Al cinema Astra di Bellaria ieri sera, nel corso della prima serata speciale del Bellaria Film Festival, è avvenuta la premiazione dei vincitori di CortoConiglio.

Il concorso indetto per la seconda volta da Il Ruggito del Coniglio quest’anno aveva per tema “Un pensiero d’amore”.

Gli intramontabili conduttori della trasmissione di Rai Radio2 Marco Presta e Antonello Dose hanno assegnato, insieme al pubblico del Bellaria Film Festival tramite “alzata di peluche”, la targa premio al corto "La misura dell'amore", regia ed elaborazione video di Paride Ridolfi, illustrazioni di Elisa Sangiorgi, testo e lettura di Cristiano Cavina. Agli autori, tutti casolani, complimenti e un Bravissimi!!!!!!! (nella foto Elisa e Paride fra i Coniglioni) GPS

 
Aggiornamento 14 giugno. Il Video

La misura dell'amore

Testo e lettura di Cristiano Cavina, illustrazioni di Elisa Sangiorgi, regia ed elaborazione video di Paride Ridolfi. Vincitore del concorso CortoConiglio al Bellaria Film Festival 2012.

La misura dell'amore from Paride Ridolfi on Vimeo.