mercoledì 1 agosto 2007

Diciamo che la farsa è finita: Cesare Previti non è più deputato

Il vecchio volpone però ha voluto fare l’ultima furbata, offrendo le sue dimissioni ed invitando anche il suo partito a votare a favore. Il motivo di questa scelta è dovuto al fatto che con le dimissioni è previsto il voto segreto mentre sulla decadenza no. Insomma, sperava in qualche colpo di scena...
Comunque, alla fine, volente o non volente, è stato accontentato.
Il voto è senza storia. Le dimissioni accettate: 462 sì, 66 no e quattro astenuti.
Da segnalare nel centrodestra, voti favorevoli arrivano da Alleanza nazionale: "Per rispetto di questo collega che aveva chiesto il voto palese sulle sue dimissioni, voto palese che gli e' stato negato", spiega il deputato di An Manlio Contento. Sì anche da Forza Italia. Nella Casa della Libertà si sono contate assenze tra i leader: non era a Roma Silvio Berlusconi, mentre Gianfranco Fini, presente fino a poco prima a Montecitorio, non era in aula.
Si sono accodati pure i Repubblicani e la Dc per le Autonomie guidata da Gianfranco Rotondi (che giudica la scelta del resto della Cdl "un inchino alla barbarie che ha fatto di Previti un mostro").

Previti ha dichiarato di essersene andato "da innocente". Ora, è il caso che controlli presso la cancelleria del Tribunale di Milano perchè non risulta. GPS

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