giovedì 16 agosto 2007

Apophis, l'asteroide - killer della Pasqua 2036

Potrebbe colpire il pianeta tra 31 anni ma la certezza si avrà solo nel 2029, quando forse sarà troppo tardi per tentare di deviarlo
Gli scienziati che studiano i cosiddetti asteroidi Neo (Near-Earth Objects, ciò gli oggetti che passano vicino alla Terra) sono preoccupati. Nel corso di un loro recente incontro a Londra hanno ribadito che non è una questione di «se» un oggetto Neo cadrà sulla Terra, ma di «quando».
Andrea Carusi, presidente della Spaceguard Foundation, ha detto che un'eventuale missione per modificare la traiettoria di Apophis dovrebbe essere pianificata ora. L'impatto infatti potrebbe essere terrificante, pari alla potenza di 65 mila bombe atomiche come quella esplosa su Hiroshima. Nel 2013 si avranno dati più sicuri, ma solo venerdì 13 aprile 2029, quando Apophis (che prende il nome greco del dio egizio del male e della distruzione Apep) passerà a soli 36.350 km dal nostro pianeta, si avrà la sicurezza se la Pasqua del 2036 sarà il giorno dell'Apocalisse oppure se il Giorno del Giudizio sarà rimandato a data da destinarsi. (da corriere.it)

Le Reazioni a Apocalypse now
Il ministro Bianchi ha messo subito una task force al lavoro per capire come si possa fare il Cid con un asteroide: è subito nata una feroce discussione tra chi ritiene che l’asteroide debba pagare perché tampona la Terra e chi invece pensa che l’asteroide svolga una missione di polizia-pulizia internazionale e umanitaria, per la quale va ricompensato.


Monsignor Bagnasco si è detto turbato dal fatto che gli uomini debbano morire tutti il giorno di Pasqua, perché a questo punto la resurrezione si sposta in avanti, probabilmente all’8 dicembre. Bagnasco ha aggiunto che l’importante è che le feste sacre non cambino data, poi sui significati si può discutere. Ha infine ricordato che i gay laici non potranno risorgere se non prendono i voti.
Veltroni (dalle Maldive) ha scritto una lettera al Corriere e a Repubblica (che l’hanno subito pubblicata in prima pagina accompagnata da uno “speciale Walter” nelle restanti 57 pagine). Veltroni sostiene che il partito democratico nasce proprio per rispondere a queste emergenze globali, che la precarietà del pianeta è il primo tema all’ordine del giorno e che per risolvere il problema consulterà Barack Obama, Mazinga Z, Goffredo Bettini e Alvaro Vitali.

D’Alema ha detto “va bene che io mi occupo, disciamo, del mondo, ma gli incidenti con le altre galassie francamente sono competenza di Di Pietro: che costruisca una circonvallazione per asteroidi”.

Secondo autorevoli fonti, Don Gelmini ha dichiarato che sta storia dell’asteroide è chiaramente un’invenzione della lobby plutoniana, gioviale, venerea, massonica, ebraica, radical chic, comunista, democratica, interista, mammifera, disneyana, polacca e polzeta.
Il nuovo idolo nazionale, l’onorevole Mele, ha commentato, tramite il suo avvocato Eva Henger, che stava pensando a quanto l’uomo sia solo di fronte a eventi come gli impatti di asteroidi, quando ha sentito il bisogno di trascorrere due ore a confrontarsi sul prossimo Dpef con due signorine. E visto che le signorine di Dpef non ne sapevano abbastanza, ha cercato di dar loro un’infarinatura iniziale. Che ne sapeva lui che nel barattolo della farina c’era un’altra sostanza, dimenticata da un noto senatore a vita? (da angolodisbocco.it) GPS

1 commento:

Anonimo ha detto...

A parer mio un serio problema poco discusso, ho creato un gruppo su facebook che spero non venga sottovalutato

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