lunedì 6 agosto 2007

Hiroshima, oggi come allora l'indicibile orrore dell'atomica

62 anni fa la prima bomba nucleare
Nel 62esimo anniversario dello sgancio della bomba atomica su Hiroshima il premier giapponese Shinzo Abe ha chiesto l'abolizione delle armi nucleari, nel giorno in cui la città rende omaggio alle 140mila vittime dell'ordigno. Sopravvissuti, abitanti e visitatori hanno osservato un minuto di silenzio alle 8.05 ora locale (le 1.15 in Italia) quando il bombardiere B-29 Enola Gay sganciò il suo carico di morte su Hiroshima, il 6 agosto 1945. Tre giorni dopo un altro aereo americano lanciò una bomba al plutonio sulla città di Nagasaki uccidendo circa 80mila persone. Sono previste cerimonie di commemorazione anche giovedì.
«Dopo la fine della Seconda Guerra mondiale, per 62 anni il Giappone ha seguito un cammino di pace» ha dichiarato il primo ministro Abe nel discorso ufficiale pronunciato al Parco della Pace di Hiroshima, vicino al punto di impatto dell'ordigno nucleare. «Prenderemo un'iniziativa nella comunità internazionale e ci dedicheremo senza riserve all'abolizione delle armi nucleari e alla realizzazione della pace»- ha detto Abe.
Il primo ministro, reduce da una sconfitta elettorale, ha ribadito che il Giappone resterà fermo sui principi di non possedere, sviluppare o autorizzare le armi nucleari sul suolo giapponese. Dichiarazioni che seguono le polemiche sollevate dalle affermazioni del ministro della Difesa il mese scorso, secondo cui i bombardamenti atomici americani potevano essere giustificati. Il ministro della Difesa Fumio Kyuma era stato costretto a dimettersi e il premier Abe ha presentato le sue scuse in proposito ieri, promettendo al tempo stesso un maggior sostegno medico ai sopravvissuti e un piano contro malattie dovute alle radiazioni. Dopo le due bombe atomiche su Hiroshima e Nagasaki, il Giappone si arrese il 15 agosto 1945, mettendo così fine alla Seconda Guerra mondiale. (da unità.it) GPS

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