venerdì 11 gennaio 2008

Imola città solidale

Apprendiamo in questo momento dal TG regionale che Imola accoglierà i rifiuti della Campania.
Il sindaco di Imola Massimo Marchignoli lo ha annunciato in questa dichiarazione:"In seguito all’accordo fra il presidente della Regione, Vasco Errani, ed il governo nazionale, l’Emilia Romagna si farà carico dello smaltimento di 5.000 tonnellate di rifiuti provenienti da Napoli e dalla Campania. Mi è stata chiesta la disponibilità ad utilizzare la discarica di Imola per lo smaltimento di 3.000 tonnellate di rifiuti. Condivido l’atteggiamento del Presidente Errani nel momento in cui è il Paese a vivere una vera e propria emergenza nazionale. Non è la prima volta che ciò accade. E’ successo già in passato che il Comune di Imola abbia dato il proprio soccorso al Comune di Bologna nella seconda metà degli anni ’80, al Comune di Milano negli anni ’90 ed al Comune di Parma all’inizio degli anni 2000.A tali situazioni bisogna saper rispondere mostrando senso dello Stato e propensione alla tutela dell’interesse generale.La discarica di Imola ha una enorme potenzialità, pertanto Imola è pronta a fare la propria parte. Enorme potenzialità dovuta agli investimenti sulla discarica programmati con grande lungimiranza dal Comune oltre 20 anni fa ed incrementati con coerenza e determinazione da questa amministrazione comunale e dal Con.Ami in questi ultimi anni, fino a prevedere un ulteriore ampliamento della capacità di smaltimento che sarà realizzato fra pochissimi mesi sul versante del Comune di Riolo Terme e che porterà la capacità complessiva della discarica imolese a 4 milioni di tonnellate, per il proprio bacino di competenza. Una discarica, la nostra, dotata di altissime e moderne tecnologie. Per questo siamo in grado di fare la nostra parte di fronte al “dramma rifiuti” di Napoli e per le stesse ragioni siamo dotati della credibilità e autorevolezza per sostenere con chiarezza e con forza la richiesta alle autorità nazionali e locali della Campania e di Napoli di risolvere in radice il “tema rifiuti” che rappresenta una piaga non più tollerabile non solo per quelle popolazioni ma per l’intera Italia." (da sabato sera)


Ora Napoli e parte della Campania giacciono letteralmente in un mare di spazzatura, le immagine che ci giungono da giorni fanno rabbrividire. Centinaia di migliaia di Italiani vedono, in questi giorni compromesso il loro diritto di vivere civile. Al di là delle responsabilità, cause, ragioni, programmi a medio e lungo termine per risolvere il problema e cercare di dare una soluzione definitiva, si sta ragionando e si dovrà ragionare. Ma in questo momento l’imperativo è portare via il patume che non fa vivere molti dei nostri concittadini.
In queste condizioni, sarebbe necessario che chi può dare una mano d'aiuto la dia, senza bisogno di distinguerci tra destra e sinistra. Quello che invece sta succedendo in Sardegna è preoccupante forse più schifoso di quello che succede a Napoli. Una destra becera e infame che ha fatto del tanto peggio tanto meglio la sua politica quotidiana, mostra tragicamente il suo volto razzista e anti meridionalista.
Fortunatamente ha rappresentare il popolo italiano, un popolo solidale, generoso e responsabile c’è ancora.
Una città, una regione è in difficoltà Imola, città solidale, da una mano ha detto Marchignoli, probabilmente non conta niente, ma io voglio esprimergli tutta la mia gratitudine e il mio apprezzamento e penso che dovremmo farlo in molti. GPS

2 commenti:

Anonimo ha detto...

GPS, porca miseria! Possibile che non conosci la Legge dello Stato sugli RSU (leggi rifiuti solidi urbani). Essa prevede che non ogni Regione, bensì ogni Provincia, debba smaltire in loco i propri rifiuti normali ed al massimo in ambito regionale quelli speciali. Solo in caso di emergenza o calamità naturale i rifiuti possono essere conferiti altrove. E dopo 14 anni di "bassolinate" la chiamiamo ancora emergenza?
E poi mettiamoci anche i coglioni che dicono che il nord ha portato i rifiuti al sud. Il nord, veramente, ha pagato aziende che si chiamavano ad esempio Econord, o Lombarda rifiuti, che ben pagate dovevano provvedere allo smaltimento degli stessi. Se queste aziende fantasma erano in realtà una longa manus della camorra, era dovere del nord o della magistratura indagare ed evitare che ciò potesse accadere?

Cordialità
Fulvio

Anonimo ha detto...

Caro Fulvio hai ragione, la legge prevede che ogni Provincia deve smaltire i propri rifiuti normali ed al massimo in ambito regionale quelli speciali.
Tanto che tutte le regioni italiane hanno le loro filiere e le loro strutture più o meno funzionanti già da tempo e la Campania NO.
La causa di tutto ciò, lo leggiamo in questi giorni sulla stampa. Credo che in molti abbiano fatto la propria parte: i governanti nel non decidere, lo stato nel non vedere, i cittadini nella cieca opposizione ad ogni soluzione razionale, gli ambientalisti nel preconcetto rifiuto. A una terrificante incapacità di amministratori locali si è sommato un un'assenza di società civile consapevole, un tessuto sociale inesistente, un menefreghismo irrefrenabile e a collusioni con la camorra di ogni tipo.
Il tuo timore che la situazione provvisoria sia provvisoria all'italiana, ovvero diventi definitiva è reale.
E’ anche vero quello che tu dici a proposito del Nord. Io aggiungo anche che per quasi 20 anni, come testimoniato da numerose indagini, molte aziende in tutta Italia, e in particolare del Nord del paese, hanno intrattenuto rapporti più o meno diretti con la camorra per sbarazzarsi dei loro rifiuti speciali e tossici nella maniera più economica possibile.
Il problema che io sollevavo però era questo: è giusto dare una mano ha chi è in difficoltà?
Rimango convinto che cercare di aiutare una regione in difficoltà mi sembra doveroso e civile. Non dimentichiamo che qualsiasi regione può trovarsi in situazione di bisogno ed è un atteggiamento presuntuoso, e pericoloso, pensare che la propria regione sia indenne da pericoli.
La mia attenzione era soprattutto rivolta “portare via il patume che toglie a molti dei nostri concittadini il loro diritto di vivere civile”.
Comprendo anche il scetticismo che dilaga oggi nel nord di fronte a questa situazione.
Affermazioni truculenti abbondano anche nella rete: “lasciamo questi terrun in mezzo alla loro merda” o “forza Vesuvio risolvici questi problema”
Ma credo che la risposta di una nazione civile non possa essere questa.

Stammi bene. GPS