mercoledì 5 dicembre 2007

Attenti al lupo

Nell'ultimo mese i lupi hanno attaccato allevamenti di pecore e capre in diversi comuni della montagna del Circondario Imolese: da Borgo Tossignano a Castel del Rio, da Fontanelice a Castelfiumanese. E anche al di là del crinale, nell'area toscana del Mugello, sono segnalati problemi in forte aumento da dieci giorni a questa parte.
"Il fenomeno nell'imolese - commenta Scala segretario di Zona di Coldiretti Imola - sta assumendo proporzioni preoccupanti, a fronte di un risarcimento che spesso non copre neanche per metà il valore dell'animale abbattuto e arriva con anni di ritardo, o richiede la presentazione della carcassa delle prede (che raramente i lupi lasciano sul posto).
Il problema dei danni da fauna selvatica è stato particolarmente grave quest'anno, con incursioni in molte aree dell'Appennino campi coltivati, centri abitati e strade dove gli animali andando a costituire, tra l'altro, un grave pericolo anche per la circolazione. Cresce tra gli agricoltori imolesi il timore che gli animali selvatici, cresciuti per numero e forza, inizino a prendere di mira persino le mandrie di bovini.

Il problema si sta spostando anche più a valle, riproponendosi periodicamente non più solo sull'alto Appennino, ma anche nella fascia collinare e di pianura, dove lupi e cinghiali si spingono spesso. Gli allevatori sono esasperati, chiediamo un monitoraggio della fauna selvatica per evitare che branchi di animali selvatici scorazzino liberamente per campi e allevamenti distruggendo tutto ciò che incontrano.(da emilia.net) GPS

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Da anni ci sono programmi di reinserimento di questi animali a rischio estinzione.
Ora che si riproducono naturalemente cosa dovremmo fare? Ucciderli?

Il problema principale è che l'impatto dell'uomo sul territorio ha distrutto gli ecosistemi.

Comunque stiano tranquilli i nostri vicini di vallata, una volta finiti i trafori montani i lupi andranno a Firenze... Meglio una bella fiorentina.

Mandaro

walter ha detto...

Allevi pecore...e il lupo se le mangia; semini granoturco...e i cinghiali te lo devastano; innesti castagni...e i caprioli si mangiano ogni cosa.....
Sono convinto che il problema possa interessare marginalmente chi non è chiamato in causa, ma per chi di questo ci vive forse il problema non è piccolo. Poi è vero che si sono fatte politiche di reinserimento....ma di animali che da noi non ci sono mia stati (capriolo?).

Anonimo ha detto...

E' chiaro che i contadini e gli allevatori ci rimettono, ma quando metti dei lupi in un monte poi pensi che vadano a mangiare da Mc Donalds?

Se ci sono soldi per l'inserimento dei lupi ce li buttiamo, poi chissenefrega.

E' il solito giochino delle comunità montane ed enti pubblici/privati.

Si trovano le idee per avere soldi (e almeno da noi si realizzano, al sud nemmeno quello), però spesso sono idee senza poi e senza senso, realizzano un qualcosa che non verrà gestito o verrà gestito male.

Un paragone te lo faccio con la corolla delle ginestre, il nostro bellissimo percorso dove ci sono cartelli in un palo che indicano la strada sia a destra che a sinistra, una carta che se la vede uno abituato alle escursioni si mette a ridere. La topografia non riporta i segni convenzionali, la scala è inadatta e ci sono molte discordanze in alcuni punti del percorso anche in punti potenzialmente pericolosi, mancano le altimetrie e le caratteristiche dei percorsi. Però i soldi sono arrivati, la corolla c'è e tutto va bene.

Le cose vanno fatte da chi ne ha le competenze e in questo caso le dichiarazioni della coldiretti sono esagerate. Dalla descrizione mi sembra più il passaggio dei Barbari.

Mandaro