giovedì 31 maggio 2007

Tutti muti sul Parco Regionale della Vena del gesso romagnola


…”E fra un pò penseranno anche quelli che hanno eletto Giangrandi, che continua tranquillo a non fare ciò che DEVE fare: costituire l'Ente Gestione del Parco. E la Legge prevede che l'Ente sia costituito IMMEDIATAMENTE DOPO l'istituzione di un Parco Regionale (avvenuta nel febbraio 2005!!!). Non è problema di illuminismo, cristianesimo, socialismo o Mediaset. E' problema di competenza e, parola antichissima, etica.” Massimo Goldoni (detto Max) da lospekkietto.it

Approfitto del sasso nello stagno lanciato da Max sulla questione del Parco Regionale della Vena del gesso romagnola, per ribadire che, su questo delicato problema, il silenzio assordante delle istituzioni è inaccettabile.
Non so, come dice Max, se è un problema di competenze ……. o altro, per me è una questione di buon senso.
Avevo, a proposito, già sollevato il problema nei post del 29 aprile, senza riscontro, per la verità è anche vero che nessuno è obbligato a visitare e leggere il Blog “il Senio mormora”.
Questo non toglie che, da ha due anni e tre mesi dall’emanazione della legge regionale n.161/2005, nessuno, dico nessuno abbia avuto la decenza democratica di far sapere come vanno le cose.

Il Parco non si vuole fare più? Bene, correttezza vuole che si vada dai cittadini e si dica: peccato abbiamo scherzato per trentenni, mettiamoci una pietra sopra e pensiamo ad altro.

Il Parco incontra difficoltà nella sua realizzazione concreta? Bene, si va dai cittadini e si dice: problema 1, 2, 3 ecc. come cavolo ne veniamo fuori?

Intanto si perdono anni e risorse, come ho già scritto, il parco deve aprire ” scenari e opportunità per lo sviluppo della nostra collina, anche attraverso strumenti legislativi molto interessanti:per favorire lo sviluppo delle aree destinate a parco e di quelle contigue, tutte le zone sono state inserite nella misura comunitaria “Obiettivo 2”, che dà la possibilità agli enti pubblici e privati, di accedere anche ai finanziamenti del “Leader +”, “Agenda 2000”, il Piano Regionale di Sviluppo Rurale, il “Life Natura” e il “Life Ambiente”.Vi sono, inoltre, finanziamenti diretti di Regione e Stato conseguenti all’istituzione del parco, rivolti agli enti pubblici e ai privati, per la realizzazione di progetti finalizzati al recupero e alla valorizzazione delle risorse ambientali ed allo sviluppo socio-economico del territorio, ivi compresa la ricerca scientifica, l’educazione ambientale, la fruizione turistica, la conoscenza del parco e le acquisizioni immobiliari effettuate per le stesse finalità.”

Chi risarcirà il territorio, gli operatori per queste inadempienze? Sarebbe interessante saperlo? GPS

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